La classica amministrazione di destra, Lega Nord e Forza Italia, che esattamente come fa il nostro Imperatore Benini qui negli Stati Uniti a Castelli Calepio, ricorda al popolo che il paesello "è a tradizione cristiana" (il nostro sindaco però è molto furbo: per ora lo dice solo in Consiglio Comunale, niente scritte e niente cartelli che sono compromettenti in quanto "le parole volano, ma lo scritto rimane", sono qualche frase pronunciata per fare contenti i classici "elettori tifosi del bar sport" che come tutte le frasi può essere successivamente rinnegata, modificata, smentita, archiviata al capitolo "fanfaronate e parole in libertà" oppure rettificata a seconda delle convenienze politiche del momento); in una circostanza, ossia quando si discuteva in Consiglio Comunale di assegnazione alle associazioni richiedenti la sede presso il nuovo "circolo dopo lavoro" del lascito Marchetti in Villa Colleoni, il sindaco si lasciò trascinare dall'entusiasmo per affermare che lui avrebbe deciso l'assegnazione della sede solo ad associazioni che non erano in contrasto con le tradizioni cristiane del paesello. Qui a Castelli Calepio la vicenda è grottesca e pittoresca (il sindaco ex fascista dichiarato che impartisce lezioni di "tradizione cristiana" al democristiano cattolico praticante Fabio Perletti) e quindi il Gufo non si scandalizza, liquida la vicenda alla voce "parole e frasi in libertà" che i politicanti di partito si concedono per tenere allegro il teatrino della politica, le frasi che servono per distrarre il popolo dai problemi reali gettando "fumo negli occhi" con questi slogan da campagna elettorale perenne. Il Comune di Pontoglio era finito sulla stampa locale e nazionale, e sulle televisioni locali e nazionali, per avere esposto un cartello (all'ingresso del territorio comunale) in cui era scritto "PONTOGLIO - PAESE A CULTURA OCCIDENTALE E A PROFONDA TRADIZIONE CRISTIANA", poi il sindaco (che evidentemente non aveva fiducia nei propri cittadini, in quanto non ha ritenuto che quella scritta, il cui significato secondo la modesta opinione del vecchio e decrepito Gufo è chiarissimo e non equivocabile, fosse sufficiente per far capire il concetto a tutte le persone che leggevano il cartello) ha voluto aggiungere un'altra scritta (a caratteri più piccoli) "chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene".
Il cartello del Comune di Pontoglio era discutibile e pittoresco, ma non è offensivo. Si tratta di una evidente fanfaronata di pura propaganda politica (di solito una comunità, e all'interno della comunità le singole persone credenti e praticanti, dimostrano concretamente la tradizione occidentale e cristiana negli atti, sviluppando diverse iniziative di solidarietà, dedicandosi in modo assiduo alle associazioni di volontariato, assolvendo in numero rilevante - e non con scarse presenze che non riempiono nemmeno la Chiesa - l'obbligo della partecipazione al rito della Santa Messa settimanale, e quando una comunità è viva nella sua Fede, può certamente celebrare eventi religiosi e ricorrenze, ma non ha la necessità di esibire questa sua ricchezza con un cartello stradale) ma è una fanfaronata innocua. Anche la trombonata che invitava ad andarsene chi non rispettava la cultura e le tradizioni locali era innocua: è chiaro che nessuno (anche quelli di fede "non cristiana", oppure quelli che non hanno alcuna fede religiosa) se ne va via da un paesello solo perchè è scritto su un cartello!!! Il Gufo non avrebbe mai chiesto la rimozione di quel cartello, esattamente come non si sogna di chiedere all'Imperatore Benini "dalla prossima volta non devi parlare di paesello a tradizione cristiana": il Gufo può giudicare grottesche e sconvenienti queste forme di esibizionismo e di demagogia, ma non sono queste trombonate a influenzare il giudizio degli elettori sull'operato di una maggioranza politica; sarebbe stato sufficiente, secondo il Gufo, attendere le prossime elezioni comunali, e poi (nel caso di cambio di maggioranza politica) la nuova maggioranza, come atto politico e non come conseguenza di sentenze giudiziarie, avrebbe potuto tranquillamente dire "noi siamo una nuova maggioranza politica legittimata dal voto degli elettori, non condividiamo il contenuto di quel cartello, e ripristiniamo il semplice cartello stradale 'PONTOGLIO' nella sua formula originaria, senza aggiungere altre scritte". Il Gufo è scandalizzato per la denuncia e per la multa di 5.000,00 euro erogata al Comune di Pontoglio: anche le rimozione di quel cartello (con tanto di sentenza che condanna il Comune al pagamento di una multa!!!) è una piccola "censura", nel migliore dei casi è un atto meramente burocratico inutile e futile, visto che polemiche politiche, denunce, scaramucce tra maggioranza e opposizione hanno sollevato una montagna di inutile carta straccia che ha prodotto una multa di importo assolutamente risibile. No, il Gufo non applaude affatto alla rimozione di quel cartello: ogni volta che viene eliminata una scritta, ogni volta che viene tolto di mezzo un pensiero (anche quando la scritta è una trombonata, anche quando il pensiero non è condiviso da alcune persone) viene a mancare qualcosa, e se un piccolo pregio esisteva in quel cartello stradale, è quello che ricorda (soprattutto alle persone come il Gufo la cui fede religiosa è molto fragile ed incerta) quanto sarebbe bello, per la nostra anima e per la nostra spiritualità, riuscire a ritrovare pienamente la vera Fede (e i valori meravigliosi che tutte le religioni ci vogliono insegnare e trasmettere) e riuscire a viverla in modo pieno e coraggioso
