Salta fuori un altro ''incidente di percorso'', quello dell'aggiudicazione dei lavori di Villa Colleoni per una somma nettamente superiore al milione e ottocento mila euro indicato in una recente determina pubblicata su albo pretorio telematico del Comune, la determina numero 546 pubblicata su albo telematico in data 25 agosto 2017, che è l'ennesima dimostrazione del caos che regna a Castelli Calepio. Tanto per cambiare il costo presunto dell'opera rispetto alle previsioni originarie è già lievitato del 20%: in tutti i passaggi dei vari bilanci di previsione si è sempre parlato di un milione e mezzo mentre adesso in sede di aggiudicazione salta fuori una somma diversa, e rivista ''al rialzo''. Inoltre mancano le risorse per finanziare la differenza, visto che 900.000,00 euro era l'importo iscritto a bilancio del mutuo per la realizzazione della sala della musica e gli altri 520.000,00 euro per la realizzazione del nuovo bocciodromo dovrebbero entrare ''a stati di avanzamento lavori'' attingendo dalla convenzione firmata con la Parrocchia dalla ex amministrazione del ''Patto per Castelli Calepio'' (non a caso il Gufo utilizza l'espressione ''dovrebbero entrare'' perchè fino a oggi, dopo quasi quattro anni dalla firma di quella convenzione, non è entrato praticamente nulla nelle casse comunali). Ma anche ammesso e non concesso che questi due passaggi e tutto il resto possano ''andare via lisci come l'olio'' senza ulteriori ritardi e imprevisti, e ciò non avverrà perchè da anni si ripete continuamente che i lavori dovevano avere inizio nei primi mesi del 2017 e questo non è avvenuto a causa di continui ritardi sulla tabella di marcia dovuti a inghippi tecnici non precisati e di cui nessuno ha mai dato spiegazione, la nuova somma di un milione e ottocento mila euro fa mancare all'appello la differenza di oltre 400.000,00 euro rispetto a quanto era stato più volte preventivato e tutto questo a lavori non ancora iniziati, ossia ci si deve aspettare che in questa vicenda politica in cui domina il caos alla fine la somma che ''manca all'appello'' potrebbe continuare ad aumentare visto che probabilmente il genio che si crede Cesare Augusto ''si è dimenticato'' che la stipula di un mutuo passivo comporta come conseguenza il pagamento di interessi passivi su ogni singola rata, interessi che sono di importi molto elevati proprio nei primi anni in quanto il debito residuo su cui sono calcolati è ancora molto alto. Il bilancio comunale emerso dalla recente seduta del 31 luglio del Consiglio Comunale è asfittico e ''alla canna del gas'', i ritardi sulla tabella di marcia sono ormai molto gravi e diventano quasi insostenibili e man mano si procede in questa vicenda tempestosa prende sempre più consistenza ''la soluzione Gufo'' ossia l'ipotesi che il volatile sparlante in passato aveva prospettato ''per salvare capra e cavoli" che è quella di realizzare solamente la sala della musica che è finanziata dall'accensione di un mutuo e di ''stralciare di fatto'' la questione bocciodromo senza buttare nel cestino il progetto ma rinviando alla prossima legislatura un'opera che ormai di fatto non ha copertura finanziaria. Il ''bancomat senza fine del P.L. 17'' di quasi due milioni di euro lasciato in eredità dalla precedente amministrazione e sprecato malamente con una marea di lavori senza una programmazione iniziale ha finito di esercitare i suoi poteri magici e non è più in grado di finanziare tutto e tutti, e va avanti lo spettro della nascita di futuri ''debiti fuori bilancio'' che ormai sono visti con terrore e come fumo negli occhi visto che consiglieri e assessori hanno iniziato da alcuni mesi a darsi personalmente alla fuga e all'assenza improvvisa dalle riunioni di Giunta e dalle sedute di Consiglio Comunale di fronte ad alcune procedure un po' avventurose, ma il Gufo consiglia caldamente di non cedere alla tentazione di ''sistemare le cose'' con altre acrobazie contabili e di bilancio, perchè quando sono messe in atto dai politici queste possono diventare molto più rischiose rispetto al riconoscimento impopolare ma lineare dell'esistenza di un ''debito fuori bilancio''
