Nella farsa politica della peggiore amministrazione comunale e della peggiore legislatura della storia di Castelli Calepio si è fatto un passo avanti, adesso praticamente tutti i gruppi rappresentati in Consiglio Comunale ammettono che i risultati amministrativi sono ''disastrosi''. Non è una novità il giudizio negativo di ''Castelli Calepio Cambia'' visto che è di dominio pubblico che da ben tre anni i consiglieri di minoranza Fabio Perletti e Massimiliano Chiari in aula e nelle comunicazioni scritte sui social network elencano tutti i momenti e tutti i passaggi in cui si è manifestata la crisi politica, è una novità la comunicazione massiccia del ''Patto per Castelli Calepio'' con il gruppo guidato dall'ex sindaco Flavio Bizzoni che a sua volta ha iniziato a scrivere comunicati che parlano di inefficienza nell'organizzazione degli uffici comunali e di risultati amministrativi ''disastrosi'' dovuti a mancanza di programmazione da parte della maggioranza, è una novità ma anche in questo caso il fatto era ormai nell'aria da diversi mesi il giudizio negativo espresso dalla Lega Nord che si manifesta e si concretizza con dimissioni dalla carica di assessori di esponenti che fanno parte del consiglio direttivo della sezione, con lettere e documenti protocollati, con comunicati durissimi sottoscritti da tutti i quattro consiglieri comunali leghisti e con la restituzione della delega al Patrimonio da parte del vice sindaco. Fatta eccezione per le disquisizioni teoriche e per i sottili formalismi di chi ''fa continui salti della quaglia'', delle persone che a giorni alterni e a seconda delle convenienze del momento restituiscono deleghe e sottoscrivono comunicati molto duri nei confronti del sindaco e degli alleati di Forza Italia e poi magari la settimana successiva si pentono di quello da loro stessi volontariamente sottoscritto e fanno retromarcia tornando in maggioranza, ormai l'ammissione del malgoverno è certificata e tutti ne danno motivazioni politico / amministrative che sono i tagli pesanti alla spesa e agli investimenti nei settori strategici delle Manutenzioni e della Sicurezza, il rinvio al futuro di alcune opere pubbliche importanti per mancanza di fondi, la completa disorganizzazione e il marasma che regna in alcuni uffici comunali, le lettere protocollate da mesi che non sono nemmeno pervenute ai destinatari e che quindi restano senza risposta, i problemi sempre più gravi esistenti nella Scuola e infine un bilancio comunale ormai asfittico e ''di pura sopravvivenza'' malgrado il livello delle tasse locali che da tre anni consecutivi è il livello massimo previsto dalla legge nazionale. Non esiste nulla di nuovo in tutto ciò, il Gufo descrive questa situazione nel proprio blog solitario ormai da tre anni e mezzo e semmai la novità è che alcuni consiglieri che fecero parte della ormai ex maggioranza ammettono pubblicamente in aula che ''il territorio è abbandonato a sè stesso'' e che si fa persino fatica a svuotare i cestini dell'immondizia perchè esiste un solo addetto, non si procede ad altre assunzioni, e nel frattempo si gettano al vento migliaia di euro in inutili parcheggi che praticamente per tutta la settimana restano deserti ospitando non più di cinque o dieci macchine per sei giorni e mezzo su sette.
