L'OPINIONE DEL GUFO SULLA VICENDA DI ORLANDO: STRAGE FIGLIA DI UN ASPETTO "ILLIBERALE" DELLA SOCIETA' AMERICANA

Massimiliano Chiari chiama in causa il Gufo,  vuole un'opinione del Gufo sul tradizionale articolo della rubrica di Michele Serra su  "Repubblica"  (in merito alla strage di Orlando negli Stati Uniti,  dove un estremista già sospettato in passato di terrorismo è entrato in un negozio,  e ha comprato le armi con cui ha compiuto una strage)  e il Gufo risponde:  Michele Serra sulla singola vicenda ha ragione.   Esiste da diversi anni,  purtroppo,  nella società e nella legislazione degli Stati Uniti un aspetto gravemente illiberale,  fonte e origine di gravissimi pericoli per i cittadini:  la facilità con cui  "un tizio sospettato di terrorismo"  (questa è la definizione che Michele Serra ha dato al criminale che ha compiuto la strage)  può entrare in un negozio e acquistare armi pericolose.    Nelle nazioni più evolute e liberali l'uso della forza dovrebbe essere monopolio dello Stato che lo esercita tramite le Forze dell'Ordine e nel rigidissimo rispetto di regole stabilite dalla Costituzione e dalle leggi vigenti;   le eccezioni  (tra cui prima di ogni altro la necessità della legittima difesa per un cittadino quando si viene a trovare improvvisamente in grave e imminente pericolo di vita  e  le scorte da assegnare a persone che per la loro funzione sono soggette a rischi di attentati)  devono essere a loro volta regolate da leggi molto precise,  e devono essere  "rare eccezioni"  rispetto alla regola generale che assegna allo Stato il monopolio del servizio di amministrazione della Giustizia e dell'uso della forza.  Michele Serra  (da sinistra)  e  il Gufo  (da destra)  hanno una condivisione di idee su questo principio liberale che deve limitare la facilità e la totale disinvoltura con cui si consente la vendita di armi,   soprattutto quando la persona che le acquista è già  "sotto osservazione"  da parte della Giustizia e sospettata di terrorismo e di idee estremiste,   e sarebbe bellissimo se la società americana  -  nell'imminenza delle elezioni presidenziali ormai vicine  -  facesse sentire la propria voce in modo da far desistere candidati troppo  "avventurieri"  e  spregiudicati  da demagogici e pericolosissimi inviti ad armarsi e a difendersi da soli senza riporre la propria fiducia nella professionalità e nell'esperienza delle Forze dell'Ordine,  nella Giustizia,  nelle leggi dello Stato liberale e di diritto e nella coscienza individuale che impone a ognuno di noi di usare violenza solo quando si è in una situazione grave di immediato pericolo di vita e senza altre alternative per evitare quel pericolo