domenica 6 agosto 2017

LA STAFFETTA DEL COLPEVOLE

Fino a maggio 2014 se il paesello degli Stati Uniti di Castelli Calepio era allo sfascio era tutta colpa dell'ex sindaco Bizzoni e della sua maggioranza del  ''Patto di Castelli Calepio''.   Flavio era un dittatore di sinistra  e  un comunista.    Come sindaco era un disfattista e un pessimista,   viveva nell'immobilismo politico  e  amministrativo   e   poi aveva quel maledetto vizio di continuare a parlare della crisi economica,   mentre la crisi in realtà non esiste  e  non è mai esistita.    Poi il paesello ha prodotto un altro mostro,   i social network  e  il Gufo,   il volatile sparlante  e  il Massimiliano  ''cinguettante''  sono stati ritenuti i colpevoli di scrivere amenità  e  di non cantare insieme coro che applaudiva  e  incensava  ''l'uomo del fare'',    e  dei due il Gufo aveva anche l'aggravante di essere considerato  ''matto''.    All'improvviso il Gufo uscì di scena il 31 maggio 2016,   sostituito da una nuova colpevole,   la ex sindaca Clementina Belotti colpevole di lesa maestà perchè si era dimessa dalla carica di assessora al Bilancio  e  aveva osato rilasciare dichiarazioni ai giornali  e  anche scrivere sui social network parole critiche nei confronti di  ''LUI''  e  quindi per un anno intero si è beccata razioni di dichiarazioni strafottenti del sindaco che in ogni intervista su  ''Araberara''  ormai da diversi mesi esordisce impallinando Clementina.    Nel frattempo,   Massimiliano era finito sulla brace perchè alcuni esponenti della maggioranza,    guarda caso facenti parte tutti della medesima famiglia,   ce l'avevano con lui  e  hanno dato vita a uno sterile e un inconcludente duello che è andato avanti per diversi mesi.     Ma la ricerca del colpevole non era finita,   e a fine maggio 2017 era uscita provvisoriamente di scena anche Clementina a causa del commissariamento sul bilancio consuntivo,   ed ecco trovati i nuovi colpevoli che sono poi i soliti  ''comunisti''  ossia le leggi Bassanini,   gli errori dei funzionari passa carte,    il governo Renzi e le sue leggi centraliste che penalizzano i Comuni,   la dittatura della sinistra che è al potere grazie a un colpo di Stato e a  governi non eletti dal popolo.    Per una sera,   esattamente quella del 29 giugno,   il colpevole era diventato il capogruppo di  ''Lista Benini''  contro il quale lui si è sfogato alla fine del Consiglio Comunale perchè non aveva svolto bene il suo compito  e  aveva dato  ''via libera''  alla convocazione di un Consiglio Comunale pur sapendo di essere in presenza della minaccia della Lega Nord di astenersi  e  di non votare a favore su un importante argomento posto all'ultimo punto dell'ordine del giorno di quella seduta.   La festa tuttavia è durata poco  e  si è trovato nuovamente un altro colpevole,   questa volta è di nuovo Clementina per una antica vicenda di sanzioni di depuratori comunali che risale a circa 10 anni fa  e  adesso sull'ultimo numero appena uscito in edicola su  ''Araberara''  ci ha fatto sapere che lui in fondo dei consiglieri comunali se ne frega,   perchè anche Cesare Augusto aveva contro il Senato di Roma ma è riuscito a governare per 50 anni.

L'unico giochino che va avanti senza soste  e  con grande successo da alcuni anni,   qui negli Stati Uniti di Castelli Calepio,   è la  ''staffetta del colpevole''.    E'  un giochino travolgente che ha fatto finire sulla brace una marea di persone di diverse idee politiche,   da Flavio e il Gufo ex tesserati del Popolo della Libertà  a  Clementina tesserata della Lega Nord  fino a Massimiliano che si auto definisce  ''un liberale di sinistra''   senza dimenticare funzionari pubblici,   governi nazionali,   tromboni vari di partito.     I meriti delle cose buone sono sempre suoi  e  la colpa è sempre e solo degli altri,   in primo luogo di quelli che hanno il vizio di non rimanere in silenzio  e  magari anche di scrivere le loro opinioni critiche,    perchè proprio non esiste che si alzi uno solo dai banchi della maggioranza  -  fatta eccezione per Clementina,   che infatti ha fatto rapidamente una brutta fine  -  a dire  ''forse se qualcosa non ha funzionato è colpa nostra che abbiamo passato la metà del nostro tempo a disposizione a litigare''.     Manca ancora un anno e mezzo alla fine della corsa,   e  ormai l'unica domanda che si pone il Gufo è chi sarà il prossimo a ricevere il testimone della macabra  ''staffetta del colpevole''  e  quindi a finire cotto e bollito sulla brace delle polemiche politiche che rischiano di mandare in piena ebollizione la calda estate  e  i primi giorni di autunno degli Stati Uniti di Castelli Calepio        

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