Non è stato il solito concerto di Natale, quello della serata del 16 dicembre 2017. L'organizzazione e l'esecuzione musicale dei brani sono stati curati come sempre dal Corpo Musicale Cittadino diretto dal Maestro di Musica Maurizio Beltrami, le corali parrocchiali e in particolare i bambini non hanno fatto mancare il loro impegno e il loro entusiasmo, il problema è che il concerto non si è potuto organizzare nella sua sede naturale che da diversi anni è sempre stata il Centro Tennis Mongodi. La Chiesa Parrocchiale di Cividino si è dimostrata decisamente piccola di dimensioni e inadeguata con una acustica imperfetta, moltissimi spettatori hanno dovuto rimanere in piedi per l'intera durata del concerto. Sono stati eseguiti con grande velocità solamente otto brani, il concerto è durato poco più di un'ora prima di rifugiarsi nell'Oratorio di Cividino per il tradizionale rinfresco, i discorsi delle autorità sono stati velocissimi e rapidissimi con un sindaco alquanto ''spento'' e dispiaciuto che si è limitato a fare gli auguri di Buon Natale al pubblico e ai componenti del Corpo Musicale Cittadino e delle diverse corali parrocchiali, ha semplicemente detto che ''per ragioni di sicurezza'' il tradizionale concerto non si è potuto tenere al Centro Tennis Mongodi, nessun assessore ha preso la parola perchè Laura Chiari, che si era data da fare per collaborare con il Corpo Musicale Cittadino per porre rimedio all'impossibilità di tenere il concerto di Natale nella sede naturale e per ''salvare la tradizione'', pur presente tra il pubblico è dimissionaria dall'incarico senza che sia ancora stato annunciato ai cittadini il nominativo della persona che la sostituirà nell'incarico di assessore. La serata è stata diversa da quella degli altri anni, si era ben lontani dal clima di grande festa degli anni precedenti, e quest'anno si deve solamente dare atto che il Corpo Musicale Cittadino di aver accettato questa ''soluzione di emergenza'' della Chiesa Parrocchiale di Cividino per ''salvare la tradizione'' che non è stata interrotta, accettando il rischio che si potesse rivelare ''un concerto in tono minore'' rispetto al solito. Purtroppo così è stato, il Gufo auspica caldamente che dal 2018 si possa ritornare a svolgere queste manifestazioni in luoghi decisamente più consoni, manca terribilmente a Castelli Calepio un luogo per i grandi spettacoli che può essere un nuovo Palazzetto dello Sport oppure un nuovo auditorium con capienza da almeno 1.500 posti a sedere, ma questo è un discorso lungo, trito e ritrito e già fatto dal Gufo in un precedente post. Per ora ci si deve limitare a dire ''GRAZIE'' a chi ha scelto di allestire lo spettacolo e di mandarlo in scena malgrado la grave limitazione di non potere avere a disposizione la sede naturale del Centro Tennis Mongodi, e si deve dire anche ''GRAZIE'' ai numerosi spettatori molti dei quali, pur dovendo assistere in piedi oppure in posizioni decisamente scomode alla rappresentazione musicale, hanno scelto comunque di passare una serata in ascolto di una musica di buona qualità alla Chiesa Parrocchiale di Cividino
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