Il commento di un lettore, che voleva criticare la Lega Nord (che secondo lui a Grumello del Monte costruisce di tutto e di più, ha realizzato due supermercati proprio al confine del territorio con il nostro Comune creando problemi di traffico in uscita dal nuovo supermercato che la sera verso le 18:00 crea una lunga colonna di autoveicoli fino alla farmacia di Tagliuno), come spesso accade, ha creato un effetto politico paradossale: è stato un assist clamoroso a favore della Lega Nord di Castelli Calepio che ne esce politicamente in trionfo, e ha "messo in croce" la sinistra e il "Patto per Castelli Calepio" che si ritrovano inchiodati alle responsabilità di gravi errori politici, con il cerino in mano e costretti a fornire imbarazzanti spiegazioni.
LA LEGA NORD DI CASTELLI CALEPIO raccoglie l'assist (involontario) del lettore e gli esponenti della Lega Nord hanno gioco facilissimo nel ricordare al Gufo (che già ricordava da solo, senza bisogno del suggeritore) che la ex Giunta di Clementina Belotti sindaco, pochi giorni prima dalle elezioni comunali del 2009, aveva completato l'iter tecnico e burocratico del rilascio dell'autorizzazione commerciale: un centro commerciale non invasivo e di "piccole dimensioni" (meno di 15.000 metri quadrati di superficie commerciale di vendita), la presenza nel progetto del cinema multisala, le entrate da oneri di urbanizzazione da destinare alla variantina alla S.P. 91; la bonifica definitiva dell'area come premessa per poter realizzare il centro commerciale. La Lega Nord di Castelli Calepio ricorda al Gufo (ma è qualcosa di scontato) che se si fosse realizzato il centro commerciale nell'area ex Fonderie Quintano a nessuno sarebbe saltato in mente di aprire nuovi supermercati sul confine tra Grumello del Monte e Castelli Calepio, probabilmente sarebbero stati chiusi alcuni dei supermercati esistenti (di proprietà del medesimo operatore che si impegnava a realizzare il centro commerciale) per trasferire il personale dipendente dei supermercati chiusi nel nuovo centro commerciale, insieme ad altre assunzioni. Infine la Lega Nord di Castelli Calepio fa presente che se si fosse portato a termine la realizzazione di cinema multisala (grazie al centro commerciale) e nuovo auditorium a Tagliuno (vicino all'Oratorio) l'offerta in materia di cultura e di spettacoli teatrali e musicali sarebbe già da anni nettamente migliore di quella (molto scarsa) offerta da un paesello di 10.000 abitanti che non ha un luogo all'altezza di ospitare frequentemente i concerti di un Corpo Musicale Cittadino che è molto quotato nella provincia di Bergamo (a tal punto che nel gennaio 2013 fu invitato ad aprire con un concerto la stagione ufficiale musicale del Teatro Donizetti di Bergamo), quindi la Lega Nord conclude dicendo "il 'Patto per Castelli Calepio' anzichè realizzare in continuità amministrativa quello che avevamo progettato, centro commerciale secondo il progetto originario per cui era stata rilasciata regolare licenza commerciale e nuovo auditorium per il quale era stato stipulato un mutuo, ha bloccato tutto e revocato anche il mutuo per l'auditorium: ne risponda (politicamente) ai cittadini di Castelli Calepio", e il verdetto delle elezioni comunali 2014 è stato chiaro: il "Patto per Castelli Calepio" è stato sonoramente bocciato dagli elettori (terzo classificato su tre liste che si erano presentate, pur partendo dalla tradizionale posizione di vantaggio che di solito favorisce l'amministrazione uscente che si ricandida per il secondo mandato consecutivo)