Esiste quindi l'ammissione del male, e vengono pubblicamente smascherati tutti i sapientoni e ''i fenomeni'' che per tre anni scrivevano che il Gufo si inventava tutto perchè adesso si ammette che le cose vanno malissimo quasi all'unanimità in aula e in forma scritta con comunicati di lista e di partito, ma mancano tragicamente le soluzioni e l'indicazione di come uscire dal caos politico e amministrativo. Il ''Patto per Castelli Calepio'' ad esempio prende atto che ci dobbiamo tenere questa maggioranza fino alla fine della legislatura e che secondo loro nel 2019 assisteremo alla riedizione dell'alleanza Lega Nord - Forza Italia con la pura sostituzione del candidato sindaco che non sarà più il Benini ormai di fatto ''scaricato da tutti'' e magari imbarcando altre persone e fino a qui l'analisi può avere un senso perchè è evidente che fino a quando la maggioranza si regge in piedi, anche se con un margine risicato di sette consiglieri a sei e anche se ''tirando a campare'' senza fare più nulla e trascinandosi stancamente fino alla fine del mandato, ma poi l'analisi è incompleta perchè i consiglieri del ''Patto'' non ci hanno ancora detto cosa intendono fare ''DOPO'', tenendo conto che ormai il ''DOPO'' è dietro l'angolo perchè tra qualche mese si entra nell'ultimo anno della legislatura precedente la scadenza naturale e quindi si deve dire ai cittadini se ci si intende ricandidare, e se ci si ricandida con quale formula politica, con quali alleanze e con quali proposte da presentare agli elettori. ''Castelli Calepio Cambia'' in realtà è l'unica lista che ha proposto la soluzione, anche se traumatica e politicamente molto pesante, che è quella di chiudere qui una legislatura ormai palesemente ''alla frutta'' e inconcludente, incapace di produrre altri risultati che non siano l'aggiunta di ulteriori disastri amministrativi al caos già esistente in questo momento, si tratta di una scelta di ''pura limitazione del danno'' per restituire la scelta agli elettori i quali daranno il giudizio finale su questa legislatura e soprattutto decideranno a chi affidare il compito per governare Castelli Calepio nei prossimi anni. Per quanto riguarda la maggioranza, fino a quando esistono i numeri in aula si deve andare avanti a governare ma in questo caso è evidente che chi decide di andare avanti fino alla fine nonostante siano venute a meno le condizioni di partenza deve poi ''rassegnarsi'' a portare a casa ''il conto finale'' che sarà la responsabilità politica del malgoverno che a quel punto sarà probabilmente appioppata sulle spalle di chi ha deciso di non prendere atto della situazione e di trascinare avanti penosamente la vicenda per altri 15 mesi. Un'ultima considerazione politica è quella che se la maggioranza supererà indenne il mese di dicembre e la prima metà di gennaio 2018, a quel punto il Presidente della Repubblica renderà nota la data ufficiale delle elezioni politiche e regionali in Lombardia che si svolgeranno probabilmente in primavera nei mesi di marzo oppure di aprile e i giochi saranno fatti, non sarà più possibile l'accorpamento delle eventuali elezioni comunali anticipate con le altre elezioni che arrivano per scadenza naturale della legislatura nazionale e di quella regionale, a quel punto per forza di inerzia la legislatura comunale si trascinerà fino alla sua scadenza naturale ma avrà inizio la lunghissima campagna elettorale perchè le segreterie provinciali dei partiti, che avranno in mano i dati numerici derivanti dallo scrutinio ufficiale delle elezioni politiche nazionali, inizieranno a entrare in modo invasivo e invadente nelle vicende interne di Castelli Calepio tentando di imporre dall'alto alleanze e scelte dei candidati alle sezioni locali. Chi decide di arrivare alla fine malgrado di fatto non esiste più un programma e non esiste più una maggioranza sta producendo un ulteriore e inutile danno a Castelli Calepio, impedisce infatti il notevole risparmio economico che sarebbe derivato da una campagna elettorale unica e dall'accorpamento delle date delle tre elezioni principali che sono quelle nazionali, regionali e comunali, e condanna di fatto i cittadini a una campagna elettorale lunga un anno anzichè alla ''mini campagna elettorale di sei mesi'' che potrebbe derivare dalle eventuali elezioni comunali anticipate, e in una situazione come questa in cui tutti cambiano linea politica e idea ogni settimana a seconda delle circostanze e delle convenienze del momento vuol dire offrire per un anno intero lo spettacolo di chi anzichè proporre soluzioni perde tempo e cincischia in operazioni spregiudicate di tentativi di ammucchiata politica e vuol dire offrire un anno di tempo ai soliti ''veterani dietro le quinte'' delle sedi di partito di portare avanti ambigue trattative ''sotto banco'' per formulare alleanze strane e per imbarcare gente in modo da fare numero, i problemi reali che interessano ai cittadini saranno rinviati di un anno e Castelli Calepio resterà ferma al palo per altri mesi ad aspettare ''il miracolo dal Cielo'' che purtroppo quasi certamente non arriverà più durante i mesi residui di questa sfortunata legislatura
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