Premessa fondamentale, il Valcalepio Calcio ha qualche problema assai concreto in fase offensiva avendo realizzato solamente due gol in quattro partite, e quindi su questo si deve lavorare a fondo perchè fino a oggi non si sono costruite moltissime occasioni da rete, ma alcune di queste occasioni sono state malamente sprecate e la mancata concretizzazione di queste palle gol, soprattutto nella partita persa in casa due a uno contro la Offanenghese, si è rivelata purtroppo determinante ai fini del risultato finale. Detto questo, il dato preoccupante che emerge dalle prime quattro partite, fatta eccezione per la partita di esordio a Pandino contro la Luisiana dove l'arbitraggio è stato impeccabile e di livello veramente ottimo, è che nelle altre tre partite il livello medio degli arbitraggi è stato scadente, non ''da Eccellenza'', nonostante la presenza di terne arbitrali ufficiali anzichè del solito arbitro coadiuvato dai guardalinee di società che si registra nelle categorie inferiori, con l'aggravante che le due sconfitte del Valcalepio Calcio sono maturate nei minuti finali anche in conseguenza di episodi in cui sono stati decisivi gli errori tecnici e di valutazione molto vistosi di due direttori di gara.
Contro il Vobarno Calcio a un minuto dal termine dei minuti regolamentari Luca Bosio partito in veloce azione di contropiede ed è entrato nell'area della squadra bresciana presentandosi tutto solo davanti al portiere, in posizione ideale per tentare una conclusione a rete, ma è stato abbattuto da un fallo netto da dietro che doveva essere sanzionato non solamente con la concessione del calcio di rigore, ma anche con l'espulsione del difensore autore del fallo in quanto si trattava di entrata da dietro intenzionale fatta per stroncare una chiara occasione da rete. Invece l'arbitro di quella partita ha avuto una fatale indecisione e non ha fischiato nulla, nonostante ti insegnano che quando un attaccante si presenta da solo in velocità in area di rigore davanti al portiere avversario e si trova in ottima posizione con buone probabilità di realizzare il gol, non ha senso che l'attaccante si lascia andare a una caduta in area, quindi è assai probabile che sia stato abbattuto dal difensore. Se non la vista diretta dell'azione, una normale valutazione logica della dinamica dell'azione doveva indurre l'arbitro a fischiare il calcio di rigore, magari senza il provvedimento di espulsione dell'autore del fallo che tuttavia era a sua volta molto evidente e previsto dal regolamento in casi come quello che si è verificato nella partita contro il Vobarno.
L'azione che ha portato al calcio di rigore che ha deciso la partita contro la Offanenghese non doveva nemmeno nascere, era stata assai vistosa la spinta con cui un attaccante della squadra ospite ha disturbato il difensore centrale del Valcalepio Thiam Mapenda Diop che stava eseguendo una semplice respinta di testa di un pallone non irresistibile proveniente da un cross innocuo dalla fascia sinistra. In questi casi, quando lo sbilanciamento del difensore che subisce la spinta da parte dell'attaccante è evidente e provoca come conseguenza una palla colpita male e quindi respinta in calcio d'angolo, l'arbitro e soprattutto il collaboratore che era perfettamente ''in linea'' con l'azione devono prendere la decisione più ovvia, quella di fischiare un calcio di punizione a favore del difensore che subisce il fallo. Invece si è andati avanti con un calcio d'angolo sul quale l'uscita scomposta del portiere Gritti che nel mischione derivante da una palla che si era impennata ha tirato sotto un giocatore ospite, ma dopo che è stato a sua volta disturbato in modo evidente mentre eseguiva l'uscita dall'area piccola e il tentativo di parata con una respinta di pugno, e anche in questo caso trascorreremo l'intera serata di ''appassionati del calcio locale'' a chiedere se in questi casi si deve arrivare alla decisione di punire con il rigore e l'ammonizione l'uscita spericolata del portiere come ha fatto l'arbitro oppure se si deve fischiare una punizione a favore della difesa perchè l'uscita del portiere è stata disturbata da varie spinte e spintarelle di attaccanti ospiti che tentavano di farsi spazio con i classici ''trucchi del mestiere'' in area di rigore, e di solito il manuale del calcio prevede che in questi mischioni l'arbitro deve fischiare il calcio di punizione a favore della difesa.