IL COMITATO CONTRO IL MEGA CENTRO COMMERCIALE A QUINTANO è allo sfascio totale: disfatta politica su tutta la linea. Niente centro commerciale significa (almeno per ora) niente bonifica e il sito dell'area ex Fonderie ancora inquinato e in totale disordine. La frazione di Quintano è rimasta completamente ferma e politicamente non conta più nulla, è considerata dagli stessi cittadini di Castelli Calepio come "una periferia di Cividino" e nessun esponente di Quintano è presente con ruoli significativi in questa maggioranza. Sul territorio di Grumello del Monte (ma con impatto ambientale e di traffico quasi tutto a carico di Castelli Calepio, visto che "i furbetti" di Grumello del Monte hanno realizzato il nuovo supermercato proprio sul confine tra i due Comuni) è presente un nuovo supermercato che fa concorrenza, tra l'altro, ai negozi di Quintano e di Tagliuno: gli onori (e le entrate da oneri di urbanizzazione) tutti a Grumello del Monte, una parte dei costi a carico del nostro Comune. Senza il "NO" al centro commerciale progettato dalla ex Giunta Lega Nord probabilmente non si sarebbero mai realizzati questi nuovi supermercati a Grumello del Monte e a Capriolo. Sono sorti come funghetti mini supermercati ovunque in diversi paeselli: questo fa crollare il falso mito che è solo la Lega Nord ad autorizzare l'edificazione selvaggia a danno del territorio. Il popolo rumoreggia e la voce che si diffonde è molto secca "è la solita sinistra del 'NO' a tutto, si sono fatti fregare da Palazzolo sull'Oglio e Grumello del Monte aiutandoli nei loro ricorsi contro il centro commerciale di Castelli Calepio e in cambio quei due Comuni se ne sono fregati e hanno fatto quello che avevano voglia". E' una posizione scomoda quella in cui versa la sinistra castellese: quel "NO" antico al centro commerciale rischia di rivelarsi impopolare se non produrrà velocemente un'idea concreta e realizzabile per portare a termine i lavori di bonifica dell'area ex Fonderie Quintano e soprattutto la proposta originale e vincente di una nuova destinazione per riqualificare quell'area degradata (da proporre ai cittadini) una volta terminate le operazioni di bonifica
IL "PATTO PER CASTELLI CALEPIO" in questa materia ha completamente "bruciato" la propria credibilità politica. Una campagna elettorale (quella del 2009) tutta contro la realizzazione del centro commerciale, con slogan, ricorsi legali e volantini; poi un anno di assoluto silenzio (dal giugno 2009 fino alla fine di marzo 2010) prima di "calare dall'alto" in due assemblee pubbliche la clamorosa proposta di un nuovo centro commerciale, dopo un nuovo accordo negoziato con l'operatore, che prevedeva un nuovo progetto (senza più i cinema multisala previsti nel progetto originario della Lega Nord) che si poteva riassumere nello slogan "centro commerciale più grande ma maggiori entrate da oneri di urbanizzazione per il Comune". La storia però si è trascinata troppo a lungo, l'approvazione definitiva in Consiglio Comunale è arrivata solamente nel 2012 (dopo tre anni dalla vittoria delle elezioni comunali) e poi è calata la mannaia delle sentenze giudiziarie (T.A.R. e Consiglio di Stato) che hanno definitivamente bloccato i lavori di bonifica dell'area senza che fosse realizzato il centro commerciale. Niente entrate oneri di urbanizzazione, niente opere pubbliche, la perdita di quei circa 100 consensi elettorali di cittadini che erano contrari alla realizzazione del centro commerciale nell'area di Cividino e Quintano che erano andati nel 2009 al "Patto per Castelli Calepio", la perdita delle elezioni comunali del 2014 e il ricordo di quella promessa elettorale che fu clamorosamente tradita (non ci si presenta in una campagna elettorale dicendo "NO" al centro commerciale per poi tentare di realizzare un centro commerciale più grande, anche se con condizioni economiche e progettuali migliori del precedente una volta che si è stati eletti e si siede in maggioranza: questa è stata giudicata da alcuni elettori come un tradimento delle promesse elettorali simile a quello dell'attuale maggioranza quando nel 2014 prometteva che non avrebbe mai aumentato le tasse locali), mentre altri consensi elettorali, soprattutto nel mondo delle associazioni musicali e sportive, tra il 2009 e il 2014 sono stati perduti per non avere realizzato la "cittadella dello Sport e dello Spettacolo" a Cividino (altra promessa non mantenuta dal "Patto per Castelli Calepio"). La stagione politica della versione originaria del "Patto per Castelli Calepio", secondo il pronostico del Gufo, è ormai esaurita, e i suoi esponenti sono chiamati alla scelta, la sfida politica delle prossime elezioni comunali sarà quasi certamente quella tra Lega Nord e "Castelli Calepio Cambia"
