Sarnico oggi distribuisce regolarmente, come avviene da diversi anni con cadenza semestrale (almeno due volte all'anno e nei casi più importanti anche tre volte) "Il Giornale del Basso Sebino", foglio informativo ben fatto e completo, ricco di informazioni, dove la maggioranza assolve con completezza il proprio compito di informare i cittadini su diversi argomenti, concedendo ampio spazio al sindaco ma anche ai suoi assessori, e a richiesta anche agli esponenti delle opposizioni. Forza Italia Sarnico ha una sede e un coordinamento ben organizzati e radicati sul territorio ed escono periodicamente con manifesti sullo spazio a loro dedicato nella bacheca comunale e con volantini informativi che relazionano ai propri tesserati, agli elettori di centro destra e ai cittadini sull'operato del consiglio direttivo del partito e degli assessori che partecipano attivamente alla gestione del paesello in un'alleanza Lega Nord - Forza Italia che è molto più solida e molto più compatta di quella di Castelli Calepio, con rapporti costruttivi (anche se qualche volta difficili) tra due partiti che pensano innanzitutto ad amministrare insieme il paese e non "a farsi le scarpe" con reciproci sgambetti e ripicche. A Sarnico il sindaco leghista Bertazzoli ha scelto validi collaboratori e delega le funzioni principali, e Forza Italia in prima persona con i suoi esponenti principali (tra cui l'esperto Giuseppe Bettera) gestisce assessorati importantissimi; nessuno si sognerebbe mai di mettere in piedi lo stillicidio delle rinunce alle deleghe e il triste teatrino di un sindaco che si ritrova all'improvviso "sul collo" ben sei deleghe da gestire. Peraltro il "Giornale del Basso Sebino" dedica pagine anche ai paeselli limitrofi, e sarebbe sufficiente una telefonata del nostro sindaco oppure di un esponente di maggioranza della Lega Nord per far inserire qualche notizia, in mezza pagina, anche relativa al Comune di Castelli Calepio. Le tasse locali sugli immobili a Sarnico, annata 2016, ammontano complessivamente al 10,23 per mille (9 per mille I.M.U. più 1,23 per mille T.A.S.I.) contro l'attuale 10,60 per mille di Castelli Calepio, ma l'addizionale locale di Sarnico non è ancora arrivata all'aliquota massima di legge dello 0,80%, eppure a fronte di minori entrate fiscali Sarnico deve garantire una qualità di servizi (in quanto paese turistico che deve gestire anche "il borgo antico" della Contrada in cui gli immobili sono ovviamente accatastati con rendite molto basse e deve fare la manutenzione e la pulizia del lungo lago, e ospita l'Ospedale, la Caserma dei Carabinieri, la Casa di Riposo per anziani, la Pinacoteca Comunale "Bellini", il cinema parrocchiale e la sede di Servizi Comunali, oltre ad avere ospitato fino a pochi mesi fa anche la Caserma della Guardia di Finanza e oltre a ospitare le sedi dei principali sindacati e associazioni di categoria di artigiani, commercianti e agricoltori) che è nettamente superiore a quella di Castelli Calepio. Sarnico doveva condurre in porto insieme a Castelli Calepio anche la gestione del Distretto del Commercio (in quanto sede di una "Pro Loco" molto attiva) e alla fine è stato proprio il nostro paesello a defilarsi dal distretto lasciandolo agonizzare.
La situazione descritta dal Gufo si trascina da anni ma viene considerata quasi scontata, probabilmente il popolo giulivo e giocondo del nostro paesello non ci fa più nemmeno caso mentre il Gufo che vive a Castelli Calepio e lavora a Sarnico ha sotto i propri occhi l'evidenza di questi fatti. Si potrebbe e si dovrebbe iniziare, innanzitutto, a "tirare fuori i due partiti di destra dal sarcofago e dal sepolcro imbiancato" in cui versano tragicamente da due anni e mezzo: non è possibile che a Castelli Calepio l'informazione politica la fanno solamente il blog individuale del Gufo, "Castelli Calepio Cambia" con i social network, il sindaco con i suoi show e i suoi monologhi mentre gli altri due partiti di maggioranza non hanno mai relazionato una sola volta in modo serio, in due anni e mezzo, nemmeno con uno straccio di serata pubblica e di volantino distribuito alla popolazione, sul loro operato. Siamo alla farsa e alla frutta, aggravata dal fatto che gli unici scrittori sono stati spesso messi sotto pressione da gente che voleva "chiudere la bocca e far tacere" gli scrittori, come se tutto deve rimanere per forza confinato nelle segrete stanze delle sedi dei partiti e della Reggia di Villa Clorinda e il popolo non deve sapere niente tranne le "veline ufficiali" scritte dai galoppini della maggioranza. Addirittura qualcuno è passato alle minacce di querele e alle querele vere e proprie, e allora il Gufo si rassegna: fino al 2019 Sarnico (e anche Tavernola Bergamasca) continueranno a essere molto più belli e avanzati del paesello sfigato, ma la differenza aumenta vertiginosamente anzichè diminuire, e il bello è che "nel popolo giulivo e giocondo" molti pensano incredibilmente che noi di Castelli Calepio siamo migliori dei paeselli del Lago di Sarnico e della zona del Basso Sebino
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