Matteo Renzi sarà a Bergamo, il 21 maggio, a inaugurare la lunga campagna elettorale per "la madre di tutte le battaglie" del referendum sulla riforma costituzionale, e ha chiamato a raccolta i suoi sostenitori per un'apertura trionfale, storica, memorabile a livello mediatico, tale da commuovere addirittura questo decrepito e austero Gufo che scrive tristemente su questo blog; come tutte le aperture di campagne elettorali il Gufo teme che insieme alle parole di incoraggiamento per i suoi sostenitori saranno pronunciate i soliti slogan trionfalistici e demagogici che il Fiorentino Parlante non si lascia mai mancare. Ma la vera farsa tragicomica sarà la risposta di Forza Italia e del suo massimo esponente locale, Alessandro Sorte: per contrastare Renzi e la sua Invincibile Armata il partito della Grande Mummia tira fuori uno slogan "nuovo di zecca" (si fa per dire), annata 1994, quello del "NO TAX DAY": Forza Italia promette che se tornerà al potere ridurrà le tasse. E' già grottesco e politicamente deprimente questa promessa di ridurre le tasse proviene dal partito che nei mesi da luglio 2011 fino a dicembre 2011 (prima con il Governo Berlusconi in fase di drammatico declino politico e poi con il Governo Monti) ha votato quattro pesantissime manovre finanziarie, la riforma delle pensioni Fornero, l'I.M.U. e le sciaguratissime tasse del Governo Monti, i tagli pesantissimi dei trasferimenti agli Enti Locali e il massacro fiscale e previdenziale più terrificante della storia recente italiana; è ancora più surreale e grottesco il fatto che il partito dominato dalla Grande Mummia Silvio B. (che recita ininterrottamente da 22 anni nel "teatrino della politica", di cui nove anni trascorsi al governo e altri tre anni a sostenere i "governi tecnici" dei vari Lamberto Dini, Enrico Letta e Mario Monti) nonostante ha avuto diverse occasioni per ridurre le tasse non lo ha mai fatto se non per brevi periodi e in rare circostanze, ma il fatto più incredibile (per noi cittadini della Provincia bergamasca residenti nello sfortunato paesello denominato "Stati Uniti di Castelli Calepio") è che l'iniziativa del "NO TAX DAY" proviene da quel tizio che si chiama Alessandro Sorte, il quale in piena campagna elettorale per le elezioni comunali del 2014 (esattamente a metà maggio 2014) partecipò a una serata elettorale insieme a Daniele Belotti della Lega Nord e al nostro attuale sindaco Giovanni Benini, e tra gli applausi generali dei sostenitori di Lega Nord e Forza Italia proclamò solennemente "non aumenteremo mai le tasse locali perchè è una roba da comunisti". Siccome abbiamo già sperimentato, qui nel paesello, come è andata a finire quella promessa (direttamente nel cestino della carta straccia pieno di fanfaronate dei politicanti e di promesse in libertà tradite dopo le elezioni: dal solenne proclama elettorale del "non aumenteremo le tasse locali" in poco più di un anno il paesello è precipitato nella dura e inaspettata realtà dell'I.M.U. e dell'addizionale locale aumentate fino all'aliquota massima prevista dalle leggi nazionali), il Gufo sconsolato ammette: se lo dice Sorte (e se lo dice Forza Italia) all'ennesimo "NO TAX DAY" che ridurranno le tasse una volta tornati al governo della nazione, e se anche questa promessa ha la stessa credibilità della promessa di Castelli Calepio del mese di maggio 2014, allora siamo proprio in una botte di ferro....
Tutto vero, Gufo, e condivido. Con una precisazione, però: a Castelli Calepio le tasse le hanno aumentate Forza Italia E Lega Nord, non solo Forza Italia. Non dimentichiamolo.
RispondiEliminaIn realtà il Gufo nel post voleva mettere in evidenza un fatto surreale: la risposta di Forza Italia alla manifestazione di Renzi del 21 maggio che fa campagna elettorale per il SI al referendum sulla riforma costituzionale è un'altra manifestazione (il mitico "NO TAX DAY") che tira in ballo un argomento come le tasse che è completamente "fuori tema" rispetto all'oggetto del referendum di ottobre. Inoltre l'organizzatore del "NO TAX DAY" è reduce da una promessa "sfortunata" in materia di tasse avvenuta in sua presenza proprio qui a Castelli Calepio, che gli ha fatto perdere credibilità quando promette di ridurre le tasse...
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