Il Gufo, nel suo solito ruolo di ''gufo menagramo'', aveva previsto tutto e lo aveva già scritto sul suo blog, ma come sempre la tragicomica realtà italiana del teatrino della politica nazionale (ormai degenerato in farsa, e non a caso in questi giorni domina la scena l'ex comico Beppe Grillo con una sceneggiata da Prima Repubblica) supera le previsioni molto pessimiste del vecchio Gufo. Cari italiani, ''avete votato 'NO' per mandare a casa Renzi'' e siccome in questo momento storico molto triste della nazione Italia in cui il livello della classe politica è di qualità miserabile e molto scadente, piena di cialtroni incompetenti e di spericolati 'capi popolo' che fanno i demagoghi, a tal punto che Renzi dominava la scena perchè in mezzo a questi immondi caproni era l'unico leader in grado di governare decentemente, l'unico capace di far approvare alcune leggi e provvedimenti utili per la nazione e che fosse in grado di guadagnarsi un minimo di credibilità e di rispetto nei vertici internazionali, e che dietro di lui, purtroppo, in questo momento storico non sono emersi leaders politici di livello nazionale dotati di uno straccio di credibilità e di valore politico e personale, fatta eccezione per la bravissima Giorgia Meloni la quale, in questa destra piena di ciarlatani, viene messa sempre in disparte rispetto ai due Grandi Guru Silvio B. e Matteo Salvini.
In sole due settimane senza Renzi abbiamo prodotto i seguenti show miserabili e indecorosi: una situazione a Roma ormai abbondantemente precipitata sotto il livello della farsa, con la capitale d'Italia che arriva addirittura al punto di rimpiangere la grottesca gestione di Ignazio Marino, dopo aver assistito all'indecente spettacolo di un ex comico che cala da Genova insieme a un imprenditore privato come Casaleggio junior che scende da Milano (entrambi personaggi mai eletti da nessuno, non si sono mai presentati a nessuna elezione e quindi nessuno li ha mai votati, e tanto meno i cittadini romani visto che il Grande Guru è un genovese) i quali imperversano e spadroneggiano con ordini e ultimatum a una sindaca regolarmente eletta dai cittadini romani, minacciandola di espulsione dal M5S in caso di disobbedienza a questi ordini calati dall'alto; la sceneggiata romana è penosa e imbarazzante ma quelli del M5S che hanno sempre chiesto dimissioni agli altri devono sopportare una Virginia Raggi talmente inchiodata e inchiavardata alla propria poltrona personale che potrebbe essere accusata di tutto e di più ma non si dimetterà mai nemmeno se arriva l'esercito in Campidoglio. Nel Partito Democratico litigano strillando come aquile ferite a morte con eleganti frasi come ''hai la faccia come il culo'' lanciate da un dirigente del partito nei confronti di un altro dirigente del partito, è evidente che quelli che facevano 'gli oppositori interni a Renzi' solo per rompere le scatole non sono minimamente in grado di gestire la situazione che loro stessi, con il loro assurdo boicottaggio politico, hanno contribuito a creare. Il Guru padano Matteo Salvini che ha fatto votare 'NO' per difendere la Costituzione vigente va in giro a dire pagliacciate a tutto spiano e a organizzare raccolte di firme per protestare contro il fatto che, ai sensi delle normative della Costituzione vigente e seguendo la procedura prevista per la gestione delle crisi di governo e in particolare della sostituzione di un presidente del Consiglio dimissionario con un altro presidente del Consiglio, il Capo dello Stato ha incaricato Gentiloni e il nuovo premier si è presentato alle Camere ottenendo il voto di fiducia della maggioranza dei parlamentari. Silvio B. da due settimane è impegnato ovviamente a farsi gli affari propri, quelli delle proprie aziende e del proprio patrimonio familiare, si occupa della vendita del Milan ai cinesi e del rischio di 'scalata' della multinazionale francese Vivendi che tenta di conquistare il controllo del pacchetto di maggioranza delle azioni Mediaset: in pratica non certo a