Gli uccellini hanno fatto ritorno nel giardino del Gufo. Finalmente il caldo torrido dell'estate è svanito e non fa ancora freddo, è la stagione ideale per riprendere a cantare. Non è il concerto straordinario e melodioso della primavera e gli uccellini, pronti alla grande migrazione dei mesi invernali, devono risparmiare preziose energie e quindi il canto è piuttosto flebile anche se non per questo privo di significato. Il pericolo della gatta è ormai inesistente, la gatta si appesantisce mangiando avidamente in modo da ricostituire la propria pelliccia e da non lasciarsi trovare impreparata in inverno, stagione nella quale l'alleato più prezioso della gatta è il mobiletto del calorifero con superficie liscia e soprattutto riscaldata. Gli uccellini addirittura hanno l'ardimento di scendere dal pino e di zampettare per qualche passo nell'erba, alla ricerca dei preziosissimi ''scarti del pino'' che costituiscono il loro nutrimento e la provvista per i loro piccoli, e in quel passo felpato sull'erba si percepisce non solo velocità ma anche grande eleganza nei movimenti. I merli neri sono letteralmente uno spettacolo della Natura che raramente è stata in grado di produrre un animale così esteticamente perfetto, nel suo esile becco giallo e nel suo piumaggio interamente nero, e anche loro affrontano con estrema cautela e prudenza la stagione dell'autunno, ''passaggio naturale'' tra il momento più caldo e quello più freddo dell'anno. Gli uccellini hanno ripreso a dare vita e colore al giardino del Gufo, e il Gufo ne trae sollievo e anche un ampio respiro, nel godimento di questa insolita ''fase quieta e tranquilla'' del giardino che si riprende dalla secchezza dell'erba ingiallita e recupera vitalità e colore in un momento nel quale la vita del Gufo era piena di momenti di ''nebbiolina grigia'' e di profonda inquietudine nell'anima
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