domenica 29 maggio 2016

LA "PICCOLA SCOMMESSA" TRA IL GUFO E MASSIMILIANO SUL DESTINO DI QUESTA LEGISLATURA COMUNALE

E'  in atto una  "piccola scommessa politica"  che nasce da una diversità di opinioni sullo scenario che si apre davanti al futuro di questa legislatura comunale tra il Gufo e Massimiliano Chiari.   Il consigliere comunale di  "Castelli Calepio Cambia"  trae spunto dalla vicenda di Clementina che ha annunciato di rinunciare alla carica di assessore comunale per pronosticare  "questa legislatura non arriva alla conclusione naturale,   si concluderà anticipatamente"  in quanto secondo lui sono sempre più evidenti i dissensi e sempre più numerose le litigate che dividono i due  "alleati ruspanti"  Lega Nord e Forza Italia,  e per assurdo in soccorso della previsione pessimista di Massimiliano sul destino  (secondo lui ormai segnato in modo irreversibile)  di questa legislatura viene incontro una previsione dell'agosto 2014 dell'esponente della Lega Nord Pieremilio Pagani che dopo le vicende della litigata tra i due partiti per la presidenza della Fondazione Calepio tirò fuori una previsione in cui diceva che secondo lui quella vicenda non entusiasmante sarebbe stata fonte ed origine di parecchi problemi politici nella maggioranza.   Secondo Massimiliano il caos interno alla maggioranza è ormai evidente e si trascina da troppi mesi,  per poter continuare a minimizzare i fatti e ad archiviare il tutto con spiegazioni della serie  "tarallucci e vino".    

Il Gufo la pensa in modo diverso da Massimiliano e pronostica:  la legislatura va avanti  (magari non senza problemi e discussioni,  ma va avanti)  fino al  "giorno del giudizio e del diluvio universale"  che saranno le elezioni politiche del 2018.   Il Gufo cita due ragioni molto chiare.   Il primo esempio è quello della legislatura 2009 - 2014 con sindaco Flavio Bizzoni:  a metà della legislatura  (tra il secondo e il terzo anno)  si registrarono tre importantissime defezioni all'interno della lista di maggioranza  "Patto per Castelli Calepio",  le dimissioni del vice sindaco  (che si dimise anche dalla carica di consigliere comunale),  la revoca delle deleghe all'assessore esterno ai Lavori Pubblici e le dimissioni di un altro consigliere comunale eletto nella zona del  "seggio 7"  a Calepio che fece venire a mancare la rappresentanza del  "Patto"  nella frazione:   il sindaco Flavio riuscì a sostituire i dissidenti,  a porre fine  (non senza fatica)  a malumori e polemiche e a condurre in porto fino alla conclusione la legislatura comunale,  e quindi se Flavio riuscì a portare a termine la legislatura in condizioni difficilissime di defezioni gravi,  ripetute e ravvicinate nel tempo,  anche Benini  (che vanta a suo vantaggio diversi anni di esperienza politica)  potrebbe riuscire nel miracolo di ricompattare la maggioranza in condizioni di dissensi minori  (per numero e per gravità)  di quelle della precedente legislatura.    La seconda ragione è che Clementina rinuncia all'assessorato ma dichiara di voler mantenere la delega al Bilancio  (e il sindaco a sua volta ha annunciato che non le revocherà la delega in quanto mantiene verso di lei un rapporto di completa fiducia politica e personale)  e quindi la sua scelta non fa venire a meno il numero di otto consiglieri di maggioranza e non provoca scossoni pesanti nella gestione dell'operatività tecnica della Giunta,  in quanto Clementina era e rimarrà il consigliere con delega al Bilancio.   