sorpresa, come è sempre accaduto in 20 anni, quando sono in ballo gli affari personali Silvio B. se ne frega della nazione e dimostra che a lui va bene sia Renzi che Gentiloni, favorevole al proverbio "Franza oppure Spagna purchè se magna". Infine abbiamo il caso grottesco e ridicolo della nuova ministra all'Istruzione che dopo una settimana di fuoco e di fortissime polemiche politiche non è ancora riuscita a fare chiarezza su quale sia il suo reale titolo di studio e il suo curriculum di studi scolastici, ma in compenso ha già fatto sapere al popolo e ai suoi colleghi di governo che se ne frega della figuraccia e va avanti, a dimettersi dall'incarico per queste quisquilie non ci pensa nemmeno, nonostante sui social network diversi insegnanti e studenti la prendono in giro con commenti a dir poco ironici da mattina a sera. Alla farsa si aggiunge anche Milano, dove hanno inviato un avviso di garanzia per motivi a dir poco futili nei confronti del sindaco Sala, ed è bastata la decisione di auto sospensione da parte del sindaco per assistere al grottesco spettacolo di 'tutti in ginocchio a chiedere a Sala di ripensarci e rimanere in carica', compresi alcuni magistrati di grande livello e di altissimo prestigio i quali sono sommersi da dubbi su questo ennesimo 'momento di voglia di protagonismo' della giustizia italiana e temono conseguenze politiche irreparabili. Infine è andato in scena un disgustoso linciaggio mediatico e uno scandaloso isolamento politico nei confronti della ex ministra Maria Elena Boschi, come se fosse stata lei la causa e l'origine di ogni problema del Governo Renzi, arrivando al triste spettacolo di togliere il saluto a una persona nel suo momento di massima sofferenza personale e politica.
Il vecchio Gufo ammoniva ''SENZA RENZI ANDRA' TUTTO A ROTOLI'' ma non si immaginava che il convento, dopo essersi sbarazzato di Renzi, avrebbe servito un minestrone così scadente e deludente, una schifezza immangiabile come questa, il Gufo nel suo pessimismo più nero non poteva immaginare che senza Renzi al potere per sole due settimane la nazione precipitasse in una farsa indecorosa come quella che sta andando in scena tutti i giorni a televisioni unificate e sulle prime pagine dei grandi quotidiani nazionali. Senza Renzi è andato tutto rapidamente a rotoli e quindi il Gufo auspica caldamente che nel Partito Democratico si possa ritornare alla ragione e alla decenza con una sana auto critica generale e con l'ammissione che in questo momento storico Renzi è l'unico leader credibile a sinistra e quindi conviene collaborare con lui senza rompere le palle per futili motivi e per gelosie personali, nell'attesa che il partito possa generare altri personaggi di buon livello che gli potranno succedere senza problemi quando Renzi avrà esaurito il proprio ciclo politico. Inoltre il Gufo auspica caldamente che la destra possa porre fine immediatamente allo scandaloso show solitario del demagogo Matteo Salvini, organizzando elezioni primarie regolari e aperte a tutti e con partecipazione e candidatura delle persone migliori della destra in modo che il prossimo leader non sia più eletto con farse nord coreane come l'acclamazione della folla mentre il Grande Guru urla su un palco oppure un messaggio televisivo video registrato contenente il monologo con l'appello demagogico del leader alla nazione. Il Gufo purtroppo fino a ora non coglie segnali di rinsavimento politico e di ritorno alla ragione, e teme quindi che il teatrino possa degenerare in farsa, ma si augura che almeno questa volta (a differenza del Governo Monti "calato dall'alto" in un momento di drammatica emergenza finanziaria nel novembre 2011) per evitare il dissesto di bilancio e il collasso della nazione non si sia obbligati a fare intervenire il solito ''commissario straordinario'' che evita il fallimento della nazione a suon di stangate fiscali e di tagli pesantissimi delle spese agli Enti locali e delle spese per servizi
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