venerdì 15 settembre 2017

IL SOLILOQUIO SERALE DEL GUFO ''LO SCRITTORE SOLITARIO HA TROVATO LA PROPRIA PACE''

FINALMENTE LO SCRITTORE SOLITARIO HA TROVATO LA SUA PACE.    E'  una pace piena di silenzio e di irreale solitudine,   una pace che mette insieme due circostanze apparentemente inconciliabili come le 305.000 visualizzazioni del blog,  alle quali vanno aggiunti i contatti delle pagine Facebook che non sono contabilizzati nel contatore dei  ''clic'',   e  una grande aridità di commenti,   sembra quasi che i numerosi lettori  ''lasciano libero nel monologo''  l'autore del blog.   Il Gufo scrive,  il popolo legge e non commenta,  eppure non è una scelta irrispettosa perchè è come se numerosi lettori decidono di rimanere fedeli alla  ''consegna tacita del silenzio''  che è quella di lasciare libero di esprimersi lo scrittore  e  di farsi le proprie opinioni in silenzio,   che è forse il modo migliore per riuscire a formare dentro la propria anima un'idea più libera da pregiudizi  e  quindi un'opinione completa su quello che si è letto.    Le frasi del Gufo sembrano quindi interminabili soliloqui  e  lunghi monologhi,   alcuni a volte li definiscono  ''sermoni''  e  vuol dire che non hanno capito letteralmente una mazza dello spirito che anima il Gufo mentre scrive,   che può essere uno spirito dettato da motivazioni di sfogo oppure di delusione  e  di sconforto,   di sorpresa davanti ad alcuni avvenimenti oppure di eccessivo entusiasmo fino a lasciarsi prendere la mano e a volte anche di viva irritazione,      non sono affatto  ''sermoni''  quelli che scrive il Gufo anche perchè  ''il sermone''  e  l'omelia stessa sono qualcosa di serio e per argomenti complessi che deve essere utilizzato in modo selettivo  e  solo in ben determinate circostanze che non sono quelle di convincere quelli boriosi e pieni di sè che si sentono  ''il miglior fico del bigoncio''   quando in realtà fuori dalla loro supponenza  e  dalla cricca dei cortigiani valgono poco,   e a volte contano come il mitico  ''due di picche''.   

L'espressione delle proprie idee non ha bisogno dell'applausometro  e  nemmeno di una folla adorante,   è molto più indicato un pubblico silenzioso che conserva quello che viene scritto dal Gufo,   lo classifica  e  magari lo rielabora arricchendo il contenuto con qualche piccola aggiunta,   nello spirito della staffetta delle idee.     Era partito in sordina il Gufo,   un blog decrepito  e  una tecnologia di basso livello,   è rimasto dello spirito originario ancora l'aspetto di quello che scrive da solo senza utilizzare uno staff di collaboratori  e  senza avere bisogno del suggeritore,   poi è sbarcato su Facebook  e  ha dilagato sui social network ma questo per fortuna non ha intaccato l'antico desiderio di ritagliarsi una piccola postazione isolata e indipendente dal resto del mondo  e  piccoli lussi da concedersi,   che per la maggior parte delle persone non sono affatto  ''un lusso''  ma sono semplici accadimenti della propria esistenza.    E ora,   concluso l'ennesimo soliloquio,   il Gufo fa ritorno nella propria postazione  e  si ritaglia altri momenti di totale distensione fisica ed esistenziale,   l'autunno ormai in arrivo regala  ''la nebbiolina grigia''  che al tempo stesso avvolge lo scrittore  e  lo isola dal mondo esterno....

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