mercoledì 9 agosto 2017

IL GUFO NON SI LASCIA COMMUOVERE E INGANNARE DAL ''TIRO AL PICCIONE'' CONTRO L'ASSESSORE ALLE MANUTENZIONI ''TROPPO FACILE CERCARE UN 'COLPEVOLE DI COMODO' PER FARE DIMENTICARE TUTTO IL RESTO''

Qualche volta in questa legislatura,  a momenti alterni,   si svolge il non entusiasmante giochino politico del  ''tiro al piccione''  contro l'assessore alle Manutenzioni.   Il Gufo non si lascia commuovere da un  ''tiro al piccione''  che presenta vistose coincidenze.   Prima coincidenza:  gli assalti hanno inizio da inizio 2016  e  più precisamente da quando esiste un assessore con delega alle Manutenzioni  e  guarda caso nei momenti in cui l'assessore  (su alcuni argomenti  ''caldi''  in discussione in Giunta oppure in Consiglio Comunale)   lascia visibilmente percepire segnali di perplessità oppure addirittura di dissenso in merito alle decisioni che sono assunte,   e  manifesta questi segnali con assenze oppure con voti di astensione in difformità con il resto del suo stesso partito politico.    Seconda coincidenza:  guarda caso in diverse circostanze sono stati proprio i due consiglieri leghisti che si occupano di Manutenzioni che in Consiglio Comunale si sono astenuti oppure hanno manifestato perplessità;   probabilmente dovendo occuparsi di vicende concrete  e  non di fanfaronate e proclami esibizionisti da rilasciare ai giornali riescono a vedere i problemi della gestione ordinaria e quotidiana meglio dei loro colleghi,   anche per il fatto che hanno competenze tecniche in questa materia che derivano dalle loro professioni nella vita privata.    Terza coincidenza:   un numero non esiguo di assalti e di critiche su questi argomenti che riguardano le Manutenzioni proviene quasi sempre dalle stesse persone,   curiosamente simpatizzanti della maggioranza,    le quali  ''fanno le pulci''  ai singoli inghippi delle Manutenzioni  ma  si direbbe che hanno poco da rimproverare in materia di Scuola e Istruzione,   Cultura e organizzazione di eventi,   Sport e Spettacolo,   Bilancio e tasse locali,   Servizi Sociali,   Urbanistica,   Ambiente e Territorio,   Viabilità  e  Lavori Pubblici,   e  sembra anche che non sono per nulla turbati da alcune vicende politiche ancora meno entusiasmanti come ad esempio i continui refusi e strafalcioni che sono saltati fuori nella documentazione consegnata ai consiglieri comunali in quasi tutte le sedute di questa legislatura.      In realtà qualche volta ci hanno provato anche a menare il torrone  e  a menare il can per l'aia anche sulla Sicurezza,   ma quella è una delega di Forza Italia  e  potrebbe irritarsi il sindaco,   quindi appena hanno annusato il vento sfavorevole hanno lasciato immediatamente perdere perchè non era il caso di insistere.

In realtà il Gufo analizza i singoli capitoli della gestione di questa amministrazione comunale,  ma non si può prescindere dal fatto che il singolo assessore non può fare miracoli se il quadro politico generale e amministrativo è assai instabile  e  presenta una situazione critica.    Come ha detto il 29 giugno 2017 in aula di Consiglio Comunale Flavio Bizzoni,   ex sindaco  e  attuale consigliere di minoranza del  ''Patto per Castelli Calepio'',   quello che viene approvato nel 2017 nelle diverse fasi dell'approvazione iniziale  e  delle successive variazioni con analisi degli equilibri di bilancio  e  dei parametri dell'ex  ''patto di stabilità''  è  un bilancio comunale  ''di pura sopravvivenza''  dove i grandi proclami  e  gli annunci trionfali lasciano spazio alla realtà che impone di tagliare pesantemente alcuni capitoli di spesa tra i quali le manutenzioni stradali e le asfaltature,   che obbliga i funzionari dell'Ufficio Ragioneria a chiedere ai colleghi degli altri uffici di fare  ''economie di spesa''  e  di comunicare tempestivamente qualsiasi spesa imprevista perchè si viaggia sul filo del rasoio in alcuni parametri contabili dell'ex  ''patto di stabilità''.    I lavori  ''a spezzatino''  senza una programmazione iniziale preliminare compeleta ed esauriente svolti nella piazza Vittorio Veneto,   in via Castellini,   nell'area ex campo di tamburello di Tagliuno  e  nella rotatoria della chiesetta di San Rocco presentano il conto  e  hanno completamente  ''bruciato''  le risorse finanziarie che aveva lasciato la ex amministrazione di Flavio Bizzoni con i due P.L.  e  con la convenzione firmata con la Parrocchia per la cessione del bocciodromo comunale;     il caos amministrativo degli ultimi mesi ha completamente  ''bruciato''  il duro lavoro di Clementina Belotti che nei due anni in cui fu assessore al Bilancio  e  anche con una manovra di pesante aumento delle tasse locali aveva risanato il bilancio comunale creando le premesse e le condizioni per una tranquilla navigazione nella seconda parte della legislatura comunale.    I sei mesi gloriosi del sindaco tuttologo a sei deleghe  e  degli annunci sempre più solenni e trionfali su  ''Araberara''  in cui si promettevano due poli scolastici,  il palazzetto dello Sport,   la variantina alla S.P. 91,   la nuova area mercato,   il nuovo bocciodromo,   la nuova sala della musica  e  la ristrutturazione del cinema di Tagliuno hanno iniziato a lasciare spazio a una realtà ben diversa da quei toni solenni,  e  il Gufo non vorrebbe che qualcuno pensa di  ''confondere le acque''  sparando a zero sulle Manutenzioni alla ricerca di un facile colpevole  ''da impallinare''  per fare dimenticare che tutto il resto non si è svolto nel modo trionfale  e  con quelle svolte epocali che sono stati raccontanti fino a oggi dalla parte più auto referenziale della maggioranza 

NOTA FINALE DEL POST  -  il Gufo ha frequentato in passato la sede di un partito politico  e  conosce benissimo la regola numero uno,   ossia che quando qualcosa non ha funzionato come era previsto si deve sempre individuare  ''un colpevole di comodo''  da indicare al pubblico ludibrio per fare dimenticare tutto il resto.   Prima è stato il turno del Gufo,  poi di Clementina Belotti  e  adesso si scopre che le Manutenzioni non funzionano,   ma da parte dei  ''soliti noti''  che fanno politica da diversi anni in prima persona oppure  ''dietro le quinte'',   guarda caso,   il Gufo in diversi anni non ha mai sentito una sola parola di auto critica  e  di ammissione che se qualcosa non ha funzionato è anche se non soprattutto per loro responsabilità politica    




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