martedì 2 giugno 2020

IL "LOCKDOWN" HA UCCISO IL GUFO

Il Gufo è stato ucciso.    E'  accaduto silenziosamente,   giorno dopo giorno,   dal 12 marzo al 4 maggio;   lo spirito è stato spento,    la voglia di viaggiare si è estinta,   la scrittura è rimasta l'unico rifugio nel quale il Gufo ha potuto posizionarsi per continuare a esistere in vita,   almeno fisicamente.    La depressione in questo periodo si è aggravata,    procedendo di pari passo insieme alla solitudine;    i progetti sono stati azzerati,    la voglia di vivere è stata ridimensionata.     Un giorno si parlerà del  "lockdown"  come un momento in cui si sono salvate vite umane,    nessuno ne parlerà mai come momento in cui gli spiriti liberi sono stati repressi,   uccisi;    il Gufo che  "tira a campare"  con il suo volto triste  e  la sua espressione spenta nascoste fisicamente da una mascherina è stato,   a tutti gli effetti,   una delle vittime innocenti del  "lockdown"   

Nessun commento:

Posta un commento