Lasciamo perdere la gestione incredibile dei minuti finali della partita contro la Offanenghese quando un episodio che di solito si consuma in 30 - 40 secondi come la sostituzione contemporanea di due calciatori è incredibilmente durato quasi tre minuti, irritando non poco i calciatori del Valcalepio e determinando l'episodio delle proteste troppo vivaci di Luca Bosio che sono costate l'espulsione diretta all'attaccante della squadra del paesello, è stata un esempio di ''non corretta gestione'' di una situazione di gioco da parte di un arbitro che, ancora ''caldo'' e probabilmente sconvolto dalle proteste che si sono scatenate dopo l'episodio del calcio di rigore che si era verificato pochi minuti prima, aveva perso la freddezza e la lucidità per intervenire in modo energico punendo con l'ammonizione i responsabili della panchina ospite che perdevano tempo e che hanno eseguito con troppa lentezza le operazioni di sostituzione dei due calciatori. Insomma, si sono registrati errori di valutazione molto palesi che non sono ''da Eccellenza'', un campionato dove la presenza della terna arbitrale ufficiale dovrebbe ridurre al minimo errori così macroscopici, ma ahimè siamo nel calderone sempre in ebollizione del mondo del calcio e a volte anche gli arbitri sbagliano e cadono nel panico, l'importante è archiviare questi episodi nefasti e ricominciare a giocare guardando al futuro, e sperando che a fine campionato quando si tireranno le somme dei risultati del campo questi errori possano risultare non determinanti e non decisivi per il verdetto che sarà emesso dalla classifica finale del campionato
Contro il Vobarno Calcio a un minuto dal termine dei minuti regolamentari Luca Bosio partito in veloce azione di contropiede ed è entrato nell'area della squadra bresciana presentandosi tutto solo davanti al portiere, in posizione ideale per tentare una conclusione a rete, ma è stato abbattuto da un fallo netto da dietro che doveva essere sanzionato non solamente con la concessione del calcio di rigore, ma anche con l'espulsione del difensore autore del fallo in quanto si trattava di entrata da dietro intenzionale fatta per stroncare una chiara occasione da rete. Invece l'arbitro di quella partita ha avuto una fatale indecisione e non ha fischiato nulla, nonostante ti insegnano che quando un attaccante si presenta da solo in velocità in area di rigore davanti al portiere avversario e si trova in ottima posizione con buone probabilità di realizzare il gol, non ha senso che l'attaccante si lascia andare a una caduta in area, quindi è assai probabile che sia stato abbattuto dal difensore. Se non la vista diretta dell'azione, una normale valutazione logica della dinamica dell'azione doveva indurre l'arbitro a fischiare il calcio di rigore, magari senza il provvedimento di espulsione dell'autore del fallo che tuttavia era a sua volta molto evidente e previsto dal regolamento in casi come quello che si è verificato nella partita contro il Vobarno.
L'azione che ha portato al calcio di rigore che ha deciso la partita contro la Offanenghese non doveva nemmeno nascere, era stata assai vistosa la spinta con cui un attaccante della squadra ospite ha disturbato il difensore centrale del Valcalepio Thiam Mapenda Diop che stava eseguendo una semplice respinta di testa di un pallone non irresistibile proveniente da un cross innocuo dalla fascia sinistra. In questi casi, quando lo sbilanciamento del difensore che subisce la spinta da parte dell'attaccante è evidente e provoca come conseguenza una palla colpita male e quindi respinta in calcio d'angolo, l'arbitro e soprattutto il collaboratore che era perfettamente ''in linea'' con l'azione devono prendere la decisione più ovvia, quella di fischiare un calcio di punizione a favore del difensore che subisce il fallo. Invece si è andati avanti con un calcio d'angolo sul quale l'uscita scomposta del portiere Gritti che nel mischione derivante da una palla che si era impennata ha tirato sotto un giocatore ospite, ma dopo che è stato a sua volta disturbato in modo evidente mentre eseguiva l'uscita dall'area piccola e il tentativo di parata con una respinta di pugno, e anche in questo caso trascorreremo l'intera serata di ''appassionati del calcio locale'' a chiedere se in questi casi si deve arrivare alla decisione di punire con il rigore e l'ammonizione l'uscita spericolata del portiere come ha fatto l'arbitro oppure se si deve fischiare una punizione a favore della difesa perchè l'uscita del portiere è stata disturbata da varie spinte e spintarelle di attaccanti ospiti che tentavano di farsi spazio con i classici ''trucchi del mestiere'' in area di rigore, e di solito il manuale del calcio prevede che in questi mischioni l'arbitro deve fischiare il calcio di punizione a favore della difesa.
Lasciamo perdere la gestione incredibile dei minuti finali della partita contro la Offanenghese quando un episodio che di solito si consuma in 30 - 40 secondi come la sostituzione contemporanea di due calciatori è incredibilmente durato quasi tre minuti, irritando non poco i calciatori del Valcalepio e determinando l'episodio delle proteste troppo vivaci di Luca Bosio che sono costate l'espulsione diretta all'attaccante della squadra del paesello, è stata un esempio di ''non corretta gestione'' di una situazione di gioco da parte di un arbitro che, ancora ''caldo'' e probabilmente sconvolto dalle proteste che si sono scatenate dopo l'episodio del calcio di rigore che si era verificato pochi minuti prima, aveva perso la freddezza e la lucidità per intervenire in modo energico punendo con l'ammonizione i responsabili della panchina ospite che perdevano tempo e che hanno eseguito con troppa lentezza le operazioni di sostituzione dei due calciatori. Insomma, si sono registrati errori di valutazione molto palesi che non sono ''da Eccellenza'', un campionato dove la presenza della terna arbitrale ufficiale dovrebbe ridurre al minimo errori così macroscopici, ma ahimè siamo nel calderone sempre in ebollizione del mondo del calcio e a volte anche gli arbitri sbagliano e cadono nel panico, l'importante è archiviare questi episodi nefasti e ricominciare a giocare guardando al futuro, e sperando che a fine campionato quando si tireranno le somme dei risultati del campo questi errori possano risultare non determinanti e non decisivi per il verdetto che sarà emesso dalla classifica finale del campionato
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