CONGELATE E SOSPESE TUTTE LE SCADENZE FISCALI E CONTRIBUTIVE, il versamento delle ritenute, contributi e saldo a debito da dichiarazione I.V.A. annuale (oltre che l'I.V.A. mensile di febbraio) in scadenza il 16 marzo 2020 è rinviato (per le imprese con fatturato superiore ai due milioni di euro) al 20 marzo 2020. Per le imprese con fatturato inferiore a due milioni di euro e per le imprese che avevano fatturato superiore ma che appartengono ai settori falcidiati dall'emergenza (ad esempio quello del Turismo, oppure dello Sport) c'è una sospensione di tutte le ritenute e versamenti con scadenza dal 16 marzo al 16 maggio (entrano in questa casistica quindi anche i versamenti I.N.P.S. fissi titolare / coadiuvanti, seconda rata I.N.A.I.L. e I.V.A. a debito primo trimestre 2020): tutti i versamenti sospesi e "congelati" sono rinviati al 31 maggio 2020, dove possono essere saldati in unica soluzione oppure in cinque rate mensili senza interessi e maggiorazioni. Con un comunicato stampa, il Direttore dell'Agenzia delle Entrate aveva già fatto sapere che saranno sospesi gli accertamenti, gli invii delle cartelle esattoriali e tutta l'attività "tradizionale" (fatta salva quella degli adempimenti urgenti e indifferibili) dell'Agenzia durante tutta la durata dell'emergenza "Corona Virus", e aveva quindi "di fatto" anticipato le misure approvate dal decreto legge del Governo.
"CHI PUO' PAGARE LO FACCIA" (E PUO' ESSERE MENZIONATO CON "NOTA DI MERITO" NEL SITO DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE) l'appello del Ministro dell'Economia, rivolto soprattutto alle ditte che non hanno sospeso la propria attività malgrado l'emergenza sanitaria oppure che presentano una situazione economica e finanziaria talmente solida da consentire loro di rispettare le scadenze "naturali" ed originarie, è quello di procedere ai versamenti senza usufruire della sospensione; in tal caso, l'azienda che procederà ai versamenti rinunciando alla possibilità offerta dal decreto può chiedere di essere menzionata sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate.
RINVIATA AL 30 GIUGNO LA PRESENTAZIONE TELEMATICA DELLA DICHIARAZIONE I.V.A. 2020, CONFERMATO LO SLITTAMENTO DEL CALENDARIO RELATIVO ALLA PRESENTAZIONE DEL MODELLO 730 / 2020, il termine ultimo per presentare la dichiarazione I.V.A. 2020 slitta dal 30 aprile al 30 giugno 2020, perchè la data originaria (30 aprile) cade all'interno dei due mesi di sospensione decisi dal Governo; anche in questo caso le dichiarazioni I.V.A. già predisposte e compilate, soprattutto se hanno come risultato finale un credito che può essere utilizzato in compensazione con altri tributi, possono essere inviate telematicamente entro scadenza originaria del 30 aprile, in modo da poter usufruire del credito già nel mese successivo a quello della data di presentazione. Il Gufo ricorda che per i crediti I.V.A. annuali superiori a 5.000,00 euro (richiesti a rimborso con procedura semplificata oppure da utilizzare in compensazione) sarà necessaria l'asseverazione / visto di conformità di un professionista oppure di un C.A.F. (i C.A.F. principali sono quelli delle associazioni di categoria) solo nel caso in cui nella dichiarazione dei redditi Modello Unico 2019 il risultato dell'elaborazione degli "indicatori sintetici di affidabilità" (I.S.A.) sia inferiore a "8": se risulta superiore, il credito può liberamente essere richiesto a rimborso con procedura semplificata oppure utilizzato in compensazione senza alcun vincolo ulteriore. Resta confermato il calendario relativo alla presentazione del Modello 730 / 2020, che era stato già oggetto di proroghe e slittamenti in un precedente decreto legge: le certificazioni uniche possono essere inviate telematicamente entro il 31 marzo, la possibilità di accedere al Modello 730 precompilato sul sito dell'Agenzia delle Entrate slitta al 5 maggio, il termine ultimo di presentazione al C.A.F. del proprio Modello 730 slitta al 30 settembre; ma coloro che sono "a credito" potranno incassare lo stesso nel mese successivo a quello della presentazione telematica del Modello 730 (è il caso ad esempio di chi conferma la dichiarazione precompilata e la invia senza avvalersi dell'assistenza da parte di nessuno) anche e soprattutto se l'invio è avvenuto prima della fine del mese di settembre.
