giovedì 8 dicembre 2016

SCANDALO DELLE DELEGHE, IL SINDACO ''A SEI DELEGHE'' COSTRETTO A TENERSI ANCHE LA SICUREZZA. IL GUFO DA' FUORI DI MATTO E ORDINA ALLA MAGGIORANZA DI RICOMPATTARSI E DI RISOLVERE CON URGENZA IL PROBLEMA DELLE DELEGHE

Anche la vicenda della rinuncia della delega alla Sicurezza da parte del consigliere comunale di Forza Italia Fiorenzo Falconi è finita sulle pagine dei giornali,  e precisamente sull'Eco di Bergamo,  con una dichiarazione in cui il sindaco afferma che Fiorenzo si è sentito impallinato dalle lamentele sui social network per gli episodi di furti in abitazioni private che si sono verificati in una zona di Tagliuno,   episodi dei quali Fiorenzo non ha colpa politica in quanto non dispone della bacchetta magica per risolvere tutte le situazioni di un Comune con territorio molto esteso  e  oltre 10.000 abitanti,   episodi che hanno indotto il sindaco a firmare rapidamente una convenzione con l'associazione  ''Carabinieri in congedo''  per aumentare il numero di ore di vigilanza del territorio comunale  e  il numero di zone coperte dalla vigilanza eseguita dall'associazione dei carabinieri che sarà operativa e attiva già nei prossimi giorni.   Clementina Belotti dice spesso al Gufo che  ''chi ha la responsabilità di amministrare deve sopportare il peso delle critiche anche quando sono ingiuste''  e  dal punto di vista politico e amministrativo ha ragione lei,   ma Fiorenzo come altre persone della Lega Nord sono innanzitutto persone fisiche e ognuno di noi ha un proprio  'grado di sopportazione individuale'  che è variabile e dipende dal nostro carattere e dalla nostra anima.   Clementina stessa e Benini non hanno certo dimostrato una sopportazione maggiore di quella di Fiorenzo,  visto che con la loro litigata sono volati gli stracci su tutti i giornali locali,   Clementina si è dimessa e ha rinunciato a due deleghe pesanti come Bilancio e Gestione del Personale buttandole  ''in collo''  al sindaco perchè si è sentita tirata in ballo inutilmente dalle solite fanfaronate in libertà a cui si abbandona il sindaco davanti ai giornalisti che lo inducono in tentazione,   e Benini è diventato  'permaloso'  tenendosi la delega al Bilancio per ripicca e dilagando per mesi sui giornali e televisioni locali con un diluvio di dichiarazioni.     Anche il Gufo spesso si è incazzato e ha fatto volare gli stracci,   qui a destra la tradizione antica da anni dice che quando accade la litigata,   non siamo  ''tarallucci e vino''  come i vecchi democristiani ipocriti che si accoltellavano alle spalle nelle stanze dei partiti  e  ne uscivano abbracciati davanti alla stampa e alle televisioni,   ma siamo puntigliosi  e  quando arriva la litigata non si va certo per il sottile  e  gli stracci volano talmente forti e veloci che spesso diamo pubblicamente spettacolo.

Lo scandalo e l'indecenza politica è che il sindaco in questo momento ha  ''in collo''  addirittura sei deleghe,  quella all'Urbanistica e quella ai Lavori Pubblici,  quella alla Sicurezza,  quella al Bilancio,  quella alla Gestione del Personale  e  la funzione di sindaco.    Siamo alla follia politica e all'irresponsabilità più totale da parte dei due coordinatori locali dei due partiti della coalizione.   In pratica,  ogni volta che in uno dei due partiti accade un caos interno del quale al sindaco interessa meno di zero,   visto che il sindaco deve amministrare il paesello e non occuparsi delle paturnie inconcludenti interne ai singoli partiti,   i coordinatori locali invece che risolvere la litigata e fare in modo che le divisioni interne non sono scaricate sulla Giunta evidentemente non svolgono il loro dovere,   cincischiano oppure se ne lavano le mani,  visto che la vicenda va sempre a finire con le solite stucchevoli  ''dimissioni per motivi personali'',   oppure con la rinuncia delle deleghe che sono rimesse nelle mani del sindaco,  oppure con le litigate che finiscono sui giornali e su Facebook raccontando nei minimi dettagli la rava e la fava di ogni vicenda,  anche quando si tratta di una quisquilia insignificante.    Il Gufo ha osservato spesso  ''la consegna al silenzio''  omettendo alcuni sfoghi personali perchè erano dettati dalla rabbia del momento  e  quindi non era giusto trascrivere sul blog quello che non era un reale pensiero,  ma solo un momento di agitazione della persona che in quel momento si sentiva offesa e politicamente tradita,   e quindi scrivere sul blog il singolo sfogo non sarebbe stata informazione libera,   ma travisamento dei fatti e della realtà.    I coordinatori locali dei due partiti devono aiutare il sindaco a risolvere i problemi,   non scaricare addosso al sindaco le conseguenze di ogni singola litigata tra Lega Nord e Forza Italia.    La vicenda del  ''sindaco a sei deleghe''  è un'assurdità,   un imprenditore ancora attivo che deve gestire anche il proprio lavoro e la propria azienda non può essere fisicamente presente 24 ore su 24 in Municipio a risolvere tutti i problemi di bilancio,  di sicurezza,  di edilizia pubblica e privata.   

