Caro sindaco, il Gufo (da ex amico prima ancora che da cronista locale) ti suggerisce di dare veramente un taglio e scrivere la parola ''FINE'' alle imprudenti dichiarazioni sui giornali locali sulla questione della rivalsa di 58.000,00 euro relativa alle sanzioni per la questione del malfunzionamento dei depuratori comunali. Innanzitutto non è una vicenda che interessa il popolo perchè esistono ben altri problemi più urgenti e più pressanti da risolvere a Castelli Calepio, e in secondo luogo è che con le dichiarazioni di oggi su ''Araberara'' si è giunti al ''punto di non ritorno'' superato il quale si rischia concretamente di precipitare nel rischio di una possibile denuncia penale, eventualità che il Gufo si augura caldamente che possa essere scongiurata ed evitata. Quando si dice che non è colpa del sindaco e della Giunta se l'azione di rivalsa va avanti perchè viene scritto sul giornale locale che ''il Comune è chiamato a fare pagare la sentenza e a rivalersi in solido'' perchè ''la giustizia sta facendo il suo corso'' è una palese falsità in quanto l'azione di rivalsa va avanti dopo approvazione delle variazioni di bilancio del 29 giugno 2017 in Consiglio Comunale, quindi l'esercizio della rivalsa è stato deciso non ''dalla giustizia che fa il suo corso'' ma dal voto favorevole di cinque consiglieri che hanno alzato la mano per indicare quella somma in bilancio 2017 tra le entrate. E' stato il Consiglio Comunale, con la responsabilità politica di questa azione che deve essere messa interamente sul collo ai cinque consiglieri che hanno votato a favore in data 29 giugno, a decidere che gli uffici comunali dovevano andare avanti con la rivalsa, e siccome quella sera i cinque consiglieri di Forza Italia sindaco compreso hanno votato a favore mentre si sono astenuti due consiglieri della Lega Nord, Clementina Belotti è uscita dall'aula non partecipando alla votazione e il vice sindaco era assente e quindi a sua volta non ha partecipato alla votazione, questo fatto stesso è dimostrazione reale e materiale che quella sera il sindaco non rappresentava la maggioranza ma solo una parte di essa, la maggioranza era divisa e ogni consigliere è andato per conto proprio tra astensioni, uscite dall'aula e assenze alla seduta di Consiglio.
E' falsa anche l'affermazione ''erano altri tempi, adesso c'è la legge Bassanini e non si può fare altrimenti'' quando il sindaco spiega che nei casi analoghi a quello di Clementina Belotti il Comune si era accollato la sanzione senza rivalersi nei confronti degli ex sindaci ''pro tempore'' che anche in quelle situazioni furono ritenuti ''responsabili in solido'', le leggi Bassanini sono state approvate negli anni finali del secolo scorso mentre l'amministrazione Lega Nord del 2001 (a leggi Bassanini già esistenti e nell'anno delle elezioni politiche nazionali che hanno comportato la caduta del governo di centro sinistra dopo la vittoria della ''Casa delle Libertà'' guidata da Silvio B. in quelle elezioni politiche nazionali, quindi era evidente che in quel momento Bassanini non era ministro e non era nelle condizioni di approvare nulla) aveva agito in modo diverso e in una circostanza analoga a questa. Infine siamo ai limiti della calunnia quando si insinua ''non abbiamo fatto la pace perchè non abbiamo mai fatto la guerra, la Lega è qui per governare e non per difendere le posizioni personali di qualcuno e quindi governerà'' perchè si mette gravemente in dubbio in modo non dimostrabile la buona fede dei consiglieri leghisti che hanno deciso in modo diverso da quello del resto della maggioranza nella seduta del Consiglio del 29 giugno, e questa è un'altra grave bugia perchè Clementina Belotti non viene chiamata in causa nell'esercizio della rivalsa in qualità di persona fisica ma di ''sindaco 'pro tempore' responsabile in solido con il Comune'' quindi il debitore principale era il Comune che ha dovuto infatti pagare la sanzione mentre esiste un ''responsabile in solido'' che dal punto di vista giuridico ha una posizione ben diversa che non può essere confusa con il debitore principale visto che è una facoltà e non un obbligo rivalersi sui responsabili ''in solido''. Il Gufo ha la sensazione che nei prossimi giorni accadrà quindi che qualche avvocato leggerà e valuterà il contenuto di queste dichiarazioni uscite sul numero uscito in edicola il 25 agosto 2017 del bisettimanale ''Araberara'' e in particolare valuterà se queste affermazioni corrispondono ai fatti nella loro realtà oppure se sono ''libere interpretazioni'' di chi ha rilasciato queste dichiarazioni, ma il Gufo preferisce fermarsi qui. Chi rilascia queste dichiarazioni a giornali locali e alla stampa bisettimanale come ''Araberara'' si deve assumere la piena responsabilità di quello che ha dichiarato, e anche le conseguenze politiche di quello che potrebbe accadere dopo il rilascio di queste dichiarazioni a mezzo stampa....
