domenica 15 maggio 2016

IL MIRACOLO POLITICO DELLA DOMENICA: IL GUFO DEVE DARE RAGIONE A SALLUSTI PER UN SUO OTTIMO EDITORIALE SUL "GIORNALE"

Questa volta  (è un miracolo!!!)  il blog del Gufo deve pubblicamente applaudire lo scribacchino del  "Giornale"  (che di solito fa il portavoce della  "Grande Mummia"  Silvio B.)  Alessandro Sallusti:  nel suo editoriale di oggi ha scritto con coraggio e onestà politica quello che i tromboni forcaioli e i presuntuosi politicanti spesso fanatici del M5S  (che secondo il Gufo sono i peggiori di tutti,  peggio anche di quelli di Forza Italia)  continuano a negare.   Riferendosi ai  "cavilli formali"  su cui si discute inutilmente da una settimana,  ossia le mancanze di timbri e di date oppure di qualche firma che hanno portato all'esclusione dalla competizione elettorale di Milano le liste di Fratelli d'Italia e dalla competizione elettorale di Roma il candidato sindaco di sinistra Stefano Fassina e la sua lista,  e addirittura a mettere in discussione la legittimità della candidatura di Giuseppe Sala  (tirando in ballo possibili motivi formali di incompatibilità e di ineleggibilità ancora da dimostrare)  a Milano per una presunta  "ritardata protocollazione presso il Ministero competente"  delle sue dimissioni dalla carica di commissario straordinario di EXPO MILANO 2015,   il Gufo applaude Sallusti e insieme al direttore del  "Giornale"  auspica caldamente che la si faccia finita alla svelta con queste trombonate burocratiche,  sono solo meri vizi di forma  (non è stato infatti ravvisato nessun reato di falso oppure di truffa elettorale in queste imperfezioni tecniche),   si faccia in modo di sanare queste sviste dovute probabilmente alla fretta di dover assolvere una mole impressionante di adempimenti cartacei,  si riammettano alla competizione elettorale i candidati sindaci esclusi e le liste cancellate dalle schede elettorali in modo da poter parlare nei prossimi giorni solo del merito dei problemi delle città di Milano e di Roma.   E'  assurdo e anche non democratico lasciare in mano la decisione importantissima su chi deve essere eletto sindaco delle due principali città italiane non agli elettori,  ma a studi professionali di avvocati  "Azzecca garbugli"  a caccia del cavillo che esclude un avversario dalla competizione elettorale.    Basta con queste trombonate da strapazzo e basta con i politici del cavolo che sollevano queste denunce formali per escludere in modo meschino i loro avversari,  non se ne può più:  e a elezioni finite,  si faccia una legge che elimina la metà di adempimenti cartacei fatti di timbri e di formalismi che risalgono ai tempi della Casa Reale dei Savoia!!!