Il lettore del Gufo ha gettato il cerino sulla paglia, tirando fuori la questione dei due supermercati realizzati sul territorio di Grumello del Monte dall'amministrazione Lega Nord del Comune di Grumello del Monte proprio sul confine con il nostro territorio comunale: solo che, come sempre accade, chi pensava di travolgere questa maggioranza (e di mettere in difficoltà uno dei due partiti della maggioranza, quello delle "ruspe di Salvini") ha messo alla luce il fatto che, alla luce del successivo svolgimento dei fatti e soprattutto alla luce del fatto che i Comuni limitrofi (Capriolo e Grumello del Monte) se ne sono fregati altamente delle conseguenze per Castelli Calepio dell'apertura di nuovi supermercati sul loro territorio, emerge nei cittadini la consapevolezza e la convinzione che era meglio realizzare il centro commerciale sull'area ex Fonderie Quintano nel 2009, e quindi diventa assolutamente impopolare la posizione di chi si era opposto (riuscendo a impedire la realizzazione del centro commerciale) a quel progetto, perchè dopo aver bloccato quel progetto sul territorio comunale (e soprattutto nella frazione di Quintano e nell'area ex Fonderie), negli anni successivi, ha regnato il totale immobilismo e il nulla assoluto, senza nemmeno riuscire a portare a casa il risultato minimo della bonifica del sito inquinato
Concordo in pieno x i danni fatti dal patto ma non posso essere d'accordo sulla tua propaganda politica verso la tua amichetta, dire che dare il via libera ad un progetto gli ultimi giorni di giunta mettendo la patata bollente in mano a chi vinceva non mi sembra una cosa buona però in questo periodo hai sposato questa idea e da bravo stai portando avanti la tua propaganda....
RispondiEliminaLe risposte sul fatto che non hanno fatto nulla per opporsi alla continua costruzione dei nostri vicini sui nostri confini e cosa ne pensavi della loro idea di continua xfabbricazione x interessi hai detto molto poco....x me il mio cerino a qualcosa è servito, a fare uscire la tua nuova idea politica forse xchè sono i meno peggio a destra o quelli che ti hanno leccato di più x paura di essere impallinati....
Mi auguro la prima xchè sarebbe triste sapere che gente ha ancora approfittato di te....continua a volare libero se vuoi essere ascoltato.
In quanto i comitati di sinistra sono forse gli unici a fare sempre il loro interesse politico senza essere condizionati da nessuno anche sbagliando ma questo lo devi riconoscere.
Mi piacerebbe sentire cosa ne pensa il Signor Massimiliano di Castelli Calepio Cambia sull'argomento.
RispondiEliminaPrego Signor Anonimo, si qualifichi che le rispondo.
RispondiEliminaAnche a me sarebbe piaciuto sapere il suo pensiero sull'argomento o quello di castelli calepio cambia visto che siete l'unico vero gruppo in qui posso sperare x il bene del mio comune....mi dispiace!
RispondiEliminaBene, anche se il primo anonimo non si rivela, esprimo comunque il mio pensiero sull'argomento, vista la richiesta di un secondo anonimo "cittadino attento" :-)
RispondiEliminaA differenza del Patto per Castelli Calepio, io non ho cambiato pensiero sul tema: ero contrario e resto contrario ad un centro commerciale in località Quintano. Lo ero e lo sono per un semplice motivo: io penso che ogni intervento edificatorio in un Comune debba considerare, anche e non solo, l'impatto ambientale, in termini di vivibilità (nel senso più ampio del termine). Ora, poiché nella nostra zona (tra Bergamo e Brescia) vi è un numero assolutamente elevato di centri commerciali, in altre parole non manca alla popolazione la possibilità di raggiungere in brevi distanze un centro commerciale (a meno che non vogliamo immaginarne uno per ogni Comune!), non vedo quale sia la necessità - in termini di servizi alla popolazione - di crearne un ennesimo, considerati gli effetti di traffico, di inquinamento e di danni arrecati alla rete dei piccoli negozi locali.
