martedì 3 gennaio 2017

IL GUFO PRENDE IN GIRO LA RIDICOLA PROPOSTA DI "GIURIA POPOLARE CHE DETERMINA LA VERIDICITA' DELLE NOTIZIE DI GIORNALI E TELEVISIONI" PUBBLICATA SUL SACRO BLOG DEL GRANDE GURU BEPPE GRILLO

Siamo al delirio,  alla battaglia tra censori di Palazzo  contro  il Grillo furioso che sul Sacro Blog propone  (si spera solo ironicamente)  commissioni popolari per giudicare l'attendibilità delle informazioni dei giornali e delle televisioni.   Abbiamo da poco assorbito la ridicola proposta del  "genio della lampada"  che è il garante della privacy  che  ipotizza la creazione di autorità indipendenti contro la diffusione di  "bufale mediatiche"  sui social network  (e non si capisce bene se questo strapagato burocrate di Stato ha voglia di giocare a fare  ''l'aspirante censore''  oppure se si accontenta di proporre la creazione dell'ennesimo carrozzone statale,   che darà vita all'ennesimo ufficio con dirigente che incassa un mega stipendio pubblico,  giustificando la creazione di questo ennesimo carrozzone politicizzato con il nome pomposo e solenne di  "autorità indipendente")   che oggi è arrivato il solito ex comico Beppe Grillo il quale riprende in mano il comando delle operazioni con il solito sistema,   quello del monologo scritto sul Sacro Blog  (che come tutti i suoi monologhi sarà probabilmente applaudito a scena aperta da tutti i  "portavoce"  del M5S).   La proposta innovativa è molto semplice:  siccome giornali e televisioni secondo il Grande Guru producono  "bufale"  e  fabbricano false notizie,  la proposta è quella di costituire  "una giuria popolare che determina la veridicità delle notizie pubblicate da giornalisti e televisioni"  formata da cittadini estratti a sorte,   e se questa  "guiria popolare"  che ricorda al Gufo i mitici  'tribunali del popolo sovietici'  deciderà che la notizia pubblicata da un giornale  oppure  diffusa in televisione da un direttore di telegiornale è falsa,  il direttore si becca la gogna mediatica  e  "a capo chino"  fa la rettifica.

In pratica facciamo un bel sorteggio tra cittadini,  e grazie al sorteggio il gelataio di un paesello insieme al salumiere di un altro paesello  e  magari a un tizio qualsiasi che nella propria vita non ha mai fatto una mazza da mattina a sera formano un bel triumvirato di controllori di notizie,  si auto definiscono  "giuria popolare",   leggono qualche articolo di giornale  (magari uno di quelli che parla male di Virginia Raggi  e  non dice che a Roma da sei mesi splende sempre il sole),   decidono all'unanimità che quella notizia  "è una bufala"  e  fanno una telefonata  "signor direttore,  la giuria popolare ha deciso che la notizia pubblicata dal suo giornale è falsa,  quindi la invitiamo a pubblicare immediatamente la rettifica".    Il Gufo è pronto a scommettere che  'il signor direttore di giornale e di telegiornale'  che riceverà una telefonata del genere si metterà a ridere,   e risponderà  "alla giuria popolare"  di farsi gli affari propri,   magari anche in tono non proprio amichevole.    Tuttavia il Gufo non vuole scivolare nel pessimismo più nero,  e  trattandosi di una notizia che è stata scritta sul blog di un ex comico,   spera caldamente che si possa trattare di una battuta esilarante  (magari non riuscita bene)  per ridicolizzare e prendere in giro con un po'  di sarcasmo,  di ironia e anche  di sano umorismo il diluvio di frasi in libertà e di sproloqui demagogici che spesso girano nel mondo giulivo e allegro dei politicanti nazionali in materia di libertà di stampa.  

Beppe Grillo sul suo blog si lamenta che l'Italia in questo momento è al 77°  posto nella classifica mondiale della libertà di stampa delle nazioni,   ma il Gufo ricorda a quelli che fanno queste proposte incredibili e demagogiche che  "occupare il 77°  posto della classifica della libertà di stampa"  significa pur sempre occupare una posizione di metà classifica,   e  che se veramente un giorno dovessero essere presentate in Parlamento proposte come queste,   e magari anche votate e trasformate in legge,   dal giorno successivo l'Italia precipiterà rapidamente in quella classifica avvicinandosi ulteriormente al 100°  posto  e  magari rischiando di essere superata di slancio anche da nazioni liberali come la Corea del Nord 

NOTA A MARGINE DEL POST  -  il Gufo suggerisce una soluzione rivoluzionaria:  lasciamo che gli scrittori solitari dei social network possano pubblicare tranquillamente i propri post,   se poi un post non piace oppure  "è una bufala",   siccome ognuno di noi è dotato della capacità di discernimento e di ragionamento,   della capacità di formarsi una propria opinione personale su tutto ciò che legge e ascolta  e anche della libertà di pensiero,   non fa niente altro che con un semplice e rapido  "clic" di accantonare il post di quello scrittore solitario  e  magari sintonizzarsi sulla pagina Facebook del Gufo dove non mancano mai fotografie bellissime di luoghi meravigliosi che ci fanno lustrare gli occhi  e  ci fanno rapidamente dimenticare  "le bufale dei social network,   delle televisioni  e  dei giornali"      

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