CONGEDI SPECIALI PER OGNI FIGLIO CON ETA' FINO A 12 ANNI, RAFFORZAMENTO DELLA "LEGGE 104" SULL'ASSISTENZA AI DISABILI i lavoratori dipendenti che con decorrenza 5 marzo si sono dovuti assentare e che non avendo ferie arretrate / permessi disponibili per potere essere regolarmente retribuiti al 100% durante l'assenza, potranno utilizzare dei "congedi straordinari" fino a un massimo di 15 giorni, che coprono il 50% della retribuzione lorda, per figli di età fino a 12 anni (non esiste alcun limite di età in caso di presenza di figli disabili nel nucleo familiare). In alternativa, essi possono richiedere i "voucher baby sitter" fino a un importo massimo di 600,00 euro, che sono elevati a 1.000,00 euro per medici, infermieri, tecnici sanitari e ricercatori. Per chi assiste persone disabili ai sensi della legge 104, nei prossimi due mesi (marzo e aprile) potrà chiedere fino a 24 giorni in più rispetto a quelli esistenti attualmente, 12 giorni per ognuno dei due mesi.
RINVIO DI NOVE MESI DELLE RATE DEI MUTUI PER ACQUISTO DELL'ABITAZIONE PRINCIPALE, E DIVIETO DI LICENZIAMENTO PER DUE MESI "PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO" questa misura spetta anche ai lavoratori autonomi e alle partite I.V.A. (senza bisogno di presentare il Modello I.S.E.E., è sufficiente compilare una auto certificazione in cui essi dichiarano che nei tre mesi successivi alla data del 21 febbraio 2020 ci sarà un prevedibile crollo del fatturato, rispetto ai tre mesi identici dell'anno precedente, pari ad almeno il 33%). Nei due mesi successivi a quelli dell'emanazione del decreto, le aziende non potranno ricorrere al licenziamento "per giustificato motivo oggettivo" (quello del crollo del fatturato e degli ordinativi), proprio per impedire il crollo dell'occupazione durante i mesi in cui resta in vigore lo stato di emergenza sanitaria.
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA FINO A NOVE SETTIMANE PER TUTTI, si inserisce come causale unica della cassa integrazione ordinaria "EMERGENZA COVID 19" (serve a velocizzare e a snellire le procedure di richiesta), mentre fino a un massimo di nove settimane torna la possibilità di chiedere la "cassa integrazione in deroga" per tutti, comprese per le piccole imprese fino a cinque dipendenti e per le imprese agricole. Chi ha dovuto lavorare fisicamente in sede nel mese di marzo (senza possibilità di usufruire di ferie e permessi) prenderà un premio di euro 100,00 riproporzionato per giorni di lavoro nel caso non abbia lavorato per tutto il mese, ma solo per una porzione di esso.
NESSUN RINVIO E SOSPENSIONE PER FATTURE ELETTRONICHE E INVIO TELEMATICO DEI CORRISPETTIVI che vanno avanti esattamente con le regole in vigore prima dell'emergenza sanitaria; peraltro la possibilità di inviare telematicamente le fatture fa "tirare il fiato" al servizio postale, e insieme alla diffusione dei "conti correnti on line" consente di mantenere in vita l'operatività aziendale quotidiana anche lavorando da casa. Rimane in vigore, come parte integrante del primo decreto del 3 aprile, l'invito del Governo a organizzare il lavoro negli uffici facendo largo ricorso allo "smart working", al lavoro da casa, alla fruizione di ferie e permessi per chi ha importanti arretrati di ferie da godere, e alla riduzione del personale fisicamente presente in ufficio.
Altri decreti verranno emessi (uno già nel mese di aprile) ed esiste anche una "parte sanitaria" del decreto, quella che si occupa della possibilità di requisire alberghi e macchinari per destinarli alla gestione dell'emergenza, quella che definisce i poteri del Commissario Unico per l'Emergenza e quella che introduce la possibilità di assumere nuovi medici, infermieri e operatori sanitari anche richiamando in servizio quelli già in pensione, mentre è del tutto probabile che nei prossimi mesi ci saranno slittamenti anche nel calendario della presentazione delle dichiarazioni dei redditi Modello Unico e dei versamenti delle tasse per l'anno 2019, perchè "si naviga a vista" e man mano si tocca con mano l'entità catastrofica del disastro economico in corso di svolgimento saranno necessari nuovi provvedimenti, oppure il potenziamento dei provvedimenti già esistenti. Questo post rappresenta quindi una "prima informativa" urgente per la gestione dei prossimi due mesi da parte di piccole imprese, commercianti, artigiani, liberi professionisti e lavoratori dipendenti; purtroppo il ritorno alla vita quotidiana non è prevedibile prima di metà aprile (e anche quando ci sarà un ritorno alla quotidianità esso non potrà avvenire che "per gradi", a tappe successive, togliendo solamente una alla volta le attuali restrizioni e limitazioni) e quindi queste prime misure economiche, peraltro ancora incomplete e che avranno "una seconda parte" la cui emanazione è prevista per il mese di aprile, consentono almeno di "tirare il fiato" per due mesi, e di rinviare il problema (che comunque è indifferibile ed urgente) al mese di aprile
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