Anche sul M5S  Sallusti ha pienamente ragione:  fino a oggi si sono dimostrati una banda di incapaci,  di arrivisti  "rampanti"  improvvisati,   e il Gufo aggiunge:  sono peggiori persino del decrepito,  decadente e fatiscente partito della  "Grande Mummia".   Prima hanno urlato demagogicamente per anni contro il Partito Democratico e contro la destra  (Forza Italia e Lega Nord)  reclamando le dimissioni di chiunque fosse raggiunto da un semplice avviso di garanzia,  senza rendersi conto che in tal modo si legittimerebbe la peggiore delle stronzate politiche possibili,  ossia se un sindaco mi è antipatico,  lo denuncio a qualche Procura della Repubblica oppure alla Corte dei Conti  (anche per motivi palesemente infondati),   lui si deve dimettere,  anche se magari tra due anni ne uscirà dal processo assolto con formula piena per non aver commesso nessun illecito e nessun reato.    Il Gufo ritiene che le dimissioni dovrebbero essere date almeno dopo una sentenza di condanna di primo grado emessa da un Tribunale della Repubblica e non perchè un esponente forcaiolo del M5S urla in modo demagogico,  magari supportato da giornalisti giustizialisti come Marco Travaglio,   e quindi secondo il Gufo i sindaci semplicemente indagati  (compresi quelli del M5S)  si dovrebbero dimettere solo se esistono ragioni di comprovata incapacità politica,  gestionale e amministrativa e non per l'avviso di garanzia.    Poi hanno usato il classico peso dei  "due pesi e due misure":  difesa del sindaco di Livorno indagato,  e sospensione dal movimento del sindaco di Parma a sua volta indagato;  si vede che Nogarin è simpatico al Grande Guru Grillo e al  "giovane rampante"  Di Maio mentre probabilmente Pizzarotti è antipatico e rompiscatole;   la procedura peraltro è ridicola perchè la sospensione è stata comunicata non da una persona,  ma dal mitico staff del  "blog di Beppe Grillo".      Provate a immaginare per cinque minuti il caso assurdo di una mail firmata dal  "blog del Gufo"   (che rispetto allo staff del  "blog di Beppe Grillo"  è più trasparente e non anonimo,  in quanto è localizzato in un paesello di 10.000 abitanti in cui ormai l'identità fisica del Gufo è conosciuta da quasi tutti i lettori del blog ed è conosciuta pubblicamente anche la sua origine e provenienza politica di destra di ex tesserato del Popolo della Libertà e anche il suo problema di salute di ex malato di depressione,   al punto che molti di loro identificano e conoscono  fisicamente il Gufo più con il suo  "nome di battaglia"  che con il suo nome e cognome reali)  che arriva sulla posta elettronica del sindaco di Castelli Calepio e gli ordina di auto sospendersi dal suo partito politico Forza Italia:  Benini si metterebbe a ridere e direbbe che il Gufo è matto,  e ovviamente se ne fregherebbe altamente di una mail del genere!!!   Qui siamo a Parma,  la città più importante della Regione Emilia Romagna dopo Bologna,  e uno staff anonimo di un blog anonimo chiede a un sindaco democraticamente eletto dai cittadini in un turno di ballottaggio di togliersi dai piedi perchè Pizzarotti non ha fornito copia dell'avviso di garanzia alla mitica  "mail dello staff del blog"  (peraltro Pizzarotti avrebbe commesso un atto a serio rischio di illegittimità,  comunicando un atto giudiziario che lo riguarda personalmente e che contiene informazioni riservate a una serie di personaggi sconosciuti che non ricoprono alcuna carica formale se non quella di membri dello  "staff del blog di Beppe Grillo"):  ma andate a .....,   tromboni incompetenti!!!!    Pizzarotti deve rimanere in carica fino alla fine del suo mandato oppure fino a sentenza di condanna e a giudicarlo politicamente saranno gli elettori,  mentre a giudicarlo per eventuali reati penali  (tutti da dimostrare in quanto siamo nelle fasi iniziali di un'indagine)  sarà un Tribunale della Repubblica composto da magistrati regolarmente assunti dopo concorso pubblico,   e ha il pieno diritto di dire  "al blog"  (esattamente come i politici di Castelli Calepio diverse volte hanno risposto male al Gufo e ne hanno ignorato critiche,  post e suggerimenti)  che lui tira avanti per la sua strada,   e sarebbe meglio che questi  "fanatici a cinque stelle"  invece di continuare a rompere le palle alla destra e alla sinistra accusando gli avversari politici di essere ladri e corrotti,   facessero un resoconto su come hanno amministrato  (quasi sempre male,  fino a oggi,  con diverse  "epurazioni",  espulsioni e risse interne al loro Movimento)  le città in cui sono stati eletti sindaci  e  sul motivo per il quale il loro organico in Parlamento si è ridotto di oltre un terzo rispetto al 2013 a causa di continue espulsioni,  dimissioni dal gruppo,  con procedure discutibili  (ossia l'iniziativa personale di un Grande Guru oppure di qualche membro di un  "Direttorio"  e di uno  "Staff"  mai votati da nessuno)  spesso  "votate"  (si fa per dire)  con percentuali bulgare  da quattro gatti sfigati sul sondaggio anonimo di un blog anonimo,   sondaggi che erano spesso più ridicoli dei  (purtroppo estinti per un inconveniente tecnico e informatico....)  ex sondaggi spiritosi del blog del Gufo      


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