lunedì 7 novembre 2016

RIPRENDE LA BATTAGLIA DEL GUFO PER ABOLIRE I LIMITI ALL'UTILIZZO DEL DENARO CONTANTE

Il Gufo riprende la sua battaglia solitaria ed esistenziale per abolire qualsiasi limite all'utilizzo del denaro contante.   Per introdurre la ragione di questa sua battaglia esistenziale,  il Gufo fa una premessa indispensabile,  ossia quella che per le ovvie ragioni legate al proprio lavoro  e  al fatto che viaggia spesso in Europa,   il Gufo utilizza spesso e molto assiduamente i mezzi di pagamento elettronici  e  i conti correnti bancari  ''on line'',   ma quella del Gufo di utilizzare strumenti di pagamento elettronici è una libera scelta dettata da ragioni di praticità e di comodità offerti da questi strumenti che agevolano le transazioni del Gufo e gli fanno risparmiare tempo.    Quella del Gufo è una scelta,   il denaro contante  e  gli strumenti elettronici di pagamento sono strumenti,  mezzi per regolare le transazioni economiche.   Sono tutte baggianate quelle che il dilagare del denaro contante favorisce l'evasione fiscale,   non fosse altro per il fatto che ormai gli uffici fiscali,   l'Agenzia delle Entrate  e  la Guardia di Finanza,  dispongono di strumenti informatici molto potenti e hanno largo accesso a qualsiasi informazione su milioni di transazioni bancarie,   semmai il problema del personale dell'Agenzia delle Entrate è fare la selezione in modo efficace di questi milioni di informazioni di cui dispongono,   in modo da utilizzare quelle realmente valide per stroncare evasione fiscale  ed elusione  e  ''buttare nel cestino''  i milioni di informazioni inutili che si riferiscono alle normali transazioni economiche di tutti i giorni,  perfettamente regolari e facilmente giustificabili dal cittadino.    Il dramma reale dell'evasione fiscale,  in Italia e in Europa,  si chiama  ''elusione'',   si tratta di operazioni finanziarie formalmente regolari  e  addirittura regolate con strumenti di pagamento  ''tracciabili'',   ma nella sostanza fittizie e truffaldine,    in cui spesso si usano a tradimento singoli cavilli legali per aggirare gli obblighi fiscali e gli adempimenti contabili sostanziali,   sono le grandi imprese a imboscare a tradimento milioni di euro,  spesso con esportazioni illegali di capitale e con costituzione di fondi neri all'estero in nazioni che fanno parte della lista nera dei famigerati  ''paradisi fiscali''.      

LA LIBERTA'  DI SCELTA DELLO STRUMENTO,   secondo il Gufo,  viene prima di qualsiasi altra considerazione tecnica,  economica,  sociale.    Il cittadino deve pagare i propri debiti  e  regolare le proprie transazioni economiche utilizzando lo strumento più comodo,  più pratico,  più facile per regolare le singole transazioni,  e devono essere semmai le banche a offrire una serie di servizi elettronici  ''on line''  sempre più efficienti  e  meno costosi,   in modo che sia il cittadino a richiedere di utilizzare quei servizi per praticità e comodità senza che nessuno con decisione calata dall'alto gli imponga quella scelta.   Secondo il Gufo qualsiasi limite all'utilizzo di denaro contante,   anche se sarebbe giustificato da ragioni  ''etiche''  di lotta all'evasione fiscale,  limita la libertà individuale  e  quindi è illiberale.   Il Gufo non ci può fare proprio niente,  lui è un  ''caso disperato''  e per il Gufo la libertà individuale non può mai essere sacrificata e limitata da leggi e limitazioni liberticide che magari teoricamente sono giuste e giustificabili,   ma non bisogna mai scordare che la strada per l'inferno è lastricata spesso da ottime intenzioni...  

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