NOTA FINALE DEL POST - ci saranno quelli che ''il Gufo è un disfattista'' e il Gufo ne prende atto, si è solamente limitato a scrivere che siamo in presenza di un costo da aggiudicazione lavori nettamente superiore alle previsioni iniziali, di un mutuo che finanzia solamente la parte dell'opera ''realizzazione della sala della musica e della sala conferenze'' e non l'intera opera, di una convenzione esistente tra Comune e Parrocchia che è firmata e sottoscritta dalle parti ormai da quattro ma che in diversi punti essenziali è ancora ''lettera morta'' e ''ferma al palo'' al punto da lasciare seri dubbi sul fatto che i 520.000,00 euro possono essere incassati dal Comune in tempi rapidi e comunque entro la fine della legislatura, il tutto all'interno dello scenario rappresentato da un quadro politico e amministrativo generale di un ''bilancio di pura sopravvivenza'' dove a partire dal 31 luglio 2017 non solo non sono saltate fuori nuove risorse per finanziare le opere già programmate, ma arrivano in aula di Consiglio Comunale ''debiti fuori bilancio'' che traggono origine da lavori eseguiti tre anni prima del riconoscimento di quei debiti, e come se non fosse sufficiente tutto questo le operazioni tra le due parti saranno inevitabilmente e ulteriormente rallentate dall'imminente sostituzione del parroco attuale di Tagliuno arrivato alla fine del proprio mandato con un parroco nuovo che chiederà certamente alcuni giorni per esaminare a fondo la situazione (e il Gufo non osa immaginare e nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi di una eventuale scorrettezza di non concedere questo tempo qualora sarà richiesto in forma ufficiale dal nuovo parroco che subentra e prende servizio nei prossimi giorni). Il Gufo per natura è pessimista, ma i documenti ufficiali e i numeri di questa vicenda, insieme al contesto generale nel quale si svolgono i fatti, descrive la differenza abissale tra gli annunci giulivi e trionfali di alcuni sui giornali locali e una realtà dei fatti che è molto più complessa dei proclami demagogici di alcuni individui assai giocondi
NOTA FINALE DEL POST - ci saranno quelli che ''il Gufo è un disfattista'' e il Gufo ne prende atto, si è solamente limitato a scrivere che siamo in presenza di un costo da aggiudicazione lavori nettamente superiore alle previsioni iniziali, di un mutuo che finanzia solamente la parte dell'opera ''realizzazione della sala della musica e della sala conferenze'' e non l'intera opera, di una convenzione esistente tra Comune e Parrocchia che è firmata e sottoscritta dalle parti ormai da quattro ma che in diversi punti essenziali è ancora ''lettera morta'' e ''ferma al palo'' al punto da lasciare seri dubbi sul fatto che i 520.000,00 euro possono essere incassati dal Comune in tempi rapidi e comunque entro la fine della legislatura, il tutto all'interno dello scenario rappresentato da un quadro politico e amministrativo generale di un ''bilancio di pura sopravvivenza'' dove a partire dal 31 luglio 2017 non solo non sono saltate fuori nuove risorse per finanziare le opere già programmate, ma arrivano in aula di Consiglio Comunale ''debiti fuori bilancio'' che traggono origine da lavori eseguiti tre anni prima del riconoscimento di quei debiti, e come se non fosse sufficiente tutto questo le operazioni tra le due parti saranno inevitabilmente e ulteriormente rallentate dall'imminente sostituzione del parroco attuale di Tagliuno arrivato alla fine del proprio mandato con un parroco nuovo che chiederà certamente alcuni giorni per esaminare a fondo la situazione (e il Gufo non osa immaginare e nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi di una eventuale scorrettezza di non concedere questo tempo qualora sarà richiesto in forma ufficiale dal nuovo parroco che subentra e prende servizio nei prossimi giorni). Il Gufo per natura è pessimista, ma i documenti ufficiali e i numeri di questa vicenda, insieme al contesto generale nel quale si svolgono i fatti, descrive la differenza abissale tra gli annunci giulivi e trionfali di alcuni sui giornali locali e una realtà dei fatti che è molto più complessa dei proclami demagogici di alcuni individui assai giocondi
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