martedì 27 dicembre 2016

IL PROBLEMA PIU' GRAVE, MASSIMILIANO, NON SONO I PICCOLI CENSORI LOCALI MA QUELLI CHE SI AUTO CENSURANO

Nei tuoi post parli spesso di  "censura"  a  proposito di qualche piccolo episodio in cui qui nel paesello qualcuno si è divertito a non pubblicare i tuoi post  'politici'  su qualche forum,  sempre in nome del mitico  "qui non si fa politica,  non si fanno polemiche inutili,  la politica non mi interessa"  che come frase è la madre e il padre di ogni bugia e ipocrisia,  visto che coloro che la pronunciano quando hanno un interesse personale  'fanno politica'  e  'fanno anche polemiche'  che non sono certamente polemiche utili se non a loro stessi.     La censura è stata un fenomeno troppo grave nella storia,  per essere tirata in ballo nelle beghe non entusiasmanti e spesso deludenti della politica castellese.   Il dramma reale ha un nome solo e si chiama  AUTO CENSURA  messa in pratica per ragioni di viltà,  di meschino opportunismo oppure magari per il semplice  'quieto vivere'  che non manca mai  (ma anche il  'quieto vivere'  è la madre e il padre di ogni bugia e ipocrisia,  visto che quelli che dicono  'preferisco stare zitto per quieto vivere'  tacciono quando la vittima del loro silenzio è un altro,   quando sono in ballo loro stessi e i loro interessi personali non tacciono affatto ma urlano,  sproloquiano e starnazzano come aquile ferite a morte).    Troppe persone si sono auto censurate per calcoli di opportunismo qui a Castelli Calepio e lo fece anche il Gufo in passato,   ma alla fine l'auto censura non porta a niente altro che a subire le angherie dei potenti e dei prepotenti e spesso porta anche a frustrazione,  mancato sfogo della propria rabbia  e  addirittura alla stessa depressione.   Il problema Massimiliano non è colui che si diverte a fare  "il piccolo censore"  perchè tanto quelli che vogliono esprimersi e parlare del piccolo censore se ne fregano e lo mandano anche a quel paese andando a scrivere da qualche altra parte,   il problema più grave  (ed è un problema per loro stessi perchè danneggia la persona che tace,   più che per gli altri)  è quello che si diverte a fare il tristissimo ruolo  "dell'auto censore di sè stesso"

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