lunedì 31 luglio 2017

LA MAGGIORANZA IN MILLE PEZZI, IL SINDACO FA SPETTACOLO MA I CONSIGLIERI VANNO OGNUNO PER CONTO PROPRIO

Nel Consiglio Comunale del 31 luglio,   mentre il sindaco va avanti nel suo patetico teatrino contro i giornali e contro i social network,   i consiglieri della maggioranza se ne vanno ognuno per la propria strada,   fregandosene del sindaco  e  anche di una legislatura che è ormai rapidamente finita  ''alla frutta''.   Il primo colpo di scena va in onda all'inizio della serata,   Fiorenzo Falconi di Forza Italia  e  Clementina Belotti della Lega Nord risultano assenti.   Gli altri consiglieri della Lega Nord tirano un brutto scherzo al sindaco  e  gli fanno passare un brutto quarto d'ora,   quando rimangono fuori dall'aula quasi a  ''minacciare''  che il numero legale è a rischio.    E'  veramente divertente vedere il sindaco che  ''suda freddo'',   l'arroganza è svanita,   e  quasi implora il capogruppo della  ''Lista Benini''  Mario Pagani di uscire dall'aula  e  richiamare all'ordine quelli che se ne stanno fuori  a  trastullarsi con i telefonini cellulari.   La seduta ha finalmente inizio  e  nelle comunicazioni del sindaco va in scena la solita scena  ''educata'',   si fa per dire,   di chi parla di una vicenda che riguarda una persona che risulta assente quella sera,    e  peraltro Benini straparla a sproposito essendo la vicenda ancora ben distante dalla conclusione  e  quindi la virtù della prudenza politica  e  personale raccomanderebbe di seguire il proverbio  ''in alcuni casi delicati il silenzio è d'oro''.    Signori si nacque,  diceva il grande Totò,   ed egli certamente non lo nacque,   e  il suo continuo rompere le palle con riferimenti continui su Clementina Belotti è diventato ormai una questione personale più che politica.    E ora si può procedere con il resoconto di una tumultuosa serata in cui la politica locale è stata messa in agitazione e in subbuglio da un  ''debito fuori bilancio''  di 17.000,00  euro,   importo totalmente irrisorio se paragonato all'entità complessiva del bilancio comunale che è di oltre 10 milioni di euro

MASSIMILIANO TIRA FUORI L'ARGOMENTO EX FONDERIE QUINTANO,   NESSUNO NELLA MAGGIORANZA SA RISPONDERE IN MODO ESATTO  -   Massimiliano Chiari chiede informazioni in merito a un aumento improvviso di spese legali di circa 30.000,00  euro,  di cui 10.000,00  euro riguardano una vertenza che ha come argomento la bonifica dell'area ex Fonderie Quintano.    Massimiliano Chiari chiede chiarimenti in merito a quella spesa  e  ottiene due diverse versioni,   una dal sindaco  e  una dalla consigliera con delega agli Affari Legali.    E il bello è quello che ad ascoltare le tre diverse versioni,   quella del sindaco,   quella della consigliera di Forza Italia  e  quella di Massimiliano Chiari,   la versione più completa e più attendibile risulta proprio quella della persona che dai banchi della minoranza chiedeva chiarimenti a chi ne avrebbe dovuto sapere più di lui.   L'evidente impreparazione dei consiglieri di maggioranza e del sindaco sono la dimostrazione pratica che per molti di loro,  svanita definitivamente in questa legislatura la possibilità di realizzare un nuovo centro commerciale entro il 2019 nell'area delle ex Fonderie Quintano,    della questione di mandare avanti le operazioni di bonifica dell'area non gli importa più di tanto

