lunedì 9 maggio 2016

IL GUFO A MASSIMILIANO CHIARI: SE HAI PAURA DELLA MELONI "SINDACO DI ROMA", GUARDA IL VIDEO COMIZIO DEL SINDACO DI NAPOLI CHE URLA "RENZI SI DEVE CAGARE SOTTO"

L'amico Massimiliano Chiari nei suoi commenti ai post del blog del Gufo che parlano delle elezioni comunali romane sentenzia amaramente:  Giorgia Meloni secondo lui non è all'altezza di fare il sindaco di Roma.   Il Gufo lo tranquillizza:  caro Massimiliano,  è ampiamente disponibile su internet il comizio spettacolo dell'attuale sindaco di Napoli  (il tizio in questione,  per disgrazia della nazione italiana e delle persone da lui indagate in una serie impressionante di  "processi spettacolo"  che sono finiti con clamorosi  "flop"  e con una marea di assoluzioni,   purtroppo è stato per anni un magistrato)  in cui dopo una serie infinita di slogan talmente populisti da far sembrare la Meloni e Matteo Salvini come due tranquillissimi lord della Casa Reale inglese,   ha sbroccato contro il premier Renzi dicendo che  "deve andare a casa e si deve cagare sotto".    Qualche volta,  caro Massimiliano,  qui a Castelli Calepio  (e anche sul blog del Gufo)  si cade erroneamente nella polemica politica per qualche frase un po'  "esagerata"  del nostro sindaco:   ma se la terza città italiana per importanza  -  dopo Roma e Milano  -  è stata per cinque anni governata da questo personaggio,  che a quanto dicono gli ultimi sondaggi ha ottime possibilità di qualificarsi per il turno di ballottaggio anche alle prossime elezioni,   se la città italiana che in tempi antichi e recenti fu famosa per la grande produzione letteraria dei suoi scrittori,  attori,  cantanti e artisti di livello internazionale versa in condizioni politicamente disastrose al punto di non saper esprimere un esponente politico in grado di battere facilmente questo furbo politicante alle prossime elezioni comunali,   non ci dobbiamo sorprendere più di tanto se la nostra bellissima Italia sembra avviata irrimediabilmente verso un declino politico,  economico e sociale che è ormai quasi inarrestabile

NOTA A MARGINE DELL'ARTICOLO  naturalmente se sarà riconfermato sindaco alle ormai vicinissime elezioni comunali di giugno questo politicante sarà chiamato a collaborare ai fini istituzionali con quel premier al quale ha augurato che  "si deve cagare sotto"  ma il Gufo può tranquillamente immaginare che quando dovrà incontrare nuovamente il premier nelle occasioni istituzionali l'astuto politicante cambierà completamente frasi e registro,  dimostrando per l'ennesima volta la non credibilità di questi politici urlanti e pieni di demagogia che sono pronti a qualunque voltafaccia pur di conservare la propria poltrona e la propria super indennità pubblica     

2 commenti:

  1. Caro Gufo, io non ho paura della Meloni come sindaco di Roma, semplicemente penso che non abbia la forza personale per questo compito titanico. Non che ce l'abbiano i suoi concorrenti, intendiamoci, ma lei poverina finirà maciullata. Non si dovrebbe mai fare il passo più lungo della gamba. In quanto a De Magistris, sfondi una porta aperta: i giustizialisti, di qualsiasi colore, mi hanno sempre procurato l'orticaria. Ma come dicevi tu, in un bel post di ieri, i giustizialisti forcaioli non hanno colore in Italia, dipende dalla convenienza del momento.

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    1. Roma e Napoli sono da tempo in condizioni politiche e amministrative disastrose, di fatto ingovernabili: l'unica soluzione per ripristinare il decoro e la decenza sarebbe un commissario straordinario prefettizio in divisa, che governa per cinque anni con pieni poteri e risponde solo al Governo centrale. Detto questo, l'attuale sindaco di Napoli è una tristissima "macchietta" che peggiora ulteriormente la situazione di quella città: a memoria di Gufo, non esiste nessuna nazione europea dove il sindaco della terza città della nazione, mentre è ancora formalmente in carica, improvvisa un comizio "etilico" pieno di sproloqui demagogici e si rivolge al suo premier con insolenza dicendo che "si deve cagare sotto", e questo è l'ennesimo segnale dell'Italia arretrata rispetto alle nazioni europee che sono di gran lunga più civili della nostra

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