Detto questo, considero non politicamente corretta la decisione della Lega Nord locale, che amministrava il Comune nel 2009, di concedere la licenza il giorno prima delle elezioni: avrebbe dovuto farlo il giorno dopo, solo nel caso in cui avesse vinto le elezioni. A cosa fu imputabile una tale fretta? All'esclusivo interesse della popolazione?
Sulla posizione del Patto per Castelli Calepio non aggiungo molto: è a tutti evidente che si sono comportati in modo contraddittorio, facendo prima una campagna elettorale contro il centro commerciale e, poi, aumentandone addirittura la volumetria.
Sulla bonifica: noi di Castelli Calepio Cambia, in questa legislatura, abbiamo presentato non una, ma DUE mozioni in Consiglio Comunale per la ricostituzione del Tavolo Informativo sulla Bonifica che era stato aperto dalla precedente amministrazione del Patto. Naturalmente, sono state entrambe respinte dall'attuale maggioranza perché il Sindaco, e tutti quelli che lo sostengono!, non amano i tavoli di confronto con le minoranze, neppure se sono in gioco questioni di interesse comune come la bonifica di un sito inquinato. Il T.A.R. di Brescia, poi, non ha aiutato lo sblocco di questa situazione "impantanata", in quanto ha accolto la richiesta di sospensiva promossa dal proprietario del sito contro la richiesta di escussione della fidejussione avanzata dalla precedente amministrazione comunale per il mancato completamento della bonifica.
Insomma, la situazione - oggi - si trova ad un punto morto, ma non certo a causa del Comitato contro il mega-centro-commerciale.
Veramente, Gufo, pensi che i due nuovi centri di Grumello non sarebbero sorti se ci fosse stato il centro commerciale di Quintano? Sbagli, sarebbero sorti per le medesime - e da me non condivise - ragioni per le quali si intendeva far nascere un centro commerciale a Quintano pur in presenza di una rete già fittissima sull'asse Brescia-Bergamo. E tali ragioni, a mio parere, non sono riconducibili all'interesse collettivo, ma solo al desiderio dell'Amministrazione di fare cassa con mirabolanti oneri di urbanizzazione.
Massimiliano, due piccoli "flash". Primo: se il centro commerciale alle ex Fonderie Quintano andava a buon fine, essendo l'operatore il medesimo proprietario di uno dei due supermercati di Grumello del Monte vicini a Castelli Calepio, avrebbe chiuso il supermercato di Grumello per l'ovvia ragione che non avrebbe avuto senso fare concorrenza a sè stesso. Secondo: quando un comitato si batte per il "NO" deve avere una proposta alternativa di utilizzo nel caso in cui vince il "NO" (come è successo a Castelli Calepio) altrimenti niente centro commerciale ma anche niente bonifica, immobilismo assoluto e la beffa che i Comuni confinanti (Grumello del Monte e Palazzolo sull'Oglio) che avevano appoggiato il "comitato del NO" contro il centro commerciale alle ex Fonderie Quintano adesso fanno una spettacolare giravolta politica, autorizzano la nascita di nuovi supermercati sul loro territorio (proprio sul confine, in modo che loro si tengono le entrate da oneri di urbanizzazione e accollano una parte del problema del traffico al nostro Comune!!). Volevano impedire il centro commerciale a Quintano ma si ritrovano due supermercati a meno di due km. da Quintano: mi dispiace Massimiliano, ma per il "comitato del NO" è stata una sconfitta politica che li renderà impopolari qui a Castelli Calepio
EliminaNon concordo affatto. La misera capacità di far politica, da parte delle amministrazioni leghiste (sentite dire più volte "intanto facciamo le cose, i debiti li pagheranno i nostri posteri") si traduce in cemento, dovunque, senza minimanente considerare i cittadini (che a volte, poveri loro, sono pure concordi perchè "a tutti piace il nuovo, fa niente se per un posto di lavoro creato da una lobby, a suon di voucher, se ne buttano due, di livello artigianale). Per cui non so se le due schifezze (penny ed MD) a grumello sarebbero state fatte anche in presenza del mega-centro di quintano, ma so che quest'ultimo sarebbe stato un obbrobrio, gigantesco (creando ben più danni, sia a livello di traffico, che di cementificazione, che di concorrenza che sarebbe arrivata a colpire anche i centri di palazzolo e magari pure le porte franche - dove i cittadini hanno, sia lode a loro, bloccato già le porte franche 2, l'ennesima boiata targata moretti-). Poi non so quanto sia importante la bonifica o quanto fosse solo una scusa per bloccare il centro (diciamocelo chiaro, la lega stava concedendo la costruzione fregandosene della bonifica), ma l'importante è che il mega-centro sia stato bloccato e questo è già un grande risultato da parte del comitato del NO. Grazie anche e soprattutto all'appoggio del comune di Palazzolo, che ha aiutato a bloccare diverse porcate, come la paventata mega-discarica di telgate. OCCHI APERTI!
