giovedì 28 settembre 2017

''L'ASSOCIAZIONE DA CINQUE ANNI FORNISCE CONSULENZA ALLE PERSONE CHE SOFFRONO DI PROBLEMI PSICOLOGICI E RELAZIONALI'', MOMENTO IMPORTANTISSIMO A CASTELLI CALEPIO CHE ESCE FINALMENTE DAL MEDIO EVO

''L'associazione fornisce da cinque anni consulenza alle persone che soffrono di problemi psicologici  e  relazionali''  e  quindi il presupposto della convenzione è stata il riconoscimento ufficiale da parte della Giunta Comunale che questa è un'attività utile che svolge un servizio di pubblico interesse,  a tal punto da rendere utile l'erogazione da parte di un contributo comunale  e  da stipulare una convenzione tra associazione  ''Il Centro''  e  amministrazione comunale per fornire il servizio che apre la possibilità di 54 ore di colloqui psicologici distribuiti su 72 colloqui da 45 minuti,   con apertura dello sportello per tre giorni al mese  e  obbligo di rendicontazione da parte dell'associazione alla fine del periodo di tempo di sperimentazione del servizio,   in modo che l'assessore  e  la Giunta potranno avere in mano dati certi sulla richiesta del servizio  e  sull'affluenza effettiva da parte dei cittadini residenti.    Peraltro la convenzione non è un papiro e non è prolissa,   si concentra su pochi punti essenziali  e  va al centro del problema in modo concreto  e  senza inutili lungaggini.    Finisce il Medio Evo di Castelli Calepio,   quello nel quale molto spesso la persona depressa era etichettata come  ''un matto''  e  doveva provvedere quasi clandestinamente a trovare le cure di cui aveva bisogno,  spesso a recarsi in luoghi piuttosto lontani  e  scomodi fisicamente per ricevere il supporto dei colloqui psicologici preziosi per risollevare il loro umore precipitato in basso.    Si entra nel secolo ventunesimo anche a Castelli Calepio che scopre la drammatica attualità di un problema che coinvolge un numero incredibile di persone,   e  questa notizia è da accogliere con estrema positività perchè il percorso che è iniziato è bene che possa proseguire a lungo,   in modo da non avere mai più persone depresse costrette a nascondere il loro disagio esistenziale  e  ad aggiungere la tristezza e la vergogna ai problemi che già affliggono la loro anima

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