martedì 20 dicembre 2016

IL SOLILOQUIO DI INIZIO INVERNO DEL GUFO SOLITARIO

Il soliloquio di inizio inverno sorprende il Gufo in una condizione di scrittore solitario ormai lasciato a bollire nel suo brodo nella sua postazione indipendente del blog,   dopo un autunno di freddo intenso e di lunghissime giornate grigie e piene di nebbia.   Gli alberi del giradino sono ormai spogli,  le foglie sono cadute,  i merli neri fanno apparizioni sempre più rare sul manto erboso per  ''beccare''  quei pochi avanzi che costituiscono il loro prezioso pranzo,   anche loro si sono messi al riparo dal freddo nei loro nidi.    La gatta,  fatta eccezione per qualche raro segnale di agitazione e di voglia di giocare nelle prime ore della mattina,  va all'assalto del calorifero più vicino e deposita sopra il luogo riscaldato il suo corpo,  per dare vita alle sue lunghe dormite che durano diverse ore.    Non si registrano sussulti particolari,  la stagione dei viaggi si è conclusa  e  le prossime gite in pullman sono in programma solamente a inizio primavera,   anche il calcio locale si trastulla  e  si mette a riposo fino alla metà di gennaio 2017,  anche la Civetta Bianca probabilmente si è messa a riposo e ha archiviato la stagione del Gufo.  Iniziano le lunghe giornate che conducono all'Epifania e che sono quelle nelle quali il Gufo è sempre più solitario,  in una situazione di pace e silenzio ma anche di  "nebbiolina grigia"  non solo materiale e profondamente interiore;   è iniziato l'inverno del Gufo,  e come sempre sarà un lunghissimo e interminabile inverno

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