Questa sera il Gufo abbandona il teatrino della politica locale, ed esprime pubblicamente la più folle di tutte le proposte politiche. Non si tratta di chiedere la realizzazione di un'opera pubblica, non sarà la priorità del momento, ma il Gufo invita caldamente il sindaco come gesto politico e culturale di estremo coraggio e anche a costo dell'impopolarità a dedicare a Nerone la rotatoria della chiesetta di san Rocco a TAUU, gesto da compiere con decisione improvvisa autoritaria e solitaria, magari consegnando copia del libro storico documentatissimo dello scrittore Massimo Fini ''Nerone, duemila anni di calunnie'' - pubblicato dalla casa editrice Marsilio e che ha avuto uno strepitoso successo di vendite nelle librerie - ai consiglieri perplessi per motivare questa decisione dal punto di vista storico e culturale, e magari con un ulteriore atto di incredibile coraggio politico scrivere nella targhetta commemorativa ''dedicato a una eccezionale coppia di innamorati, l'Imperatore di Roma Nerone e la sua bellissima moglie Poppea Sabina''. Dopo una ''dannatio memoriae'' ingiusta durata quasi duemila anni e messa in atto per mano di storici che non erano niente altro che i leccapiedi del regime della Casta romana, solo un uomo di destra ''fuori dagli schemi'' può fare volare ancora una volta gli stracci a Castelli Calepio, mettere a riposo tutti i Sepolcri Imbiancati che per anni hanno tradito la realtà storica, stravolgere totalmente le versioni ufficiali e ''di comodo'' che sono state scritte per turlupinare il popolo e decidere che proprio qui, nel nostro paesello, si celebra in modo solenne e teatrale la più clamorosa delle revisioni storiche e il più sorprendente degli eventi culturali
NOTA FINALE DEL POST - nel libro di Indro Montanelli e di Mario Cervi ''Storia di Roma'', il primo in ordine cronologico della straordinaria catena di libri dedicata alla storia d'Italia scritta dai due più grandi giornalisti di destra del Ventesimo Secolo, alla fine del capitolo dedicato a Nerone Montanelli e Cervi, che pure descrissero quei 15 anni con giudizio negativo, hanno il coraggio impopolare di ammettere che per diversi anni dopo la morte dell'Imperatore la sua tomba era sempre ornata da fiori freschi, visitata da numerosi nostalgici, e diversi 'sedicenti Nerone' imperversavano nella città annunciando che l'Imperatore in realtà non era mai morto e preparava il suo ritorno trionfale sulla scena. I due storici Montanelli e Mario Cervi ammettono sorprendentemente che questi incredibili gesti di nostalgia germogliano e trovano terreno fertile dove i rimpianti sono fortissimi, e alla fine ammettono che ''probabilmente Nerone era migliore di come gli storici ce lo hanno sempre descritto'' e che anche se era detestato dagli storici e dai ''potenti'' della Casta romana dei senatori e dei palazzinari della speculazione edilizia, era molto amato dal popolo delle periferie al quale aveva regalato per 15 anni eccezionali spettacoli circensi, esibizioni musicali e canore nelle quale egli stesso si esibiva sul palcoscenico, l'arte della poesia e la più straordinaria di tutte le opere architettoniche, la ricostruzione di Roma in un solo anno con l'aggiunta della bellissima ''Domus Aurea'' dopo la devastazione completa provocata dal più grave incendio che aveva mai colpito la capitale d'Italia
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