IL CAPITALISMO SFRENATO PRODUCE FRETTA, E UCCIDE L'ANIMA. Quando il Gufo, nei prossimi viaggi in programma dell'anno 2017, salirà come al solito sul pullman inizierà a consumare la prima parte del suo "rito tranquillo" proprio nel mezzo di trasporto che è molto più lento dell'aereo, è soggetto ad alcune fermate per soste fisiologiche, per lunghi tratti ospiterà un Gufo in ozio che dorme oppure mantiene gli occhi chiusi in una condizione di assoluto riposo, e al termine del viaggio provvederà il servizio fotografico sulla pagina Facebook a imprimere nella mente del Gufo quei momenti, a rendere immortali i ricordi, a far partecipare i lettori più assidui alla gioia del viaggio. L'obiettivo del Gufo scrittore è chiaro, il Gufo non crea romanzi ma descrive, conserva e diffonde "il Bello Estetico" già esistente, il Gufo non inventa nulla di nuovo ma come lo staffettista della corsa su pista di atletica prende in mano il testimone dalla persona che lo precede, fa il suo tratto di corsa in modo tranquillo e poi "passa il testimone" allo staffettista successivo, arricchendo quel testimone con la fatica della sua corsa solitaria.
Il Gufo è al tempo stesso creativo (la sua mente è fertile e piena di fantasia) e rigidamente conservatore, sogna una società dove i ritmi possano essere più tranquilli e meno frenetici di quelli attuali, una produzione di qualità dove la "regola numero uno" è quella del riposo che non deve essere più demonizzato ma essere valorizzato perchè a volte la persona che riposa in quel momento 'lascia lavorare i pensieri' e quando torna attiva riesce a elaborare un progetto e addirittura a concretizzarlo traducendolo in decisione operativa e poi in azione. Il processo produttivo deve essere organizzato "a misura di singolo Gufo" senza pretendere di poter disporre di una squadra di fenomeni: in ogni squadra esiste una persona lenta e anche una o più persone oziose, ma non serve a nulla 'scartare e accantonare queste persone' senza prima avere esaminato a fondo se nella loro inerzia in realtà non si nascondono altri talenti come l'inventiva, l'estro creativo, la memoria storica, la capacità di sintesi, la capacità di scrittura, la capacità organizzativa e direttiva. Il selezionatore migliore non è quello che "macina risultati e sforna numeri e dati", quello che mette insieme "la mitica squadra vincente" che come la Falange Macedone marcia compatta per travolgere ogni ostacolo; in fondo la Falange Macedone guidata da Perseo fu umiliata dall'esercito romano della grande battaglia del 68 Avanti Cristo perchè il generale romano aveva disposto una ''tattica in due tempi'' in cui la prima fase era 'passiva' e si limitava a reggere l'urto della falange limitando i danni, e poi si passava successivamente alla fase 'attiva' in cui dopo avere sfiancato e stancato gli uomini della Falange l'esercito romano passava al contrattacco, facendo valere il suo "passo lento ma assiduo e costante" che gli permetteva di continuare a combattere anche quando il nemico che aveva dato tutto era ormai allo stremo delle forze. Il selezionatore migliore è quello che valorizza ogni singola persona riuscendo in quella miracolosa operazione di "trovare al singolo il proprio ruolo", a miscelare gli ingredienti e addirittura a cambiare la miscela ogni volta che emerge una qualità individuale fino a quel momento rimasta inespressa e sconosciuta alla massa e al selezionatore stesso. Accade (e non raramente) che questo "selezionatore paziente seminatore" si possa ritrovare improvvisamente tra le mani la ricchezza di una persona geniale che fino a quel momento era stata trascurata dal mondo chiassoso e urlante che nella fretta di procedere a ritmi supersonici aveva colpevolmente ignorato quella singola persona geniale e ricca di inventiva, di talento, di creatività: ed è quello il momento in cui si verifica il progresso economico e sociale, il momento in cui l'Umanità compie un altro piccolo passo della sua storia millenaria e piena di imprevisti e di eventi grandiosi che spesso sono tali in quanto arrivano sorprendenti e inaspettati.
E' LA LENTEZZA LA VERA VIRTU' CHE DOBBIAMO RECUPERARE, l'Unione Europea aveva proprio questo senso e questa impostazione iniziale, quella di creare un luogo di libertà dove mantenere le antiche tradizioni del "capitalismo liberale corretto con importanti interventi di stato sociale", una via di mezzo tra il comunismo sovietico e il folle, delinquenziale e criminale capitalismo dei giorni odierni dominato dalla Finanza e dal Dio denaro, un capitalismo sfrenato criminale e delinquenziale che produce guerre, terrorismo internazionale, diseguaglianze sociali devastanti, situazioni di miseria e di povertà gravissime. Il sogno del Gufo si chiama "Unione Europea delle piccole patrie" omogenee tra di loro (unite nei grandi obiettivi internazionali comuni della Difesa, della Politica Estera, della Politica Monetaria Comune, della creazione di un'area di libero mercato e di libera circolazione delle persone, delle merci, delle informazioni, del sapere scientifico e anche dei servizi primari alle persone) ma ognuna gelosa custode delle proprie tradizioni antiche, un'Unione di Stati nella quale l'Italia si trovava perfettamente a proprio agio disponendo di un sistema produttivo unico al mondo basato per oltre il 90% della forza lavoro sul modello virtuoso della piccola impresa (artigiani, commercianti, liberi professionisti, associazioni di volontariato del "terzo settore") e che necessitava solo di creare una "forma di protezione dalla globalizzazione selvaggia" con il sistema della "rete di imprese" con cui si sarebbero messe in cordata e quindi in sicurezza l'esercito di piccole imprese che era alla base del sistema produttivo italiano; è inutile precisare che questa "Unione Europea ideale" sognata dal Gufo dovrebbe recidere il perverso legame con gli Stati Uniti e con la finanza internazionale delle nazioni anglosassoni, figli di una tradizione diversa (distinta e distante) da quella della vecchia Europa. Il Gufo vuole ancora continuare in politica e nella sua azione informativa e sociale a inseguire questo suo piccolo sogno, non ha importanza se il Gufo in questo momento ha "un pensiero debole e di minoranza" che appartiene ai soliti scrittori solitari che sono accusati di 'fare filosofia' senza essere concreti. Il Gufo secondo alcuni sogna la "decrescita felice" ma in realtà sogna la "piccola crescita" che è un concetto ben diverso, ma per ora il Gufo è rimasto solitario, in assoluta minoranza nella coltivazione del suo piccolo sogno, e forse questa è una delle ragioni che lo spinge a cercare, nei suoi meravigliosi viaggi, di creare una "galleria virtuale e reale" dei luoghi meravigliosi che abbiamo a disposizione quando decidiamo di prenderci una pausa, fermarci per qualche momento e andare nel mondo (in questo caso in Europa) alla ricerca del "Bello Estetico" da condividere con i nostri compagni di cordata e di avventura, ma il Gufo prega vivamente i lettori di non considerare le idee del Gufo come ''idee di sinistra". La sinistra storica europea è una famiglia di grande e prestigiosa tradizione, che non può essere confusa con idee retrograde e rigidamente conservatrici come quelle del vecchio Gufo, che erano le idee dei liberi e solitari scrittori della destra antica i quali, proprio perchè colpevoli di pensare liberamente, sono stati spesso impallinati da quella destra di "traditori della Patria e nemici del popolo" che sono i capitalisti miliardari e i servi spietati del Dio denaro
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