Siamo arrivati al 15 settembre e la variante generale al P.G.T. si è arenata. Dovrebbe arrivare in aula, secondo quanto solennemente annunciato nell'ultimo numero di ''Araberara'', entro la fine del mese di settembre, ossia tecnicamente questo vuol dire che tutto deve essere definito fino all'ultimo dettaglio in ''Lista Benini'' entro mercoledì prossimo per poi distribuire ai consiglieri comunali l'avviso di convocazione entro la fine della settimana prossima. Il Gufo ha chiesto ai suoi preziosi ''cirenei dell'informazione'' precisazioni in merito a questa vicenda e gli è stato risposto, con clamorosa risata, che l'unica circostanza certa in questo momento è quella che un consigliere comunale leghista avrebbe prenotato le proprie ferie proprio per l'ultima settimana di settembre. Uno di meno, il pallottoliere delle presenze che devono garantire il numero legale inizia ad assottigliarsi e quindi il Gufo consiglia caldamente di aspettare almeno altri 15 giorni se non si vogliono rischiare amare e improvvise sorprese la sera stessa in aula di Consiglio Comunale....
Poi ci sono i ''renitenti alla causa''. Ormai almeno un paio di consiglieri, ma in realtà ci sarebbe anche un terzo che ci ha provato una volta e purtroppo gli è andata male, che hanno iniziato lo stillicidio delle assenze per motivi personali. Trascinarli letteralmente a forza in aula diventa un'impresa sempre più difficile, anche se gli altri che vogliono salvare la legislatura fino alla fine e quindi difendere la propria poltrona sono letteralmente pronti a tutto, anche a chiedere in ginocchio ai consiglieri ''renitenti alla causa'' di fare l'ultimo sforzo di questa legislatura e di presentarsi in aula alzando la mano. Il Gufo non a caso parla di ''ultimo sforzo di questa legislatura'', pare che il sindaco ha percepito che sono in atto manovre sempre più esplicite di convincerlo a farsi da parte la prossima volta e quindi a preparare in tempi assai rapidi la lettera di congedo perchè una volta arrivati a fine legislatura ci sono altri candidati che hanno voglia di prendere il suo posto e che hanno chiesto che venga rottamato come un ferro vecchio diventato inutile in modo da potersi presentare al popolo dicendo che è in atto il rinnovamento politico grazie al ''nuovo'' candidato, che poi magari alla prova dei fatti non si rivelerà per nulla ''nuovo'' ma ciò che conta più della sostanza è salvare le apparenze. In quel caso il tentativo di fare approvare a tutti i costi la variante generale al P.G.T. contenente il tracciato della variantina prima del mitico referendum del 22 ottobre avrebbe un altro significato politico, ossia che Benini sta seriamente meditando di fare questa ennesima forzatura e poi procedere lui stesso a mandare tutti a casa, in modo da potersi presentare rapidamente con una lista personale e da costringere Forza Italia a mandare giù il rospo e ingoiare l'amaro calice di sostenerlo ancora una volta, vista l'esiguità del tempo a disposizione e il fatto che siamo in piena campagna elettorale per le elezioni politiche nazionali e per le elezioni regionali in Lombardia. Presentarsi alle elezioni avendo il vantaggio di dire lui stesso ''li ho mandati tutti a casa visto che rimanevano inchiodati alle poltrone'' e presentare come mega spot elettorale la variante generale al P.G.T. approvata con tracciato ufficiale della variantina alla S.P. 91 sarebbe una mossa politicamente popolare, l'unica in grado di compensare la probabile disfatta elettorale che si profila nelle frazioni di Cividino e di Quintano e un risultato che nella frazione di Calepio è diventato improvvisamente incerto e non più di facile vittoria per di Forza Italia con un plebiscito a Tagliuno nella zona assai popolosa e populista del seggio elettorale numero uno, ed è probabilmente questa l'ultima occasione che è rimasta al sindaco per tentare la mossa disperata di una ricandidatura con una lista solitaria di centro destra togliendosi dai piedi i ''rompi scatole'' della Lega Nord, perchè se si va per le lunghe entrano in campo i maneggioni della politica e lo fanno bollire a fuoco lento costringendolo a sciropparsi 18 mesi inconcludenti di una legislatura che ormai non è più nelle condizioni di produrre risultati se non ulteriore caos politico e amministrativo e una marea di promesse e parole in libertà che non possono più essere mantenute perchè ''il tempo è scaduto'' e iniziano a contare i fatti più degli annunci demagogici e degli spot elettorali
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