giovedì 11 luglio 2019

SERVIZI SOCIALI, QUELLA "UNANIMITA' AL FEMMINILE" CHE LASCIA PERPLESSO IL GUFO

Quella che scrive il Gufo non è una  "polemica inutile e sterile"  ma una semplice constatazione statistica  e  numerica,    qualcuno la definirebbe  "una presa d'atto  (tecnica),   un dato di fatto".    Con la delibera di Giunta numero 102 del 3 luglio 2019  è  stata confermata l'istituzione del Gruppo di Lavoro delle Politiche Sociali,   e  fino a qui nulla di straordinario,   questa novità fu introdotta dal precedente assessore ai Servizi Sociali ed è stata un'ottima decisione quella dare continuità anche in questa legislatura a una saggia decisione del passato;   è un fatto assai insolito quello di un'assessora donna che propone un gruppo di lavoro di quattro persone  (a loro volta tutte donne),    per un totale di  "cinque su cinque".     A parti invertite  (cinque uomini su cinque)  si sarebbe gridato allo scandalo  e  alla discriminazione,    in questo caso l'unico che fa notare la situazione insolita  (e peraltro lo fa notare in modo assai blando e quieto)   è il Gufo,   che si limita a essere vivamente perplesso del fatto che in un Comune di oltre 10 mila abitanti non si è trovato un solo uomo in grado di occuparsi delle politiche sociali,   nemmeno con un ruolo defilato  e  secondario all'interno del gruppo di lavoro espressione di una Giunta Comunale che svolge un servizio di interesse pubblico;    era giusto  e  sacrosanto che la maggioranza di quel gruppo  (includendo l'assessore stesso)  fosse composta da persone di sesso femminile essendo uno dei punti qualificanti del programma quello del sostegno alla maternità,    ma si poteva fare un piccolo sforzo  e  trovare almeno una persona che potesse rappresentare  "l'altra metà del cielo",    quella di cui fa parte anche il medesimo Gufo,    e  che peraltro in questi tempi realmente difficili esprime disagi  e  problematiche di cui purtroppo l'assessorato ai Servizi Sociali può essere chiamato a doversi occupare.    Non ha alcuna importanza se il post di questa sera è impopolare,   se non è  "politically correct",    se mette in risalto qualcosa che può essere considerato secondario  (perchè l'esigenza primaria è che la Giunta,  l'assessore  e  il Gruppo di Lavoro delle Politiche Sociali possano lavorare bene in questi anni);   è una piccola imperfezione che va messa in risalto,   come  "la nota stonata"  di un concerto musicale di buon livello,    perchè a volte proprio  "la nota stonata"  dice qualcosa  e  si deve avere l'orecchio allenato per ascoltare  ed  evidenziare non solo ciò che è buono,   ma anche ciò che è anomalo  e  rappresenta  "una stecca"  all'interno di una musica melodiosa 

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