La convocazione del Consiglio Comunale per lunedì sera 25 settembre alle ore 19.30 solamente sulla carta rappresenta una formalità, ossia un adempimento tecnico obbligatorio per legge che è l'approvazione del bilancio nella nuova forma di ''bilancio consolidato'' previsto dalle normative degli Enti locali che ha la scadenza di legge non prorogabile del 30 settembre 2017. In realtà si è consumata l'ennesima prova di forza all'interno della maggioranza con il sindaco e i suoi pretoriani che, dopo annuncio e solenne proclama dello stesso Grande Imperatore sul numero di ''Araberara'' di venerdì 8 settembre in cui fu dichiarato ''approveremo definitivamente la variante generale del P.G.T. entro la fine di settembre'', hanno tentato di portare in ''Lista Benini'' la variante generale con elenco delle osservazioni da rigettare (quelle degli avversari e dei ''comunisti") e tutte le altre che invece a seconda delle convenienze politiche del momento dovevano essere approvate oppure respinte con la classica formula del ''prendere oppure lasciare''. Il problema è che questa volta Forza Italia è stata mandata al massacro politico dalla mossa imprevedibile del vice sindaco che, rinunciando alla delega del Patrimonio proprio nei giorni in cui l'assessore alle Manutenzioni faceva protocollare insieme al consigliere Pieremilio Pagani il piano delle manutenzioni urgenti da realizzare con priorità assoluta su tutto il resto e soprattutto facendo tutto questo con mossa a sorpresa che nessuno si aspettava, ha restituito compattezza alla Lega e quindi e ha consentito di dire ''il P.G.T. è rinviato a ottobre di almeno due settimane, il 25 settembre non si approva nulla, e chi non mangia la minestra salta fuori dalla finestra'' in un momento in cui è evidente che alcuni di Forza Italia, ormai inchiavardati alla poltrona fino all'ultimo respiro, preferiscono ''mangiare la minestra'' e anche ingoiare qualsiasi rospo pur di non essere congedati e mandati a casa prima della fine della legislatura. Non ha ottenuto solo questo successo la Lega Nord, ma ha anche fatto saltare per aria lo show solitario delle ''comunicazioni del sindaco'' che non ci saranno, e quindi il diretto interessato sarà sepolcrato e costretto al silenzio in una settimana drammatica dal punto di vista politico dopo la vicenda della restituzione della delega al Patrimonio da parte del vice sindaco.
Si va quindi a un Consiglio Comunale ''di ordinaria amministrazione'' che permetterà ai consiglieri di essere presenti in aula per ''azzerare il contatore delle tre assenze consecutive non giustificate'', quelle che farebbero scattare la procedura di espulsione dal Consiglio Comunale per assenteismo, e quindi una volta azzerato il contatore di avere ognuno di essi le mani libere per scegliere tra presenza e assenza al Consiglio Comunale ''scottante'' della variante generale al P.G.T., che si svolge in due convocazioni (la prima convocazione probabilmente andrà deserta per mancanza di numero legale, mentre la seconda convocazione si abbassa il quorum di presenze richiesto e ritorna tutto in gioco). Il vero trionfo politico della Lega Nord è che quelle due settimane di rinvio della vicenda P.G.T. provoca una ''bollitura a fuoco lento'' sulla brace di polemiche infuocate, che sono state rese incandescenti dalla possibile richiesta di chiarimenti che la lista civica ''Castelli Calepio Cambia'' potrebbe chiedere in aula sulla vicenda della restituzione della delega al Patrimonio da parte del vice sindaco, perchè è impensabile che le liste di minoranza faranno finire la vicenda ''a tarallucci e vino'' accontentandosi delle dichiarazioni ufficiali rilasciate all'Eco di Bergamo da parte del diretto interessato. Il Consiglio Comunale è stato quindi la prima ''prova di forza'' e il rinvio di due settimane della variante generale al P.G.T. apre la strada ad altre riunioni chilometriche nelle sedi dei partiti, ad altre ore di ''resa dei conti'' nella quale si consumano nuove risse e pugnalate alle spalle, e magari a qualche altra improvvisa restituzione delle deleghe che potrebbe ''calare dall'alto'' come una sorpresa di fine estate e rendere ancora più incandescente la discussione su un argomento nel quale, invece del ''prendere oppure lasciare'' sognato da Forza Italia, si dovrà dare battaglia dalla prima all'ultima osservazione
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