Il Gufo però introduce  "il giorno del giudizio":  le elezioni politiche del 2018,  che saranno la vera e propria  "resa dei conti"  qui a Castelli Calepio e che misurerà il rapporto di forza in termini di dati elettorali tra Partito Democratico,  Forza Italia e Lega Nord.   Se il Partito Democratico confermerà il brillante risultato delle elezioni europee 2014  (partito più votato a Castelli Calepio con ampio scarto di voti sul secondo partito che fu la Lega Nord)  "Castelli Calepio Cambia"  ne trae forza e vantaggio e si propone in posizione favorevole per le elezioni comunali successive,  e quindi si aprirà  "la caccia agli esponenti più votati del  'Patto'"  i quali a quel punto schierandosi da una parte piuttosto che dall'altra determineranno quasi certamente l'esito delle elezioni comunali dell'anno successivo.   Se nelle elezioni politiche del 2018 la Lega avrà uno scarto nettamente superiore ai circa 100 voti di vantaggio su Forza Italia  (scarto delle elezioni europee 2014)  sarà la Lega Nord ad avere in mano il mazzo di carte nel centro destra e a decidere chi sarà il candidato sindaco e quale sarà il destino dell'alleanza,  non escludendo a quel punto di far finire in anticipo di un anno la legislatura e di fare corsa solitaria abbandonando l'alleato in grave declino al suo triste destino;   se invece lo scarto di voti tra i due partiti sarà risicato e molto vicino ai 100 voti del 2014,  sarà convenienza politica per entrambi chiudere i motivi di litigiosità,  portare a conclusione alcune opere pubbliche importanti e ripresentarsi compatti e alleati con Benini in  "pole position"  per la ricandidatura alla carica di sindaco.    Saranno i fatti  (e i misfatti)  dei prossimi giorni a dire chi dei due,  tra il Gufo e Massimiliano,  ha indovinato la previsione politica sull'esito di questa legislatura comunale,   anche se il Gufo dalla sua parte ha il fatto,  storicamente provato in passato in diverse circostanze,  che alla fine  (in una alleanza turbolenta tra partiti)  sono sempre i numeri  reali dei risultati delle elezioni nazionali e i consensi elettorali a determinare e a modificare rapporti di forza ed equilibri interni all'alleanza  

2 commenti:

  1. Caro Gufo, sei prolifico oggi, mi sa che vuoi superare di slancio le 130.000 visualizzazioni, a mie spese. Se continui a citarmi, farai finire impallinato anche me, avvalorando la tesi secondo la quale non solo tu sei un "comunista" (cosa peraltro acclarata, ormai), ma anche - sciagura delle sciagure! - che io sarei diventato un "gufiano", cioè qualcosa di non chiaramente definito (da un punto di vista politico, intendo) :-)

    Riguardo alle sorti di questa legislatura, la mia non è altro che una "sensazione": le dimissioni da assessore di Clementina Belotti, se saranno confermate dall'interessata, hanno un peso politico pesantissimo. E qui mi fermo, per il momento, per rispetto della scelta che sta maturando. Quando la scelta sarà compiuta, mi esprimerò.

    Auguri di nuovo Gufo, e vedi di citarmi un po’ meno: finora tutti quelli che hai citato sono caduti in disgrazia. Non è che porti un po’ sfiga? :-)

    Adelante, Gufo, adelante!

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    1. Questo post, Massimiliano, sancisce la tua fine politica e la mia fine di cronista solitario. Siamo infatti "rei confessi" del grave reato di "organizzazione di bisca clandestina a mezzo blog" in quanto, sobillando il popolo con post tendenziosi che il Gufo scrive e tu rilanci su Facebook, lo invitiamo a scommettere somme di denaro sull'esito di questa legislatura comunale. Per questo tipo di reati è previsto il processo di piazza davanti al "Tribunale dei nemici del popolo" e la pubblica fustigazione dei due personaggi (il Gufo e Massimiliano) che hanno modificato la volontà del popolo con i loro discorsi prolissi. Per il resto, il Gufo porta sfiga (per definizione) ed è ormai di dominio pubblico che "i gufi menagrami profeti di sventura" non piacciono al premier dittatore che li vorrebbe sterminare e mettere a tacere...

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