PIANO DELLE OPERE PUBBLICHE,   SI TAGLIANO LE SPESE PER ASFALTATURE,   E  LE GRANDI OPERE ORMAI DIVENTANO UNA MERA  ''IPOTESI DI SCUOLA''  -  se qualcuno si ricorda le grandi promesse  e  le trombonate sui due poli scolastici da realizzare in questa legislatura,   quello di Tagliuno  e  quello di Cividino Quintano,   e  l'altra solenne promessa che sarebbe stato realizzato un nuovo palazzetto dello Sport,   ci può mettere una pietra sopra.   Alla domanda dei consiglieri di  ''Castelli Calepio Cambia''  che chiedevano se era stato presentata qualche domanda di finanziamento allo Stato oppure alla Regione è stata data la solita risposta  ''aspettiamo i soldi da Renzi''.    Campa cavallo che il Gufo va in pensione...   anche perchè quelli di  ''Castelli Calepio Cambia''  gli hanno fatto ironicamente notare che deve cambiare destinatario della domanda di finanziamento,   da sette mesi il presidente del Consiglio è Gentiloni  e  non è Renzi.    E'  evidente che queste tre grandi opere sono passate direttamente nel libro dei sogni delle  ''mere ipotesi di scuola'',   saranno realizzate in un'altra legislatura  e  magari da un altro sindaco.    In compenso viene seccamente tagliata da 140.000,00  euro fino a 95.000,00  euro la somma messa a bilancio per le asfaltature delle strade,   Massimiliano Chiari chiede maliziosamente se non sia un trucco per scendere sotto il limite di 100.000,00  euro che avrebbe obbligato lo svolgimento della gara pubblica,   ma la realtà la esprime bene l'assessore Cristian Pagani,   con il quale il Gufo concorda pienamente,  quando dice che è stato un taglio di spesa perchè si sono registrate altre pressanti esigenze di bilancio in altri capitoli di bilancio.    Purtroppo il grande sogno dell'Imperatore è finito e la realtà ha ripreso il sopravvento,   la coperta è corta  e  non si può accontentare tutti,   e quindi è necessario archiviare definitivamente le grandi opere ormai irrealizzabili  e  fare scelte impopolari sulle spese correnti.    L'unica notizia positiva è il ripristino delle manutenzioni e della messa in sicurezza del torrente Gambone,   ma Benini riesce a scivolare anche in questa circostanza quando dice che questi lavori,   che lo studio di un geologo ha giudicato utilissimi,   saranno peggiorativi rispetto alla situazione esistente

IL BILANCIO E'  IN SOFFERENZA  -  l'assessora Laura Chiari,   una faccia triste e delusa per tutta la serata,   non ha mai detto una sola parola in tutta la durata del Consiglio ma è Domenico Coviello,   ottimo funzionario comunale dell'Ufficio Ragioneria che per fortuna del paesello  e  in assenza della politica ha preso decisamente in mano le redini della politica fiscale  e  di bilancio,   ad annunciare che si viaggia sul filo del rasoio già nel 2017  e  che a causa delle restrizioni contabili  ''calate dall'alto''  da governi centralisti con mentalità da burocrati statali il limite del rispetto dell'ex  ''patto di stabilità''  è lontano solo 32.000,00  euro rispetto ad alcuni indicatori importanti di bilancio.    Il ragioniere comunale ha quindi invitato gli altri uffici comunali a fare la massima attenzione alle spese,   soprattutto quelle improvvise  e  impreviste,  e a comunicarle tempestivamente all'Ufficio Ragioneria che deve assolutamente centrare l'obiettivo di mantenere gli equilibri di bilancio nel 2017.    Flavio Bizzoni,   questa sera assente,   solamente un mese fa nel Consiglio Comunale del 29 giugno parlava di  ''un bilancio di pura sopravvivenza''  e  questa sera i fatti gli hanno dato clamorosamente ragione

