giovedì 17 ottobre 2019

L'EVASORE FISCALE E' UN LADRO, IL NULLAFACENTE E' UN EROE

L'evasore fiscale è un ladro.   Va messo in carcere duro,   obbligato a pagare con bancomat,   deve essere proibito ogni contatto  (pericoloso)  tra lui e il denaro contante,   è  per definizione  "una partita I.V.A."  perchè gli altri per definizione sono tutti santi,   deve essere spiato in ogni sua transazione bancaria,   tutti devono farsi gli affari suoi  (dell'evasore)   e sapere se è intestato su immobili oppure se ha qualche investimento bancario  e  postale,    se è un commerciante è obbligato a installare nel proprio negozio il mitico  "P.O.S."  altrimenti è in sanzione.     Nei confronti dell'evasore fiscale si ha addirittura il ribaltamento dell'onere della prova,   in un delirio che travolge lo Stato di diritto:    tocca a chi è accusato di evasione fiscale dimostrare la propria innocenza,   non all'accusatore dimostrare su quali elementi si fondano le proprie pretese.

Il nullafacente,   soprattutto se anche nullatenente,   è un eroe.   Se non fa una mazza dalla mattina alla sera deve essere retribuito con un  "reddito da cittadinanza"  che in alcuni casi è molto vicino,  per importo incassato,   a  quello di uno stipendio di un operaio di basso livello;    se timbra il badge  e  poi non lo vedi più in ufficio per tutto il giorno perchè è andato a farsi i propri comodi non se ne parla nemmeno di processi oppure di carcere,   anzi,   se qualcuno si azzarda a licenziarlo  "per giusta causa"  oppure  per conclamata nullafacenza prima o poi dovrà assistere alla farsa del suo reintegro sul posto di lavoro,   può pagare in contanti fregandosene del bancomat,    se è imboscato in posti improduttivi della politica oppure della burocrazia spesso pontifica contro gli evasori  e  addirittura pretende di controllare gli altri,    e  se qualcuno vuole effettuare qualche blanda indagine su di lui non può farlo,   perchè esiste la legge sulla tutela della privacy.   A differenza dell'evasore fiscale,   qui ritorna il sano principio del garantismo giudiziario:    se qualcuno vuole licenziare il nullafacente,   tocca a lui dimostrare che  "il parassita"  non faceva una mazza dalla mattina alla sera,   anche quando costui dorme letteralmente in ufficio  e  non combina niente di utile.       

Questa differenza tra l'evasore fiscale  "ladro"  e  il nullafacente  (soprattutto se anche nullatenente)  che è un eroe,   e  non viene invece considerato  "un parassita",    e  se avete ascoltato il dibattito politico di questi giorni,   avrete certamente notato che quelli che da mattina a sera  e  tutta la settimana annunciano  e  minacciano  "il carcere duro per gli evasori"  sono le medesime persone che non hanno speso nemmeno una frase,   anzi nemmeno una parola,   per tentare di porre fine all'esercito di parassiti nullafacenti che sono quelli che ancora più degli evasori fiscali affossano la nazione  e  devastano i conti pubblici del bilancio dello Stato   

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