NOTA FINALE DEL POST - con l'approvazione della variazione di bilancio del 29 giugno 2017 cinque consiglieri di maggioranza hanno praticamente approvato un documento di bilancio che indica che entro la data del 31 dicembre 2017 devono entrare nelle casse comunali come ''entrata certa'' 58.000,00 euro versati da Clementina Belotti. Se questo non accadrà, ad esempio perchè la diretta interessante resiste opponendosi legalmente all'azione di rivalsa, quella somma dovrà a scelta essere stornata e quindi tolta da bilancio con una nuova delibera consiliare da approvare prima della fine dell'anno oppure finirà tra i ''residui di bilancio'' e quindi tra quelle voci che rischiano prima o poi di finire nel calderone dei ''crediti di dubbia esigibilità'' creando problemi di gestione contabile all'Ufficio Ragioneria. La responsabilità politica che si sono assunti quei cinque consiglieri è quindi molto grave, perchè hanno indicato come ''certa'' una entrata che al momento attuale, trascorsi quasi 60 giorni dalla serata del 29 giugno, non è ancora arrivata nelle casse comunali e quindi si viaggia sul ''filo del rasoio'' perchè potrebbero venire a mancare delle risorse di bilancio che erano state date per certe meno di 60 giorni fa. Inoltre l'articolo del bisettimanale ''Araberara'' non è firmato da nessun giornalista, ma questo non cambia nulla perchè quando si pubblica un articolo su un organo di stampa della veridicità del contenuto ne risponde eventualmente il responsabile editoriale del bisettimanale
NOTA FINALE DEL POST - con l'approvazione della variazione di bilancio del 29 giugno 2017 cinque consiglieri di maggioranza hanno praticamente approvato un documento di bilancio che indica che entro la data del 31 dicembre 2017 devono entrare nelle casse comunali come ''entrata certa'' 58.000,00 euro versati da Clementina Belotti. Se questo non accadrà, ad esempio perchè la diretta interessante resiste opponendosi legalmente all'azione di rivalsa, quella somma dovrà a scelta essere stornata e quindi tolta da bilancio con una nuova delibera consiliare da approvare prima della fine dell'anno oppure finirà tra i ''residui di bilancio'' e quindi tra quelle voci che rischiano prima o poi di finire nel calderone dei ''crediti di dubbia esigibilità'' creando problemi di gestione contabile all'Ufficio Ragioneria. La responsabilità politica che si sono assunti quei cinque consiglieri è quindi molto grave, perchè hanno indicato come ''certa'' una entrata che al momento attuale, trascorsi quasi 60 giorni dalla serata del 29 giugno, non è ancora arrivata nelle casse comunali e quindi si viaggia sul ''filo del rasoio'' perchè potrebbero venire a mancare delle risorse di bilancio che erano state date per certe meno di 60 giorni fa. Inoltre l'articolo del bisettimanale ''Araberara'' non è firmato da nessun giornalista, ma questo non cambia nulla perchè quando si pubblica un articolo su un organo di stampa della veridicità del contenuto ne risponde eventualmente il responsabile editoriale del bisettimanale
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