Alcuni lettori occasionali dei social network ogni tanto fermano il Gufo per chiedere chiarimenti su quello che accade a Castelli Calepio e magari la loro fantasia è fertile e vivace come quella del Gufo e immaginano scenari sepolcrali e vertici ''super segreti'' di altissimo livello, decisioni di portata storica, eventi leggendari da tramandare ai posteri. Il Gufo stesso si è lasciato prendere la mano e si è lasciato trascinare dall'entusiasmo ma poi si è ricordato dei suoi quattro anni di esperienza politica in una sede di partito, che lo ha condotto alla conoscenza diretta di alcuni dei protagonisti della legislatura attuale, ed è arrivato a una conclusione ''all'italiana'' niente affatto rivoluzionaria. Quella che è in atto è la classica LOTTA PER LE POLTRONE. La situazione che si verifica nella sede di Forza Italia di Castelli Calepio è la perfetta fotografia della ''nazione Italia'' anagraficamente vecchia e in decadenza, una sezione e una nazione senza futuro. Il sindaco e il coordinatore locale di Forza Italia nella primavera 2019, momento in cui si registra la scadenza naturale di questa legislatura e nel quale sono in programma le prossime elezioni comunali, avranno una età anagrafica abbondantemente superiore all'età pensionabile prevista dalla riforma Fornero per i normali cittadini. In teoria, e tenuto anche presente della disastrosa vicenda di una legislatura passata a litigare furiosamente contro l'alleato leghista, in una situazione di normale buon senso i due dovrebbero annunciare già adesso che a fine legislatura considerano conclusa per sempre la loro carriera politica a causa di raggiunti limiti di età e per il fatto che dopo almeno 30 anni di vita politica attiva alle spalle forse arriva il momento per chiunque di dire ''basta non se ne può più'' e questo è un concetto che viene messo in pratica nella vita quotidiana e nelle professioni dove a un certo punto il ricambio generazionale è inevitabile e viene vissuto come un fatto naturale. Benini nel 2019 avrà quasi 70 anni di età e si vuole ricandidare per un secondo mandato consecutivo molto impegnativo che dura altri cinque anni, una situazione di semplice buon senso richiederebbe già da adesso l'indicazione di un candidato nuovo e molto più giovane perchè l'Italia deve guardare al futuro e anche Castelli Calepio deve iniziare ad aprirsi al futuro e a idee molto più giovani di quelle decrepite e ammuffite che stanno circolando in modo deludente nei Palazzi del Potere e nelle sedi locali dei due partiti politici.
Il problema è che fino a oggi, trascorsi tre anni dall'inizio della legislatura, molti di quelli che vogliono ancora lottare per la poltrona non hanno ancora speso una sola parola pubblica di auto critica e di recupero di senso della realtà e della consapevolezza della situazione al limite del ridicolo nel quale il paesello è precipitato a causa delle continue risse politiche tra Lega Nord e Forza Italia. Sono stati pronunciati fiumi di parole contro quelli che scrivono sui social network, contro quelli che sono assenti ai Consigli Comunali, contro la Lega e contro i comunisti ma nessuno di loro ha avuto il coraggio impopolare di dire ''abbiamo commesso molti sbagli, è giunto il momento di 'fare tabula rasa' dello scempio del passato e proporre nuove soluzioni''. Qualche volta in un impeto di generosità verso l'antico amico Benini riconosce che non si doveva spedire in esilio il Gufo ed espellerlo brutalmente dalla politica attiva, ma non è questa la colpa più grave, il problema non è il fatto che il Gufo scrive ma semmai che pochi riflettono seriamente sugli argomenti che il Gufo solleva nei suoi scritti, alcuni settori strategici sono ormai stati lasciati andare alla deriva perchè le ore che si consumano nelle lunghe risse di maggioranza fanno perdere di vista non solo la realtà ma anche la drammatica urgenza di alcuni problemi concreti che devono essere risolti. Non si sente più parlare da diversi mesi, nelle stanze e nei luoghi della politica locale, di settori strategici come la Scuola, la Cultura, l'Ambiente ed Ecologia, la Sicurezza e i Servizi Sociali perchè manca una visione unitaria della maggioranza e quindi i singoli assessori spesso sono ''abbandonati a sè stessi'' dal resto della maggioranza, lasciati praticamente soli a risolvere problemi sempre più complessi e di difficile soluzione. Il dito di molti permalosi indica il Gufo come colpevole di ''lesa maestà'' perchè scrive, ma il cervello dovrebbe comandare al dito di non puntare dritto contro il Gufo scrittore e semmai di impugnare la penna e mettere giù qualche appunto sui problemi esistenti nel territorio comunale e su qualche soluzione semplice e magari non rivoluzionaria ma assai pratica che può migliorare la qualità della vita pubblica a Castelli Calepio
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