Irrompe all'improvviso il Gufo sulla scena politica degli United States di Castelli, in una piovosa giornata autunnale, mentre dopo il rischio concreto di "flop" delle trattative sul centro commerciale area ex Fonderie Quintano e dopo le lungaggini e i ritardi nella scelta dei due rappresentanti del Comune nell'Ente Fondazione Calepio esplode di nuovo la crisi politica a Villa Clorinda, dove avevano già iniziato a volare gli stracci dopo i mesi drammatici del bilancio consuntivo e del bilancio consolidato. Consapevoli che sul Palazzo si sta per abbattere come una sciagura annunciata (più devastante rispetto al 2018) "il secondo tempo del caso Clementina Belotti", e soprattutto che stanno per essere "gettate in pasto al popolo" sensazionali e clamorose rivelazioni sui retroscena dei giorni bollenti in cui crollava e collassava l'alleanza locale tra Lega e Forza Italia, gli occupanti del Palazzo hanno già dato inizio alla campagna elettorale per le prossime elezioni comunali, perchè le previsioni degli osservatori che conoscono i segreti del Palazzo annunciano e minacciano sfracelli epocali all'interno della Reggia, dove la situazione è di nuovo "in ebollizione" e dove ricominciano a volare gli stracci, gli occupanti della Reggia hanno iniziato le Grandi Manovre e stanno sognando di sostituirsi al Grande Manovratore, perchè l'ambizione sfrenata è quella che fa sognare ad ognuno di essi di vivere il proprio momento di gloria e di celebrità. L'unico Comune della zona che non ha ancora formalmente indicato i nominativi dei due futuri consiglieri in Fondazione Calepio vive i giorni in cui da una parte "le Grandi Famiglie" iniziano a preparare "il dopo Benini", arrivato al secondo mandato e non più candidabile; si deve impedire che il paesello sfigato possa cadere di nuovo nelle mani della Lega, e soprattutto (rischio ancora più grave) che i comunisti di "Castelli Calepio Cambia" possano allearsi in un devastante listone "rosso verde" proprio con la sezione locale leghista, con Laura Chiari di nuovo candidata e questa volta vincente, e con la conquista da parte del SIIDI della Reggia del Potere a TAUU, mentre dall'altra parte chi vuole impedire che il comunismo possa entrare trionfalmente nella Reggia e che Castelli Calepio possa diventare come la Stalingrado dell'assedio del 1943 sta iniziando a manovrare in modo ancora più veloce e spregiudicato, perchè il tempo stringe e alle parole vacue e inconsistenti deve essere sostituito il verbo "AGIRE".
Per il bene del popolo stanno allestendo il solito "minestrone" democristiano e hanno iniziato a fare suonare le campane e il campanaro, ma sulla scena irrompe improvvisamente "la destra dura e pura", quella dell'Uomo della Provvidenza che salverà il popolo dal disastro. La "new entry" (il cui nominativo per ora è stato totalmente secretato) ha affidato il suo primo messaggio al Gufo che porta a conoscenza del popolo della nuova situazione, contando sul fatto che "la folla è femmina" e che sarà in grado di comprendere che anche se la situazione attuale è poco seria, il momento è grave e solenne "se dovesse crollare e collassare all'improvviso la legislatura, sarà compito dello scrittore solitario individuare in brevissimo tempo un 'Uomo della Provvidenza' abituato all'esercizio dell'arte del comando e dotato di competenze e conoscenze che lo portano alle decisioni serie e non ai riti della vecchia decrepita politica politicante, sarà un 'uomo del fare' che agisce senza perdere tempo in futili chiacchiere, e soprattutto sarà un Imperatore ancora più solitario e autoritario del Cesare Augusto attuale, perchè questi tempi difficili richiedono uomini che decidono; quando egli scenderà in campo, il Gufo si augura che tutta la destra locale possa iniziare ad applaudire perchè la Grande Avventura può finalmente ricominciare, più forte e più strampalata di quella che sta andando ad esaurirsi per stanchezza e logoramento dei protagonisti". Da oggi le lancette dell'orologio degli United States di Castelli Calepio hanno iniziato a suonare "l'ora più buia" ancora più forte delle campane che suonano a festa, perchè il popolo può finalmente tranquillizzarsi e avere la certezza che quando arriverà il momento del Cesare Augusto locale, sarà lo stesso Gufo in persona a garantire l'irruzione rumorosa sulla scena di un nuovo Imperatore, e soprattutto (come nelle migliori tradizioni della destra, sia a livello locale che a livello nazionale) quando "il nuovo Imperatore" salirà sul palco e si presenterà al popolo, il Gufo chiederà al popolo di fare scattare l'applauso e di unirsi tutti insieme, compatti e invincibili come la Falange Macedone, per consentire lui di conquistare la Reggia di Villa Clorinda
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