domenica 27 agosto 2017

L'ULTIMA FARSA DELLA LEGISLATURA, CLEMENTINA DIVENTERA' INCOMPATIBILE MA IL SINDACO POTREBBE ESSERE COSTRETTO A CHIEDERLE IN GINOCCHIO DI PRESENTARSI IN AULA A VOTARE LA VARIANTE GENERALE DEL P.G.T.

Ci si domandava fino a quale punto si può precipitare nel ridicolo in questa assurda legislatura comunale ormai degenerata in farsa,   e  la scena madre è vicina a consumarsi.    La prossima settimana Clementina Belotti dovrà rispondere in modo ufficiale alla lettera con cui il funzionario comunale ha dato inizio all'azione legale di rivalsa  e  presenterà quindi una propria memoria difensiva nella quale sostanzialmente dirà che non ha la minima intenzione di pagare i famosi 58.000,00  euro  e  che quindi resisterà legalmente a qualsiasi ingiunzione presentata dal Comune,   magari la ex sindaca deciderà di imitare il Gufo  e  invece della memoria difensiva classica scriverà un papiro lunghissimo,   costringendo i nostri eroi a consumare la loro preziosa vista per leggere pagine di documenti alquanto noiosi.    L'avvocato di Clementina Belotti non si ferma qui,   e ha iniziato a valutare se nello show personale del sindaco del diluvio di esternazioni in libertà  e  di frasi demagogiche sui giornali locali che va in onda da diversi mesi si possono ravvisare gli estremi per dare inizio a una causa civile per richiesta di danni politici,   economici  e  morali  e  magari anche per una bella causa penale nei confronti dello stesso Benini per il reato di diffamazione continuata e aggravata a mezzo stampa.    Tuttavia prima che Clementina Belotti possa diventare incompatibile con la carica di consigliere comunale deve avviarsi ufficialmente una vera e propria procedura di costituzione in giudizio  e  poi deve essere convocato un Consiglio Comunale durante il quale i consiglieri votano per la decadenza di Clementina  e  per il subentro del  ''primo dei non eletti'',   fatto peraltro non scontato perchè il voto dei consiglieri comunali è di natura politica  e  non legale  e  quindi la maggioranza dei consiglieri potrebbe anche decidere che quello che è ovvio per noi esseri umani per loro non è ovvio non votando la decadenza,   oppure addirittura teoricamente la maggioranza dei consiglieri potrebbe decretare  ''la fine di fatto''  della legislatura  e  facendo continuamente mancare il numero legale con uscite dall'aula nel momento in cui viene votata la decadenza  e  il subentro del primo dei non eletti,   e  questo provocherebbe come conseguenza il fatto che da qui alla fine della legislatura la maggioranza deve rassegnarsi ad andare avanti con un consigliere in meno.  Benini e la sua cricca di servitori di regime e di sapientoni erano infatti convinti che fosse sufficiente la Sacra Imposizione delle Mani e la mera volontà del satrapo locale per cacciare via dal Consiglio Comunale Clementina Belotti,  invece purtroppo per lui in materia di decadenza di un consigliere per incompatibilità la procedura è lunga e complessa e il Consiglio è sovrano e ultimamente i consiglieri se ne fregano della volontà del Cesare Augusto locale visto che presentano e ritirano mozioni durante la seduta,  entrano con 15 minuti di ritardo,  alcuni restano a casa per ferie e altri semplicemente perché quella sera non hanno voglia di presentarsi in aula,  ci sono quelli che si astengono a titolo personale e quelli che leggono comunicati politici ufficiali a nome del proprio partito;  in pratica il poveraccio non può nemmeno essere certo che i consiglieri leghisti voteranno per la decadenza di Clementina Belotti perché magari se lui lo chiede loro sono capaci di rispondere con una pernacchia e di rimanere a casa quella sera stessa perché devono fare compagnia al proprio felino domestico.   Se proprio i consiglieri leghisti e anche quelli di minoranza faranno in questi giorni,   non sarà certamente quello di accorciare questa procedura,   ma di allungarla trascinandola se possibile  ''alle calende greche''  anche solo per fare un dispetto a quello che si crede un Padreterno  e  che invece è solo un debole e arrogante Ponzio Pilato.     

La vera farsa si consumerà molto presto perchè,   mal consigliato dal solito pretoriano che crede di essere il più intelligente e furbo di tutti,   prima della fine di settembre il sindaco vuole forzare la mano  e  portare in aula la variante generale del P.G.T.  ma  il problema è che in quel momento Clementina Belotti sarà ancora formalmente in carica come consigliere,   anche se per evidenti ragioni di opportunità politica si asterrà dalla partecipazione alle sedute di Consiglio Comunale  e  alle riunioni di  ''Lista Benini''.    Siccome sul P.G.T.  ci sono i soliti consiglieri che sulle singole osservazioni versano in una situazione di incompatibilità perchè sono scivolati sulle solite  ''bucce di banana''  di qualche situazione di parentela con alcuni cittadini che hanno presentato le osservazioni,   su alcuni punti del malloppo che costituisce la variante generale del P.G.T.   uno o due consiglieri di maggioranza saranno costretti a uscire dall'aula per non mettere a rischio l'approvazione del P.G.T.   e  allora il sindaco per non rimanere in aula senza il numero legale sarà costretto a chiedere in ginocchio  e  strisciando come un verme alla diretta interessata,   che è in contenzioso legale con lui,    di precipitarsi in aula a votare quei punti.    E  il Gufo sghignazzerà divertendosi da matto a vedere il prepotente che ha fatto  ''il duro''  con le sue dichiarazioni sui giornali costretto ancora una volta,   in ginocchio,   a fare il Ponzio Pilato  e  a chiederle umilmente di sacrificarsi per la causa....   perchè il Gufo non ha dubbi che il sindaco,   pur di salvare la poltrona magari ancora per qualche giorno,   sarebbe anche pronto a strisciare ai piedi di Clementina  e  a mandare in scena questa ultima grottesca vicenda con la noncuranza di chi ormai il senso del ridicolo lo ha già smarrito da diversi mesi  

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