sabato 29 luglio 2017

IL SOLILOQUIO DEL GRANDE SILENZIO

La finestra della postazione dello scrittore solitario è aperta,   ma gli uccellini non cantano questa sera,   la lunga e caldissima estate delle temperature afose ha stroncato anche loro che hanno sentito la necessità di mettersi a riposo nei loro nidi.   La gatta si trastulla nella sua cesta,   dorme profondamente,   la sua giornata di fatto si è già conclusa  e  attende che le temperature possano calare per uscire dal letargo trascorso nell'angolino più fresco dell'abitazione.    Domina il silenzio assoluto,   non si sente il minimo rumore,   ''si è spenta la luce''  e  sembra che nessuno nel breve periodo di qualche ora possa rimettere in funzione il meccanismo che fa correre veloci le lancette dell'orologio della Natura.    Un giorno anche la luce del Gufo si spegnerà,   lo scrittore si congederà  e  lascerà il ricordo  e  la traccia dei suoi pensieri dispersi ma al tempo stesso scolpiti nell'oceano immenso dell'informazione dei social network.     Quel silenzio è un momento di Grande Riposo  e  di quiete,   è un momento in cui le emozioni terrene lasciano spazio a qualcosa di veramente inspiegabile  e  inimmaginabile,   la trasformazione di una Vita fatta di percorsi paralleli destinati a non toccarsi mai  a  un incontro generalizzato in cui questi percorsi si fondono e si confondono.    Il silenzio di questa serata a finestra aperta ricorda quello di un sepolcro,   quel luogo da tutti temuto che in fondo non rappresenta niente altro che la naturale conclusione del ciclo di una Vita,   e  il luogo dove quella vita diventa immortale perchè viene scolpito un nome,   un ricordo,   a volte anche un epitaffio che aiuta a tramandare il messaggio  e  a consentire che il messaggio possa essere salvato dalla dispersione prodotta dall'infinità del Tempo 

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