mercoledì 23 agosto 2017

IL REGNO LOMBARDO VENETO RITORNA INDIPENDENTE, L'ITALIA RITORNA ALLA LIRA, IL GUFO VA DI NUOVO IN VIAGGIO E BENINI FA FESTA PER TRE MESI

Il sindaco Benini ritorna dalle ferie tradizionali che di solito ad agosto trascorre in Francia,  e  tira un sospiro di sollievo perchè può fare festa per tre mesi,   come recita un famoso proverbio il gatto sarà assente  e  quindi i topi ballano.    La prima ancora di salvezza la lancia il governatore della Lombardia Roberto Maroni quando al meeting di Comunione e di Liberazione di Rimini di agosto annuncia che non ha tempo di pensare alla sfida con Gori  e  alla campagna elettorale per le elezioni regionali della Lombardia della primavera 2018 perchè fino al 22 ottobre la Lega Nord sarà mobilitata  e  chiamata alle armi,   sezione per sezione  e  fino all'ultimo tesserato,   per il mitico referendum per l'autonomia della Lombardia e del Veneto.   Il 22 ottobre di sera,   risultati alla mano,  in Italia tornerà il Regno Lombardo Veneto  e  magari il governatore del Veneto Luca Zaia sarà proclamato nuovo Doge con solenne cerimonia a Venezia sul mitico Bucintoro,   il Gufo farà festa  e  anche Benini fa festa.    E'  infatti vietato occuparsi di qualunque altra quisquilia,   per i prossimi due mesi,   che non sia la  ''battaglia di liberazione''  per il Regno Lombardo Veneto dalla dittatura di Roma ladrona  e  quindi tra le quisquilie e le bazzecole che fanno perdere tempo al popolo  e  quindi delle quali è vietato occuparsi c'è anche l'eterno dilemma della scelta tra il siluramento anticipato di Benini oppure  ''tirare a campare''  fino alla fine della legislatura  e  poi pochi mesi prima della scadenza annunciare che non sarà ricandidato.    La Lega Nord sarà impegnata nella battaglia di liberazione  e  quindi  ''LUI''  nel frattempo  e  per due mesi avrà letteralmente  ''mano libera''  di farsi i cavoli propri e di dominare come un Cesare Augusto che fa quello che ha voglia senza dovere rendere conto a nessuno delle sue azioni.

Massimiliano Chiari ha detto al Gufo  ''allora Benini è a rischio dal 23 ottobre''  ma questa volta a salvare l'Imperatore ha provveduto lo stesso volatile sparlante.   E'  assai probabile che il Gufo viaggiatore riprenderà in mano la valigia e salirà sul pullman per un breve mini tour in Europa nel ponte festivo del primo novembre,   ''un viaggio allunga la vita''  e  quindi il sindaco si salva per altre due settimane.    Esiste un accordo tacito tra le forze politiche del paesello,   un accordo non scritto che però viene sempre rispettato,   che è il divieto di compiere atti decisivi in assenza del cronista locale,    e  quindi si dovrà aspettare fino al 5 novembre per prendere drastiche decisioni,   quando il cronista locale sarà di nuovo fresco e riposato nella sua postazione  e  pronto a scrivere ciò che accade a Castelli Calepio.   Infatti,  chi osa mettere in scena una crisi di Giunta proprio in assenza del volatile sparlante rischia di cadere sotto l'ira del Gufo  e  di subire per mesi gli strali dello scrittore solitario  e  di finire nella  ''lista nera''  di quelli che sono impallinati a mezzo blog.   

La crisi a questo punto dovrebbe essere rinviata al 6 novembre ma nella staffetta dei  ''salvatori di Benini''  entra in scena il Grande Guru Matteo Salvini.    Ha infatti inizio la campagna elettorale per le elezioni politiche nazionali  e  quindi i partiti politici,   Lega Nord e Forza Italia,   sono nuovamente mobilitati sezione per sezione  e  fino all'ultimo tesserato,   in particolare quelli della Lega Nord che devono aiutare il loro leader nazionale a vincere le elezioni perchè in caso di lieto evento si tornerà finalmente alla lira italiana.    Salvini infatti vuole il recupero della sovranità monetaria dell'Italia  e  l'uscita dall'euro che ha affamato il popolo insieme alla famigerata  ''trojka finanziaria''  e  alla Banca Centrale Europea,    e  quindi conviene battersi tutti insieme per raggiungere l'obiettivo della salvezza della nazione  e  rimandare a dopo le elezioni politiche la decisione sulla sorte di un Imperatore locale di un paesello di 10.000 abitanti.    Rischia di andare quindi a finire che tra una scusa e l'altra Benini riuscirà clamorosamente a trascinare stancamente la vicenda fino al 2019 grazie al cinico motto del politicante democristiano Giulio Andreotti che diceva sempre ''in politica piuttosto che tirare le cuoia è meglio tirare a campare''  e  quindi magari va a finire che allunga il brodo per un altro anno  e  riesce a far digerire il minestrone fino alla fine anche a quelli che ormai non lo sopportano più.    E magari alla fine della vicenda riusciremo a congedare l'Imperatore,   saremo tornati a stampare la lira italiana grazie al recupero della sovranità monetaria nazionale,    avremo il nuovo Regno Lombardo Veneto con il Doge eletto per acclamazione  e  regnante dalla laguna di Venezia sulla sacra nave del Bucintoro  e  soprattutto Massimiliano Chiari  e  i comunisti locali dovranno attendere un altro anno e mezzo prima di prendere in mano il potere negli Stati Uniti di Castelli Calepio

Nessun commento:

Posta un commento