lunedì 19 dicembre 2016

L'APPELLO DEL GUFO DOPO I TRAGICI FATTI DI BERLINO E DOPO L'ASSASSINIO DELL'AMBASCIATORE RUSSO IN TURCHIA: IN EUROPA E' GIUNTO IL MOMENTO DI TORNARE A INFLIGGERE IL MASSIMO DELLA PENA NEI CONFRONTI DEGLI ESECUTORI MATERIALI E DEGLI ORGANIZZATORI DELLE STRAGI

L'assassinio brutale dell'ambasciatore russo Andrey Karlov in Turchia  e  il folle attentato messo in atto da un estremista che alla guida di un camion si è gettato contro la folla indifesa nella zona dei  "Mercatini di Natale"  di Berlino nel quartiere di Charlottenburg non possono ricevere altra risposta che la ricerca dei colpevoli,  sia gli esecutori materiali di queste stragi oscene che i mandanti e gli organizzatori,   il loro arresto  e  possibilmente l'applicazione della pena più severa prevista dalla legge per i reati di omicidio e di strage senza fare sconti,   senza perdonare chi uccide un funzionario diplomatico di pace come un ambasciatore  oppure  il criminale assassino che uccide decine di persone innocenti che stavano festeggiando Natale nelle tradizionali passeggiate dei  "Mercatini".    Il Gufo non vuol sentire parlare di dialogo con gli esecutori materiali e mandanti di questi crimini,   la responsabilità penale deve essere personale  (questo prevedono le leggi degli Stati democratici e liberali)   ma proprio per questo le persone che organizzano e commettono simili scempi devono essere punite duramente,  con il massimo della pena prevista per questi reati;   il dialogo e l'eventuale perdono devono essere lasciati alla libertà individuale e alla coscienza delle singole persone e delle autorità religiose che hanno il diritto e  (nel caso delle autorità religiose) il dovere di perdonare,  ma lo Stato,  l'autorità giudiziaria e le forze dell'ordine non possono e non devono ragionare in termini di  ''perdono''  e hanno l'obbligo di infliggere una  ''giusta e durissima punizione per i colpevoli del reato di strage".    Il sistema della tolleranza e dell'accoglienza verso gli altri deve continuare a essere portato avanti in Europa ma può funzionare solamente se nei confronti di chi commette atti sciagurati e criminali viene fatta valere la legge penale nella sua severità e nella sua durezza,   se i reati di strage tornano finalmente a essere puniti con l'ergastolo oppure con pene di decine di anni nei confronti degli autori di questi crimini  (da scontare interamente fino all'ultimo giorno senza sconti inutili e dannosi):   solamente se avranno davanti a sè Stati e nazioni liberi e tolleranti,   ma al tempo stesso capaci di catturare rapidamente gli autori delle stragi e decisi a  infliggere loro punizioni molto dure e molto severe,   i potenziali futuri autori di questi misfatti potranno essere scoraggiati e indotti a recedere dai loro sciagurati progetti di strage.   Il Gufo non è mai stato  non sarà mai un sostenitore della mano pesante e del mitico  ''pugno di ferro'',   ma chi commette volontariamente una strage di persone innocenti deve sapere che se sarà arrestato pagherà duramente,  con il massimo della pena,  il suo disprezzo per quelle vite umane che ha stroncato in modo orribile;   sarà la più grande prova a cui viene sottoposta la classe politica italiana e anche europea quella di riuscire a coniugare regole liberali e condanne severe verso gli autori dei reati di strage,   ma la serietà e la competenza di una classe politica nazionale si misura proprio nei momenti in cui è chiamata a prove difficili da affrontare  e  alla ricerca di soluzioni di problemi molto gravi  e  complessi come quelli sollevati dal dilagare dell'estremismo e del terrorismo anche sul pacifico territorio del nostro bellissimo continente  

Nessun commento:

Posta un commento