lunedì 5 agosto 2019

LE TASSE 2018 NON FINISCONO MAI: SI ARRIVA (DI PROROGA IN PROROGA) FINO ALLA "SCADENZA ULTIMA" DEL 30 OTTOBRE

Non era mai accaduto nella storia  (strampalata)   del calendario fiscale all'italiana  ma  il marasma totale  e  il caos che è stato generato dalla micidiale combinazione tra fattura elettronica obbligatoria dal 1°  gennaio 2019   (ma con un sistema  "ibrido"  in cui molti contribuenti sono esentati dall'obbligo,    che come tutti i sistemi  "ibridi"  non fa altro che generare ulteriore caos  e  confusione),   registro dei corrispettivi elettronico da rendere obbligatorio per tutti il 1°  gennaio 2020  e  l'introduzione dei famigerati  "indicatori sintetici di affidabilità"   che non sono altro che gli ex  "studi di settore"  che hanno semplicemente cambiato nome  e  forma  ha  fatto slittare la scadenza del versamento delle tasse per le partite I.V.A.  e  per i soggetti che pur non essendo titolari di partita I.V.A.  sono soci di società  oppure  coadiuvanti di imprese familiari fino a date che erano impensabili negli anni precedenti.    Quelle che erano le  "vecchie"  scadenze del 2 luglio  (pagamento delle tasse in unica soluzione senza interessi e maggiorazione)   e  del 20 agosto  (pagamento delle tasse in unica soluzione con maggiorazione dello 0,40%)    di proroga in proroga sono arrivate ormai a fine anno:    il pagamento in unica soluzione senza maggiorazione è prorogato dal 2 luglio fino al 30 settembre,   il pagamento in unica rata con maggiorazione dello 0,40%  scivola addirittura al 30 ottobre.    Lo slittamento delle scadenze comprime  e  di fatto fa scomparire i piani di rateizzazione  (dovendo per legge concludersi  entro  e  non oltre la data del 2°  acconto del 2 dicembre,    per chi inizia a pagare dal 30 settembre saranno possibili al massimo tre rate  e  per chi inizia a pagare dal 30 ottobre saranno possibili al massimo due rate)   ma  la precisazione che si può pagare  (con maggiorazione dello 0,40%  ma senza essere considerati  "fuori tempo massimo")   entro il 30 ottobre fa precipitare in avanti di due mesi e mezzo rispetto agli anni  "tradizionali"  il momento di  "ultima e definitiva scadenza"  entro la quale elaborare la dichiarazione dei redditi,   il cui invio telematico a questo punto sarà eseguito praticamente a fine anno.     Si era partiti  (come al solito)   per velocizzare le procedure,    per semplificare,    per giurare che ci sarebbe stata  "meno burocrazia"   per le partite I.V.A.  e  si è arrivati al caos  e  al marasma più totale:   e  in questo per una volta  "tutta la politica"  senza alcuna distinzione ha contribuito alla creazione di queste incredibili situazioni,    perchè l'ex Governo Gentiloni  (di centro sinistra)   ha partorito molte di queste sciagurate iniziative,   ma il governo  "giallo verde"  le ha gestite in modo improvvisato,   caotico  ed  è riuscito a incasinare ancora di più ciò che era già incasinato  e  confusionario fin dall'inizio     

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