E' arrivato anche per il Gufo il momento del "pagellone di Natale 2016" con cui il Gufo natalizio distribuisce le pagelle e i voti ai politici locali relativi all'anno che si sta concludendo. I giudizi e i voti del Gufo sono in generale negativi e la ragione è evidente: il 2016 si è caratterizzato (nella maggioranza di governo) per due casi di dimissioni volontarie di due assessori, per lo scandaloso stillicidio delle "deleghe rimesse da consiglieri e assessori nelle mani del sindaco" che si ritrova assurdamente ad avere nelle sue mani sei deleghe da gestire, per le continue risse politiche tra Forza Italia e Lega Nord finite anche con clamorosi articoli di giornale sull'Eco di Bergamo e infine per le tasse locali (I.M.U. e addizionale comunale) che anche per il 2016 si confermano altissime, all'aliquota massima prevista dalla legge nazionale. Un fallimento politico impietoso, e infatti molti esponenti di maggioranza si beccano voti di insufficienza anche se non esistono "casi gravi" perchè fortunatamente quando si parla di Castelli Calepio il problema sono le scelte politiche e amministrative errate e molto discutibili e non gli scandali finanziari che devastano altri paeselli e altri Comuni.
IL SINDACO BENINI, VOTO 7 - se non ci fosse lui probabilmente sarebbe già crollato tutto, va avanti a strafalcioni e a dichiarazioni demagogiche ma tiene incredibilmente in piedi la maggioranza in mezzo a casi di dimissioni per motivi politici e personali, si ritrova in mano addirittura sei deleghe (quella di sindaco, quella dell'Urbanistica, quella dei Lavori Pubblici, quella del Bilancio, quella della Sicurezza e quella della Gestione del Personale) eppure nonostante avrebbe tutte le ragioni per congedare la maggioranza per manifesta inefficienza amministrativa resiste alla tentazione di dimettersi e porta a casa qualche risultato, dominando da vero Imperatore in mezzo al caos
CLEMENTINA BELOTTI VOTO 7,5 - incassa 220.000,00 euro di "tesoretto da rimborso T.A.S.I.", un totale di 300.000,00 euro di dividendi da Servizi Comunali, il bilancio è risanato (anche se le tasse locali sono ai livelli massimi previsti dalle leggi nazionali) e l'operazione verità del riaccertamento dei residui attivi e passivi (quella che a Roma ha messo in croce Virginia Raggi) si è conclusa con successo. E' stata costretta a dimettersi per stanchezza dovuta alla palese inefficienza di alcuni suoi colleghi che la costringevano continuamente a "metterci una pezza" e poi non le dicevano nemmeno "GRAZIE". Dopo di lei è stato il diluvio con un continuo caos negli uffici, e anche nelle dimissioni è stata l'unica (facendo letteralmente volare gli stracci sui giornali in una mega polemica con il sindaco) a dire quello che pensa realmente, e anche allo Sport molti (soprattutto nel settore dell'atletica leggera) la rimpiangono fortemente; le resta solamente un dovere da adempiere, se verificherà nei prossimi mesi e anni che i suoi colleghi (dopo il risanamento di bilancio che è stato faticoso in quanto realizzato in anni di pesanti tagli dei trasferimenti statali agli Enti locali) ritornano alla politica dei debiti per progettare opere irrealizzabili e della "spesa allegra" soprattutto in mega progetti di consulenza che non hanno senso e in piccoli sprechi da inefficienza nella gestione ordinaria, avrà il dovere di intervenire spifferando tutto sui social network e sui giornali per difendere il proprio operato in questa legislatura e la propria dignità politica
MARIO PAGANI VOTO 5 - fa continua "propaganda urlata" in Consiglio Comunale sempre e solo sulla variantina alla S.P. 91 ma dimentica che la sua delega ai Lavori Pubblici non comprende solo la viabilità di Tagliuno ma anche le altre opere, infatti i ritardi sulla tabella di marcia di opere decisive per il paesello (ampliamento scuola primaria di Cividino, questione dell'acquisizione dell'area del cinema di Tagliuno, il palazzetto dello Sport che scandalosamente non è stato ancora progettato nonostante abbondanza di occasioni per usufruire dei finanziamenti del C.O.N.I.) e il caos di via Piave sono dovuti a errori imperdonabili e molto tristi. Il giudizio del Gufo è negativo e lo stronca inesorabilmente con un voto di insufficienza, anche per il fatto che in materia di edilizia scolastica negli anni in cui il Governo Renzi offriva finanziamenti il nostro paesello si è fatto trovare impreparato senza progetti idonei a partecipare ai bandi di gara