Il Gufo pertanto questa sera compie un atto politico clamoroso,  ma la gravità e l'eccezionalità della situazione è tale che il Gufo non ha altra scelta.   Il Gufo si sostituisce ai due consigli direttivi locali dei due partiti   e  ordina seduta stante a consiglieri e assessori di Lega Nord e di Forza Italia di  ''chiudersi in una stanza'',   in seduta eccezionale e coinvolgendo anche entrambi i direttivi,  se necessario per una intera serata e anche fino alle ore notturne,   fare volare gli stracci in quella stanza chiusa ma possibilmente senza spifferare tutto all'Eco di Bergamo oppure ad  ''Araberara'',   e uscirne fuori con un  'programma cronologico'  su come portare a conclusione la legislatura comunale da oggi al 2019  e  soprattutto su come riprendersi le deleghe di Bilancio,  Sicurezza  e  Gestione del Personale distribuendo l'onere della responsabilità di gestione di questi settori tra consiglieri e assessori dei due partiti.   Agli elettori e al popolo di destra di Castelli Calepio non interessa assolutamente una mazza di queste futili beghe di partito  e  il dovere di amministrare il paesello viene prima di qualsiasi permalosità personale,  di qualsiasi  'fiera della vanità',   di qualsiasi ripicca reciproca tra partiti  e  di qualsiasi rivendicazione anche seria e giustificata ma che in questo momento diventa cavillosa e fonte di perdita di tempo,   perchè quando si ha la fortuna di essere eletti a consiglieri oppure di essere nominati assessori e segretari locali di partito e di sezione,  insieme alla fortuna della carica ci si deve anche accollare l'onere dell'impopolarità delle decisioni e della responsabilità nei confronti dei cittadini.      Questo del Gufo che chiede alla maggioranza di ricompattarsi immediatamente e di tornare al dovere è un ordine,  è un atto imperiale con cui si sostituisce ai consigli direttivi dei due partiti,   di fronte all'indecenza di un sindaco che si è ritrovato  ''sul collo''  in meno di nove mesi e all'improvviso addirittura la responsabilità politica e personale di sei deleghe,   con l'aggravante che nel mese di campagna elettorale referendaria il sindaco è stato un galantuomo  ''super partes''  che ha pensato solamente all'amministrazione del paesello e non si è mai esibito in sfilate e serate demagogiche,   mentre gli altri  -  soprattutto quelli della Lega Nord  -  sono stati un mese intero in campagna elettorale a dilagare sui social network  ''per mandare a casa Renzi''  con le bambinate dell'asilo del  ''Ciaone''  e altre battute che non facevano affatto ridere,   a partecipare a serate di propaganda politica a volte demagogiche,   a passare tutti i fine settimana con i gazebo sulle piazze delle frazioni di Castelli Calepio.    Magari appena leggeranno queste righe leghisti e militanti di Forza Italia si incazzeranno a morte per l'ennesima volta contro  'il volatile sparlante',   ma il Gufo è pronto a scommettere che,   trattandosi in molti casi di persone intelligenti e dotate di senso del dovere,   inizialmente proveranno qualche minuto di sana vergogna individuale per  ''avere costretto''  il Gufo a lanciare questo appello pubblico,   capiranno che è meglio prendersi la ramanzina di un post del blog del Gufo piuttosto che di subire l'ira funesta di qualche militante incazzato,   e  poi  faranno tesoro di quanto è stato scritto su questo post  e  procederanno senza più esitare e perdere tempo a ricompattare la maggioranza e a tornare immediatamente al dovere,   risolvendo una volta per tutte con la massima urgenza il problema della equa redistribuzione delle deleghe e degli incarichi per riportare la Giunta a un buon livello di efficienza e di funzionalità.    Al Gufo non resta che portare pazienza ancora una volta,   si aspetta l'ennesimo  ''tentativo di impallinamento'',   ma se poi il problema sarà risolto  e  le deleghe redistribuite con equità e in accordo tra i due partiti,   il Gufo avrà almeno la piccola soddisfazione personale di aver contribuito alla soluzione di un problema politico importante per il paesello  
  


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