Il cartello del Comune di Pontoglio era discutibile e pittoresco, ma non è offensivo. Si tratta di una evidente fanfaronata di pura propaganda politica (di solito una comunità, e all'interno della comunità le singole persone credenti e praticanti, dimostrano concretamente la tradizione occidentale e cristiana negli atti, sviluppando diverse iniziative di solidarietà, dedicandosi in modo assiduo alle associazioni di volontariato, assolvendo in numero rilevante - e non con scarse presenze che non riempiono nemmeno la Chiesa - l'obbligo della partecipazione al rito della Santa Messa settimanale, e quando una comunità è viva nella sua Fede, può certamente celebrare eventi religiosi e ricorrenze, ma non ha la necessità di esibire questa sua ricchezza con un cartello stradale) ma è una fanfaronata innocua. Anche la trombonata che invitava ad andarsene chi non rispettava la cultura e le tradizioni locali era innocua: è chiaro che nessuno (anche quelli di fede "non cristiana", oppure quelli che non hanno alcuna fede religiosa) se ne va via da un paesello solo perchè è scritto su un cartello!!! Il Gufo non avrebbe mai chiesto la rimozione di quel cartello, esattamente come non si sogna di chiedere all'Imperatore Benini "dalla prossima volta non devi parlare di paesello a tradizione cristiana": il Gufo può giudicare grottesche e sconvenienti queste forme di esibizionismo e di demagogia, ma non sono queste trombonate a influenzare il giudizio degli elettori sull'operato di una maggioranza politica; sarebbe stato sufficiente, secondo il Gufo, attendere le prossime elezioni comunali, e poi (nel caso di cambio di maggioranza politica) la nuova maggioranza, come atto politico e non come conseguenza di sentenze giudiziarie, avrebbe potuto tranquillamente dire "noi siamo una nuova maggioranza politica legittimata dal voto degli elettori, non condividiamo il contenuto di quel cartello, e ripristiniamo il semplice cartello stradale 'PONTOGLIO' nella sua formula originaria, senza aggiungere altre scritte". Il Gufo è scandalizzato per la denuncia e per la multa di 5.000,00 euro erogata al Comune di Pontoglio: anche le rimozione di quel cartello (con tanto di sentenza che condanna il Comune al pagamento di una multa!!!) è una piccola "censura", nel migliore dei casi è un atto meramente burocratico inutile e futile, visto che polemiche politiche, denunce, scaramucce tra maggioranza e opposizione hanno sollevato una montagna di inutile carta straccia che ha prodotto una multa di importo assolutamente risibile. No, il Gufo non applaude affatto alla rimozione di quel cartello: ogni volta che viene eliminata una scritta, ogni volta che viene tolto di mezzo un pensiero (anche quando la scritta è una trombonata, anche quando il pensiero non è condiviso da alcune persone) viene a mancare qualcosa, e se un piccolo pregio esisteva in quel cartello stradale, è quello che ricorda (soprattutto alle persone come il Gufo la cui fede religiosa è molto fragile ed incerta) quanto sarebbe bello, per la nostra anima e per la nostra spiritualità, riuscire a ritrovare pienamente la vera Fede (e i valori meravigliosi che tutte le religioni ci vogliono insegnare e trasmettere) e riuscire a viverla in modo pieno e coraggioso
Io invece, caro Gufo, penso che abbiano fatto bene ad impugnare la fanfaronata degli amministratori di Pontoglio ed ancora meglio ha fatto il TAR a condannare il Comune in quanto ha ravvisato, in quei cartelli, una discriminazione nei confronti di chi cristiano non è. È ora e tempo di finirla di usare la segnaletica dei Comuni per fare becera "propaganda" da parte di chi non ha un minimo di senso istituzionale, scambiando l'amministrazione pubblica come una bacheca temporanea sulla quale affiggere slogan da bar sport.
RispondiEliminaIo invece la detrarrei dallo stipendio del sindaco la multa così la prossima volta ci pensa bene ad usare i soldi del comune x queste CAGATE!!!!
RispondiEliminaConcordo, volevano dare la responsabilità diretta ai giudici, perchè non anche ai sindaci?
EliminaAnche a Telgate il "sindaco sceriffo" (per i ben informati) ha causato multe (seppur di importo relativamente innocuo) a danno del Comune, per diverse scemenze combinate negli anni, che avevano proprio lo scopo di far (s)parlare della lega e della sua propaganda "alla pancia". Ma anche secondo me la rimozione ci sta. Si invita così la lega a non fare sempre di testa sua, dato che governa anche per quelli che nè nella lega, nè tantomeno nelle fanfaronate del cristianesimo han mai creduto. Altrimenti la prossima volta vediamo cosa ne pensano i cittadini se sotto a quel cartello scriviamo "l'italia è uno stato laico, come sancito dalla Costituzione".
RispondiElimina