NADIA POLI E SILVIA MADREPERLA, ENTRAMBE VOTO 4,5 - caos totale nella scuola e nella cultura con una gestione ordinaria che lascia molto a desiderare, niente eventi realmente nuovi nella cultura locale, e soprattutto è stata sprecata per due anni (2015 e 2016) la possibilità di usufruire dell'agevolazione fiscale "art bonus" perchè non sono state in grado di fornire idee nuove ai colleghi di maggioranza su eventuali lavori (anche di piccola manutenzione e di ristrutturazione) dei siti culturali. Zero iniziative in assoluto anche nel settore "politiche giovanili", a causa di Nadia che cincischiava è saltato anche l'informatore comunale (gettando al vento i 9.000,00 euro inseriti a bilancio che sono stati dirottati su altri capitoli di spesa), zero iniziative legate ai due grandi eventi culturali che hanno interessato la nostra zona (la riapertura ufficiale dell'Accademia Carrara a Bergamo nella primavera 2014 e l'evento internazionale EXPO MILANO 2015), e quindi bocciatura secca per entrambe che, entrambe di Forza Italia e quindi facenti parte del medesimo partito, non hanno nemmeno saputo organizzare iniziative condivise e coordinate tra di loro
EMANUELE ROSSI VOTO 5 - la bocciatura arriva a causa del rapporto tra le capacità potenziali che possiede (che sono molto elevate) e i risultati effettivi ottenuti, che sono inferiori alle potenzialità del mondo associativo di Castelli Calepio che consentirebbe l'ottenimento di risultati eccellenti. Come vice sindaco, è stato troppo spesso in silenzio in Consiglio Comunale e troppe volte è stato completamente dominato dalla personalità del sindaco senza riuscire a far valere le ragioni della Lega Nord all'interno della maggioranza
FIORENZO FALCONI VOTO 6,5 - ha fatto il possibile ottenendo (nella scarsità dei mezzi di bilancio) qualche piccolo investimento in più nel settore Sicurezza, anche se molto meno di quello che avrebbe voluto realizzare. Ottimo e proficuo il suo rapporto di collaborazione con la Protezione Civile locale, impeccabile il suo comportamento pubblico in cui emerge (nella bolgia dei Consigli Comunali più infiammati) di gran lunga come la persona più moderata e prudente della maggioranza
PIEREMILIO PAGANI VOTO 5,5 - tanto fumo, molte urla e litigate con Benini, ma poco arrosto e zero risultati operativi, ha solo il merito di aver costretto il sindaco a togliere di mezzo l'assurdità del "diritto di superficie" dalla trattativa con la Parrocchia sulla cessione dell'area del cinema di Tagliuno
CRISTIAN PAGANI VOTO 5 - molte (anzi troppe) assenze alle riunioni di Giunta, le Manutenzioni che stentano a decollare e per ottenere qualcosa (ad esempio la soluzione del problema della pulizia delle strade) si è dovuto ricorrere per l'ennesima volta all'affidamento del servizio a Servizi Comunali rinunciando all'acquisto della spazzatrice nuova, la delega Ambiente e Territorio rigettata malamente, è perennemente in fuga dall'assunzione delle proprie responsabilità e quando finalmente se le assume è continuamente contrastato da alcuni colleghi di Forza Italia che gli rompono sistematicamente le scatole
LAURA CHIARI VOTO 6 - si impegna molto negli eventi ma perde troppo tempo nella propaganda del "verbo di Salvini" su Facebook.... tuttavia il Gufo le riconosce il fatto che alcune volgarità inutili e altre ridicole intromissioni nel suo compito avrebbero fatto sclerare chiunque ma Laura ha resistito alla tentazione di un sonoro "VAFFA...." che qualcuno si sarebbe meritato. Il Gufo però la esorta, per il futuro nel caso in cui le intromissioni di persone inconcludenti nella sua area operativa continueranno, a pronunciare quel "VAFFA...." se non altro per ottenere un po' di rispetto in più perchè non è giusto abusare della pazienza di una giovane assessora alla sua prima esperienza amministrativa