MASSIMILIANO CHIARI CADE IN TENTAZIONE SULLA VICENDA DELLA RISCOSSIONE DELLE TASSE LOCALI,   E  IL GUFO E'  IN DISSENSO CON LUI  -  uno dei provvedimenti di bilancio è stata la sospensione dell'incarico di riscossione delle tasse locali  e  di accertamento dell'evasione fiscale che era stata affidata a una società esterna,   con decisione della maggioranza di svolgere questo servizio internamente agli uffici comunali avvalendosi di personale proprio  e  con un bando di gara per l'assunzione di una persona che possa svolgere questo incarico,   bando di gara che peraltro è andato deserto a causa della mancanza di candidati nella sua prima convocazione.    Il Gufo ha una propria idea,   strampalata,   secondo la quale il cittadino,   quando le tasse scendono a livello decente  e  non all'aliquota massima prevista dalla legge nazionale  e  quando non si sente asfissiato e oppresso dai controlli ma  ''sente''  un clima di collaborazione con gli uffici tributari,   soprattutto quelli comunali,    è più invogliato ad adempiere il proprio dovere di versare le tasse.    Su questo singolo punto il Gufo è più vicino all'idea del consigliere di Forza Italia Mario Pagani che consiglia di attendere ancora un po'  di tempo prima di decidere quale dei due sistemi di riscossione e di accertamento darà frutti migliori  e  di non cadere in tentazione di dare giudizi prima di avere in mano risultati certi  e  confrontabili tra i due sistemi,   ma questa non deve essere affatto una sorpresa,   perchè l'origine e la natura politica delle idee del Gufo è diversa da quella delle idee di Massimiliano

ARRIVA LA  ''MOZIONE FANTASMA''  E  CRISTIAN PAGANI SI SFILA  E  VOTA IN MODO DIVERSO RISPETTO ALLA MAGGIORANZA   -  il sindaco annuncia che qualcuno ha presentato una mozione  e  sospende la seduta,   va a discutere in separata sede con i consiglieri di maggioranza  e  con gli altri esponenti di maggioranza  e  ne esce dopo circa 30 minuti durante i quali dal giardino della biblioteca comunale si sentivano le urla confuse di alcuni consiglieri,   segnale inequivocabile che era in atto una discussione tempestosa e assai vivace.   La prova è stata la votazione del  ''debito fuori bilancio''  di 17.000,00  euro sui lavori di spostamento del vano caldaia delle scuole medie della Piazza Vittorio Veneto,   nel quale la maggioranza si è nuovamente divisa con Cristian Pagani della Lega Nord che in solitario dissenso rispetto agli altri ha deciso di astenersi  e  di non votare a favore del riconoscimento del debito fuori bilancio.     Massimiliano Chiari fa facilmente a pezzi una maggioranza distrutta quando imperversa e infierisce dicendo che il debito fuori bilancio  e  la mancata chiusura della contabilità lavori di via Castellini sono il risultato di lavori portati avanti in modo improvvisato,   senza un progetto preliminare,   correndo dietro alle singole idee del sindaco più che organizzando i lavori in modo da procedere con un progetto completo,   è quella famosa critica sui  ''lavori spezzatino''  che il Gufo fece addirittura nel 2014 quando paventava il rischio che sarebbero saltate fuori continuamente delle sorprese contabili e di bilancio,   ma in quel momento il Gufo fu silenziato  e  messo a riposo.    Le ultime frasi sguaiate e cariche di astio del sindaco contro i giornali locali  e  contro i social network,   compresa una frase in libertà secondo la quale alcuni giornali  e  alcuni social newtork si inventano le notizie  e  addirittura le interviste,    arrivano al termine di una serata di fuoco nella quale troppe volte la maggioranza è stata divisa  e  rissosa,   con consiglieri che entravano e uscivano continuamente dall'aula per parlare con i loro segretari locali di partito,   con continue telefonate  e  maggiore attenzione al telefono cellulare rispetto a quello che diceva,   e  adesso Benini ha davanti a sè il peggiore di tutti i pericoli politici,   ossia quello dei singoli consiglieri non più controllati  e  controllabili dai partiti di appartenenza che decidono di volta in volta  e  da soli se essere presenti oppure assenti alle riunioni di Giunta e di Consiglio,   oppure addirittura decidono  ''in solitudine''  di votare in modo differente rispetto non solo alla maggioranza,   ma anche al partito politico del quale fanno parte 
  

     


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