lunedì 19 dicembre 2016

AL GUFO NON E' PIACIUTO IL ''TEATRINO DEL SINDACO'' ALLA SERATA DEL CONCERTO DI NATALE A CIVIDINO, MA IL GUFO SALE SUL TRESPOLO E PORTA PAZIENZA PERCHE' LA FOLLA APPLAUDE

Qualche strascico di pareri,  favorevoli e contrari,  ha accompagnato  ''il piccolo teatrino politico"  con il quale il sindaco sul palco al termine del concerto di Natale al Centro Tennis Mongodi non ha resistito alla tentazione,  non è riuscito a fare quello che facevano i suoi due predecessori Flavio Bizzoni e Clementina Belotti  (i quali si limitavano a ringraziare gli organizzatori delle serate musicali,  cantanti e direttori del Corpo Musicale Cittadino e delle corali parrocchiali  e  il pubblico presente allo spettacolo per la serata,   e concludevano i loro brevissimi discorsi con i tradizionali auguri di Natale ai cittadini)   soprattutto Clementina la quale,  grande appassionata di musica e di concerti,  in quella serata pensava solamente a godersi uno spettacolo musicale  e  non le saltava certo in mente di  ''fare teatrini''  di propaganda politica.     Il nostro Imperatore ha gongolato tutta la sera,   mentre veniva definito ''il Donald Trump''  degli Stati Uniti di Castelli Calepio,   lui è stato fin dall'inizio della campagna elettorale americana un grande sostenitore di Donald Trump del quale ne apprezza il grande carisma  e  la facilità di comunicazione con il popolo  e  quindi chi  (anche per scherzo)  lo paragona al presidente americano gli rende un grande onore e un immenso piacere,  il vecchio Gufo retrogrado e tradizionalista per la destra italiana sogna un leader un po'  più tranquillo,  rigido e austero di Donald Trump ma   ''la folla è femmina''  qui a destra,   e in mezzo alle acclamazioni del popolo  e  alle urla demagogiche di Salvini & C.  che fanno a gara a chi la spara più grossa,  al quieto Gufo conviene  ''stare sereno''  e rigidamente immobile sul suo trespolo  e  portare pazienza,   se il Gufo si mettesse a fare i suoi ragionamenti quieti per riportare la destra alla ragione sarebbe travolto dalle accuse di essere  ''un comunista,  un disfattista,  uno scrittore di sinistra''  soprattutto in questo momento in cui  a destra la folla reclama a gran voce il demagogo di turno,   tanto poi si trova sempre un professore universitario rigido e austero oppure un banchiere che viene chiamato con urgenza a risanare il bilancio dopo le avventurose gestioni del demagogo  (e che dovendo risanare i conti con misure impopolari come gli aumenti di tasse  e  i tagli alla spesa pubblica si tira addosso l'odio di quella stessa folla che ha creato il caos credendo alle promesse senza senso e alle fanfaronate in libertà del demagogo).     

Non era necessario chiamare sul palco le due assessore donne,  una della Lega Nord e una di Forza Italia,   non tanto per ringraziarle del loro lavoro  (in tal caso la chiamata sul palco avrebbe avuto un senso)  ma solo per lanciare lo slogan  ''l'alleanza è compatta''  che in realtà ha seminato qualche preoccupazione tra il popolo,   perchè quando un'alleanza è veramente compatta e non litigiosa non è necessario ribadirlo in tutte le occasioni pubbliche ma viene dato per scontato.    Non era il momento di parlare di tasse locali,  del bilancio che è solido e del paesello che è ricco e pieno di soldi:   il popolo aveva appena assistito a uno spettacolo musicale e si preparava a recarsi al punto di ristoro per ingoiare il panettone e il pandoro  e  per fare un brindisi di auguri natalizi  e  non aveva voglia di sentire parlare di I.M.U.  e  di addizionale comunale,  e comunque se proprio era necessario annunciare al popolo che il bilancio comunale è stato risanato e il paesello è ricco,   si doveva procedere con una piccola aggiunta per ringraziare Clementina Belotti  (ex assessore al Bilancio dimissionaria a inizio giugno 2016)   che ha il merito di avere risanato il bilancio anche con misure impopolari che le hanno tirato addosso critiche politiche molto forti,   ma in tal caso Benini avrebbe anche dovuto ammettere che lui è stato il primo,  in Consiglio Comunale,  a zittirla davanti a tutti in modo brusco e spesso maleducato ogni volta che tentava di parlare in Consiglio Comunale e di spiegare i provvedimenti di bilancio.     POTA,  il Gufo ha trovato questo teatrino di cinque minuti inutile,  banale,  scontato  e  ripetitivo,   ormai il repertorio è  ''trito e ritrito''  e  le frasi sono sempre quelle,   e quindi iniziano a diventare noiose,   ma di fronte alla folla che applaude il Gufo deve prendere atto che le sue idee sono decrepite  e  che nei prossimi due anni,   nel  ''pacchetto serata musicale'',   oltre al bellissimo concerto e al rinfresco finale con assaggio della fetta di pandoro,    dovrà quietamente portare pazienza e ascoltare i soliti proclami di propaganda politica emessi da persone vanitose che salgono sul palco per farsi applaudire dalla folla

NOTA FINALE DEL POST  -  peraltro il rinfresco è allestito proprio per dare l'occasione al sindaco e ai consiglieri comunali e assessori presenti al concerto di parlare tranquillamente anche di fatti politici e amministrativi locali e generali,   di scambiarsi idee e opinioni,   di socializzare e di conoscersi personalmente,   in modo che il concerto sia solamente un momento musicale  e  il momento del rinfresco possa assolvere alla sua funzione di momento conviviale di dialogo,  di ascolto  e  di confronto di idee con le singole persone.   Questa era l'interpretazione che davano alla serata i due sindaci predecessori ma la loro interpretazione della serata,   in tempi dominati dal  ''Donald Trump locale'',   è probabilmente diventata arcaica e antiquata    

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