GABRIELE COLOMBI VOTO 7 - scrisse esattamente su questo blog pochi giorni dopo le sue dimissioni "il tempo sarà galantuomo" e il tempo è stato galantuomo restituendo a Gabriele i suoi meriti (postumi, come sempre accade) e la sua dignità politica. Non era lui il problema della Lega Nord e nemmeno della maggioranza, anzi, dopo le sue dimissioni e quelle di Clementina è venuta a meno l'esperienza dei due che "ci mettevano una pezza" ed è collassato tutto. Grottesca la vicenda della messa in sicurezza del torrente Gambone, che Gabriele aveva predisposto con pazienza insistendo perchè fosse messa a bilancio la somma di 90.000,00 euro e che i suoi successori incredibilmente non sono stati in grado di portare a termine. Per assurdo e come spesso accade, Gabriele ha ottenuto maggiori soddisfazioni dopo le dimissioni quando il suo operato precedente è stato rivalutato da chi ne ha sentito la mancanza
MASSIMILIANO CHIARI VOTO 7,5 - è l'oppositore principale di questa maggioranza e la mette continuamente in croce sui social network, infatti lo vogliono impallinare perchè li fa letteralmente sclerare e sproloquiare in tutti i Consigli Comunali
FABIO PERLETTI VOTO 6,5 - è molto più prudente di Massimiliano ma non per questo meno incisivo, anzi, alla lunga il suo comportamento che è il più moderato di tutti potrebbe indurre gli elettori più anziani e "alla ricerca di moderazione, di frasi non urlate e di tranquillità" a prendere in considerazione questa sua caratteristica alle prossime elezioni comunali; purtroppo prima o poi anche Fabio dovrà accettare il fatto che a volte in politica si deve utilizzare la spada e la ramazza al posto della pacatezza
CLAUDIA PAGANI VOTO 7 - nel Consiglio Comunale sull'approvazione del piano di diritto allo studio con un efficace intervento di dieci minuti ha segnalato agli "addetti ai lavori" l'abisso che esisteva tra la sua gestione 2009 - 2014 (e la gestione precedente di Clementina Belotti) e la gestione attuale che è nettamente peggiorata rispetto a quelle precedenti
FLAVIO BIZZONI VOTO 6 - si è molto defilato, con diverse assenze in Consiglio Comunale, ma quando viene gli bastano pochi minuti per far capire la differenza (in materia di serietà) tra la conduzione dei Consigli Comunali della precedente legislatura, che rispettava almeno le formalità e la decenza, e i teatrini avventurosi e imbarazzanti di questi primi due anni e mezzo di legislatura attuale
I giudizi del mitico "pagellone del Gufo" sono ovviamente giudizi politici e prescindono completamente da valutazioni personali e dalle litigate personali tra gli esponenti dei vari partiti, che peraltro cambiano continuamente posizioni e idee personali dalla mattina alla sera (a seconda delle convenienze politiche del momento e delle circostanze e anche di 'come tira il vento' nei partiti di destra a livello nazionale) con una velocità di giravolta da far impallidire i mitici "cambi di umore del Gufo volubile e matto". Il Gufo non poteva dare giudizi migliori di quelli che ha dato, suvvia non è pensabile "metterci una pietra sopra e la mano sul cuore" di fronte a casi di dimissioni di assessori, di rinuncia delle deleghe, di assenze continue in Giunta, di litigate finite sui giornali locali, di urla terrificanti in Consiglio Comunale. Il Gufo è stato severo nei giudizi ma non implacabile e alcuni voti positivi assegnati a singoli esponenti della maggioranza e allo stesso sindaco indicano la volontà disperata da parte del Gufo di salvare e di recuperare 'la parte sana della destra di Castelli Calepio' per non gettare via il bambino insieme all'acqua sporca di una conduzione della legislatura ormai caotica, litigiosa e rissosa, totalmente spregiudicata e fuori da ogni controllo; il problema è che 'la parte sana' della destra deve aiutare il Gufo a completare l'operazione salvataggio e soprattutto, se vuole salvare sè stessa, anche le persone migliori (e anche se hanno una personalità moderata) devono iniziare seriamente a tirare fuori le palle!!!
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