martedì 22 agosto 2017

DALLE CROCIATE AL ''GOLPE DEL PAPA RE'', LA METAMORFOSI DI SALLUSTI

Quando una nazione europea viene funestata da un attentato dei terroristi islamici,   la destra nazionale si imbarca immediatamente per le Crociate al grido  ''armiamoci e partite''  e  il Sallusti nazionale di solito veste i panni del leader dei Crociati nazionali,   ricorda al popolo che l'Italia è una nazione a tradizione cattolica e cristiana  e  accusa di essere pavidi  e  complici del nemico e dell'invasore tutti quelli  ''renitenti alla chiamata alle Crociate''  che non aderiscono immediatamente all'invito alla lotta contro il terrorismo.    In quei momenti va in scena quindi la versione della destra a tradizione cattolica,   e si inneggia all'ungherese Viktor Orbàn,   al polacco Jaroslaw Kaczinsky e al russo Vladimir Putin difensori della cristianità in contrasto con gli occidentali pavidi  e  magari anche in contrasto con gli olandesi stravaganti che sono diventati la nazione del Vizio  e  si sono dimenticati della Virtù.

Oggi con una virata a 360 gradi spettacolare   ''Il Giornale''  esce con un titolo sensazionale e clamoroso in prima pagina,   ''IL GOLPE DEL PAPA RE''.     Sallusti detta la nuova linea al popolo dei Crociati,   afferma che in Vaticano regna come un dittatore un tizio non eletto da nessuno ma nominato in una stanza segreta da una riunione di cardinali anziani,    sospetta che il  ''Papa Re''  che è tornato a dominare su Roma fa accordi segreti con il tremebondo ed esitante presidente del Consiglio Gentiloni al quale detta l'agenda politica,   tira fuori la geniale intuizione quando dice che il Gentiloni nazionale non è un eroe  e  quindi ''per quieto vivere''  e  per tirare a campare deve subire passivamente la volontà del Papa,   e infine sentenzia che Bergoglio è un marxista sudamericano.     Poi in un soprassalto di dignità nazionale si ricorda che l'Italia è una nazione laica,   che nel lontano 1861 il primo presidente del Consiglio italiano  -  il conte piemontese Camillo Benso di Cavour  -  aveva come principio non negoziabile la formula  ''libera Chiesa in libero Stato''  che inneggiava alla separazione dei poteri statali da quelli cattolici,   fa capire che la Chiesa non si deve intromettere negli affari dello Stato  e  per fortuna si ferma qui,   perchè il Gufo a un certo punto sospettava che travolto dall'entusiasmo  e  dal recupero degli antichi principi politici liberali il Sallusti nazionale avrebbe potuto lasciarsi prendere la mano  e  magari telefonare alla sindaca di Roma per chiederle di fare pagare l'I.M.U.  sugli immobili della Chiesa.        

Il popolo dei Crociati ovviamente si adegua alla linea,   esattamente come facevano i comunisti sovietici ai tempi gloriosi della  ''Pravda''  ed esattamente come fanno adesso gli ultras della sinistra estrema italiani  e  alcuni fanfaroni del M5S che inneggiano a Nicolàs Maduro,   e  quei social network che fino a ieri traboccavano di commenti che inneggiavano al recupero della tradizione cattolica nazionale oggi sono travolti da una marea di commenti che considerano il  ''Papa Re''  un comunista  e  un complice dell'invasore,   e  manca solo che salta fuori il Salvini a dire  ''il Papa li ospiti tutti nelle sue ville''  per completare l'opera.    Siamo passati dalle Crociate italiane  allo  Stato laico della tradizione francese e della monarchia sabauda in meno di una settimana,    ma il Gufo è pronto a scommettere che se fosse utile alla causa e soprattutto a rastrellare voti con slogan demagogici e spregiudicati in vista della campagna elettorale,   domani mattina  ''la Pravda della destra italiana''  sarebbe pronta a inneggiare nuovamente alle Crociate  e  a ricordare che l'Italia,   nazione teoricamente laica e liberale nella quale dovrebbe regnare il principio di separazione dei poteri tra Stato e Chiesa,   deve difendere la propria tradizione cattolica e cristiana dall'assalto degli invasori  e  quindi deve ritornare a difendere la capitale  e  magari anche il  ''Papa Re''

NOTA A MARGINE DEL POST  -  fino al 2016 l'elenco degli autori di colpi di Stato in Italia era lunghissimo,    infatti l'Italia secondo Sallusti è stata vittima di  complotti organizzati dal comunista Napolitano accusato di comportarsi come un monarca assoluto,   dalla magistratura piena di  ''toghe rosse'',   dai banchieri nazionali e internazionali guidati da Mario Monti,   dai soliti  ''poteri forti''  che tramano nelle stanze segrete da mattina a sera,   dalla Merkel e da Sarkozy insieme ai burocrati dell'Unione Europea,   dai governi non eletti dal popolo,   da Matteo Renzi,   dalla  ''trojka''  finanziaria  e  anche dal traditore Alfano che adesso è stato invitato a tornare a casa dietro promessa di ammazzare il vitello grasso e servirlo a tavola per fare festa.    Adesso l'elenco degli autori dei colpi di Stato in Italia si è allungato perchè è stato aggiunto  ''il Papa Re''  non eletto da nessuno che è un marxista sudamericano  e  che si diverte a dettare la linea politica approfittando di presidenti del Consiglio deboli e tremebondi.     Il Gufo ne prende atto  e  aggiorna la lista dei colpi di Stato,    ma prende anche atto che in Italia più che del golpe ci si deve preoccupare spesso dei  ''colpi di sole''  che colpiscono diversi politici e alcuni giornalisti a causa della calura estiva 

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