EliminaCaro Gufo, sbagli DUE volte.
RispondiEliminaIn primo luogo, il comitato per il NO si è battuto perché non venisse realizzato un centro commerciale a Quintano e, da questo punto di vista, ha ottenuto l'obiettivo.
In secondo luogo, la questione bonifica era ed è INDIPENDENTE dalla realizzazione del centro commerciale. Il proprietario dovrebbe completare la bonifica, indipendentemente dalla realizzazione del centro. Tant'è che la precedente maggioranza ha chiesto l'escussione della fidejussione (per provvedere direttamente alla bonifica). Il T.A.R. ha accolto la richiesta di sospensiva (non mi risulta che abbia ancora sentenziato nel merito) e l'Amministrazione Comunale attuale sai cosa avrebbe dovuto fare? Impugnare il provvedimento sospensivo del T.A.R. per perseguire l'INTERESSE PUBBLICO di completamento della bonifica. Me lo spieghi tu perché non l'ha impugnato?
Cosa fare al posto del centro commerciale? Un parco pubblico degno di questo nome, come quello che il sindaco leghista Metelli ha fatto a Palazzolo s/O, l'opera più bella (e vissuta!) che è stata realizzata a Palazzolo negli ultimi 50 anni.
Il motivo per cui la maggioranza non ha impugnato la decisione del T.A.R. sulla sospensiva della fidejussione l'ha spiegato "LUI" a una precisa domanda sollevata da Flavio Bizzoni: niente impugnazione perchè "LUI" è allergico ai ricorsi e sapeva che il ricorso lo avrebbe perso (modo non elegante per dire "non ho impugnato la decisione del T.A.R. perchè non avevo voglia di impugnare"). Per quanto riguarda la bonifica, il comitato (oppure qualcun altro) a questo punto dovrebbe fare azioni formali alla Regione Lombardia per segnalare l'inerzia in materia di bonifica del sito inquinato e chiedere di attivare la procedura d'urgenza che consente alla Regione di sollecitare il proprietario a portare a termine la bonifica oppure (in caso anche questo sollecito vada a vuoto) di sostituirsi a lui per completare le operazioni. Il Gufo ormai non chiede più il parco floreale e il "piccolo polmone verde" a questa maggioranza (si sarebbe accontentato di un mini parco all'area ex campo di tamburello a Tagliuno): richiesta ormai bocciata, nella maggioranza fatta eccezione per Clementina (che ormai si è dimessa da assessore e non gode di popolarità tra i colleghi di Forza Italia che alla poltrona non rinunceranno MAI e hanno visto come il "fumo negli occhi" una persona che invece alla poltrona ha clamorosamente rinunciato) sono quasi tutti "amanti del cemento e dell'asfalto". AMEN, il Gufo si rassegna e aspetta la prossima maggioranza per rinnovare la richiesta di realizzare questo suo piccolo sogno "verde"....
EliminaAnche tu Massimiliano sbagli DUE volte.
