Si è concluso il doppio turno delle elezioni amministrative 2016 nelle più importanti città italiane capoluogo di Regione e oggi il popolo e i giornali celebrano trionfalmente la vittoria del M5S, ma l'analisi politica (quella vera, non quella da stadio "abbiamo vinto noi") è un po' più complessa e deve distinguere diverse situazioni che emergono con chiarezza, prima tra tutte quella che ormai il popolo si è rotto le scatole di tutto e di tutti e si registrano percentuali altissime di astensionismo anche nelle elezioni dirette del sindaco del proprio Comune. Per il resto, il Gufo "divide" l'Italia dei Comuni in tre realtà che ormai sono nettamente separate tra di loro
IL NORD PRODUTTIVO ha segato alla grande e ha mandato a casa il M5S: nelle Regioni più ricche, quelle dove i risultati amministrativi sono decenti, la sfida è sempre quella classica tra centro destra e centro sinistra. La novità è che il centro sinistra ha invertito la tendenza in Lombardia, dove spesso soccombeva: vince a Milano per la seconda volta consecutiva e vince anche in una storica città di centro destra come Varese. Il centro destra vince solo nell'Est (Friuli e Veneto) e in Liguria, mentre Emilia Romagna e Lombardia hanno visto la vittoria dei candidati del centro sinistra e delle liste civiche locali in quasi tutte le città più importanti dove si votava. Dove si governa decentemente il M5S non ha spazio, e anche i risultati della Provincia bergamasca sono significativi: in queste realtà il M5S non arriva nemmeno al turno di ballottaggio, e nelle due città più ricche e più produttive della nazione (Milano e Bologna) il M5S viene superato da tutti i partiti tradizionali (che piazzano i loro candidati al secondo turno), non solo dal Partito Democratico ma anche da Lega Nord e Forza Italia
I PARTITI NAZIONALI "ABBANDONANO AL LORO DESTINO" LE CITTA' FALLITE E ORMAI INGOVERNABILI Roma, Carbonia, Napoli, Benevento e Messina (ma anche la toscana Livorno) erano ormai al collasso finanziario, con bilanci vicini alla bancarotta e situazioni di ingovernabilità. Vincere in quelle città era considerato "una rogna" difficilissima da gestire, impossibile da rimediare nel breve periodo. Il Gufo ha il sospetto che "i grandi partiti" (Lega Nord, Forza Italia e Partito Democratico) abbiano volontariamente rinunciato a vincere, presentando candidati deboli e diverse liste tra loro divise, in modo da lasciare la gestione del caos amministrativo e finanziario in mano agli esponenti del M5S oppure, nella Campania, ai "capi popolo locali" come Luigi De Magistris a Napoli e Clemente Mastella a Benevento. I tre grandi partiti sono ormai concentrati sulla sfida che li interessa veramente, quella del referendum costituzionale e delle elezioni politiche nazionali, non aiuteranno minimamente quelle città "incasinate" e sotto sotto sperano che capi popolo vari ed esponenti del M5S vadano al massacro nelle situazioni finanziarie catastrofiche che hanno ereditato dai loro predecessori
TORINO E' L'UNICA VERA NOVITA' NAZIONALE grazie alla bravissima Chiara Appendino ed è un esempio per il resto dell'Italia: il popolo vuole girare pagina e ogni volta che una giovane candidata dal "curriculum vitae" impeccabile si presenta contro una vecchia cariatide della politica, vince la voglia di cambiamento rappresentata dal giovane candidato.... a qualcuno qui a Castelli Calepio possono iniziare a "fischiare le orecchie"....
RENZI PUR NELLA SCONFITTA E' STATO "FURBETTO" a Torino ha mandato al macello l'ultimo esponente della "vecchia guardia" del partito (il bravo galantuomo Piero Fassino) e ha completato la rottamazione interna; la partita nazionale è tutta un'altra storia e si inizia a giocare solamente da oggi, ma intanto si è definitivamente liberato di un avversario (il centro destra) le cui disfatte in Lombardia a Milano e a Varese sono state molto pesanti e catastrofiche. Sono rimasti in due a contendersi il governo della nazione: il Partito Democratico e il M5S, e alla fine se il M5S vuole vincere la sfida nazionale non ha altra scelta che cercare (sotto banco oppure in modo palese) di ottenere i voti dei leghisti al secondo turno. Magari, lo scenario di quell'alleanza tra M5S e Lega Nord che il Gufo ipotizza su questo blog non è poi "fantascienza" ma si dimostrerà come l'unica reale e concreta soluzione possibile per sconfiggere il centro sinistra e mandare a casa Matteo Renzi alle elezioni nazionali....
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