martedì 29 novembre 2016

IL GUFO DESCRIVE LA POSIZIONE SUL REFERENDUM COSTITUZIONALE DI ANGELO CAPELLI E DI QUELLA PARTE DEL CENTRO DESTRA SCHIERATA PER IL ''SI'' AL REFERENDUM SULLE RIFORME COSTITUZIONALI

Angelo Capelli,  avvocato ed esponente bergamasco del Nuovo Centro Destra,  ex sindaco di Ponte Nossa  e  consigliere regionale di maggioranza che sostiene la Giunta Maroni in Regione Lombardia,  smaschera innanzitutto le due grandi bugie politiche che girano in questi giorni di vigilia elettorale.  La prima bugia crolla miseramente proprio qui a Bergamo,  le fanfaronate di Lega Nord e Forza Italia quando dicono che  ''è una riforma approvata dalla sinistra''  e  cianciano a vuoto di dittatura della sinistra dimenticano clamorosamente che proprio nella Provincia bergamasca si sono espressi per il  ''SI''  alla riforma il direttore di  ''Libero''  Vittorio Feltri,  storico giornalista di destra,  e l'ex coordinatore provinciale del Popolo della Libertà e attuale consigliere di maggioranza in Regione Lombardia Angelo Capelli.   La scelta tra  ''SI''  e  ''NO''  è trasversale  e  prescinde dal partito di appartenza,  gli elettori di destra non faranno  'i galoppini'  e i meri esecutori delle volontà di Salvini oppure di Silvio B.,   e nel segreto dell'urna molti elettori di destra a sorpresa voteranno  ''SI''  perchè ne hanno le palle piene del meccanismo borbonico e inefficiente del bicameralismo perfetto,  perchè vogliono ridurre il numero di senatori ed eliminare un Ente inutile come il C.N.E.L.,   perchè giudicano ridicolo e demagogico il limite di 500.000 firme per promuovere un referendum abrogativo che ha trascinato il popolo a votare quasi 100 volte in meno di 20 anni spesso per questioni assolutamente futili e demagogiche come l'abrogazione dell'ordine dei giornalisti oppure l'abolizione dei ministeri del Turismo e dell'Agricoltura,   trasformando un istituto serio come il referendum abrogativo in una barzelletta in cui nella grande maggioranza dei casi si gettano i soldi per mancato raggiungimento del quorum dovuto al fatto che si trascina il popolo a votare su quisquilie che potrebbero e dovrebbero essere risolte in Parlamento,  visto che i deputati sono eletti  e  anche ben retribuiti perchè hanno il compito di approvare le leggi dopo seria discussione  e  non di ricorrere al popolo ogni cinque minuti  e  per ogni cazzata.

La seconda bugia è smascherata da Capelli stesso che ricorda che in prima lettura al Senato Forza Italia votò a favore della riforma,  ma non solo si limitò al voto favorevole,   in quanto lo stesso senatore Romani di Forza Italia dichiarò pubblicamente in aula che si approvava la riforma in modo condiviso e senza vincoli di schieramento politico  ''in un clima costituente di legittimazione reciproca tra i diversi schieramenti''.    Diventa imbarazzante per il Gufo tentare di capire per quale motivo parlamentari come Bersani e Romani in un'aula parlamentare votano a favore di una riforma  e  motivano il loro voto favorevole con pubbliche dichiarazioni in Senato  e  poi meno di due anni dopo cambiano idea in modo talmente clamoroso da incitare il popolo e gli elettori a bocciare la riforma da loro stessi votata,   magari quando sono stati loro stessi a proporre alcune delle idee che sono state recepite e inserite nel testo della riforma.   Non è un problema del Gufo fornire spiegazioni su questo clamoroso caso di  ''voltagabbana''  dei vari Romani e Bersani opportunisti di turno,  ma è convinzione del Gufo che l'esistenza di un numero fortissimo di  ''volta gabbana'' è  una ulteriore ragione in più per votare un  ''SI''  che grazie al taglio netto di 215 senatori in meno potrà dare una sforbiciata e una sana sfoltita all'esercito di quelli che  ''cambiano clamorosamente idea e a volte anche partito e gruppo parlamentare a seconda delle convenienze politiche del momento oppure di semplice opportunismo e antipatia per Renzi'',  e che quindi se passa il  ''SI''  alla riforma probabilmente uno degli effetti più benefici sarà proprio quello di ridurre fisicamente il numero dei parlamentari volta gabbana che hanno dato un triste spettacolo politico esattamente come quello di Forza Italia smascherato dall'avvocato Angelo Capelli sulla base della lettura di una dichiarazione pubblica di voto in Senato nel mese di agosto 2014 in sede di approvazione in prima lettura della riforma costituzionale sottoposta al referendum confermativo   


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