EliminaIl comitato per il NO non ha vinto la sua battaglia in quanto il centro commerciale potrebbe essere realizzato da subito ed è puramente una questione economica da parte dell'operatore se ciò non sta avvenendo. E qui mi domando come mai lo stesso Comitato formato da cittadini di Castelli Calepio, Palazzolo e Grumello del Monte non abbia fatto la medesima battaglia su altri territori che nel frattempo hanno realizzato indisturbati!!!
Errore numero due: il Comune ha preso atto della sospensiva TAR che invitava le parti ( comune e operatore) a ridefinire un cronoprogramma per bonifica e realizzazione dell'opera. Ha accolto la tesi dell'operatore che sosteneva che la bonifica è strettamente legata alla realizzazione dell'opera. E da qui si sta proseguendo...
Comunicazione numero TRE : ricordo che quell'area era prima che commerciale accatastata in area industriale con relativi diritti da parte dei privati ; capisci benisssimo l'impossibilità che diventi oggi come allora parco pubblico
Diversi comitati si sono battuti, dove era importante. Vedi quello di telgate, contro la cava-discarica, una vera porcheria piena di commistioni e di interessi con l'ex sindaco Bizzoni, che ancora sta cercando di spostare Fertil da Calcinate a Telgate appunto. Ma la cosa rilevante erano le dimensioni...il centro di Quintano era eccessivamente grande per essere sostenuto da una zona così piccola, sia a livello di concorrenza nei confronti delle attività locali, che soprattutto a livello di infrastrutture stradali. In sostanza, su, a parte la questione degli interessi comunali relativi agli oneri, cosa più o meno limpida, è semplicemente un progetto ECCESSIVO. Gli MD e Penny a grumello possono infastidire, ma un centro del genere sarebbe drammatico.
EliminaPoi la chiudo, Gufo: continui a dire LUI. E gli altri della maggioranza, non c'erano o se c'erano dormivano? Questo spaccare il capello in 4 non assolve "gli altri". Clementina si è dimessa? Bene, ma è solo a metà dell'opera.
RispondiEliminaClementina non ha altra "opera" da portare a compimento se non il bene del paese e per ora l'interesse del territorio è che questa Amministrazione cerchi di raggiungere alcune mete importanti....va comunque detto che IO e LUI siamo due personalità diverse con sensibilità diverse e con questo non mi ritengo ne peggiore ne migliore, solo diversa
EliminaMa Clementina si è dimessa perchè stanca lasciando spazio ai più giovani o perchè contraria alle scelte di questa giunta e quindi stanca della situazione ha preso una posizione?
EliminaSarebbe interessante capirlo visto che ufficialmente è la prima e quindi x me è ancora parte di questa giunta solo che era stanca e ha fatto un passo da parte, mentre se fosse la seconda come sembra voler far passare il gufo osannando il suo operato( fantastico è il post sullo sport osannando il suo operato con 6 cose fatte ma 4 di queste organizzate da altri) e facendola passare x l'unica a fare scelte coraggiose....
C'è stata, Clementina, una volontà politica di trasformazione dell'area da industriale a commerciale; una diversa volontà politica avrebbe potuto esprimere una diversa destinazione d'uso.
RispondiEliminaIl TAR ha accolto la richiesta di sospensiva in ordine all'escussione della fidejussione, ma ha raccomandato la prosecuzione della bonifica: a che punto siamo?
Ammetto la forzatura ("è solo a metà dell'opera"), Clementina, è chiaro che si tratta di un mio desiderio e non di un tuo "compito". Mi scuso per la forzatura alla quale, dal tuo punto di vista, hai replicato con un'eleganza che ti riconosco. Naturalmente questo non muta il mio giudizio politica su questa maggioranza, sulla maggioranza nel suo complesso.
RispondiEliminaGufo, vado fuori tema, ma devo dirlo.
RispondiEliminaSi potrebbero aprire dibattiti interessanti e pure importanti, sui tuoi post. Ma la tua incomprensibile "fobia" per facebook limita tutto quanto...creare una pur semplice radicazione di post e risposte in questo blog, tecnicamente piuttosto scarsino, è un'impresa. Peccato.