Il Gufo è non più candidabile alle prossime elezioni comunali. Qualche volta salta fuori la richiesta di qualcuno di ''fare ritorno a casa'' e di metterci una pietra sopra, ma la richiesta è dettata spesso da una non conoscenza del lungo percorso personale e psicologico che ha interessato il Gufo negli anni dal 2013 fino al 2017. La mente è stata fertile e la fantasia assai fervida, l'immaginazione si è persa spesso in ampi scenari quasi sepolcrali, ma sono cambiate alcune idee, sono state scoperte alcune attività non più rinunciabili, e soprattutto è intervenuta in dosi massicce una enorme stanchezza fisica e psicologica. Il Gufo si sente come lo scoiattolino di cui qualche volta descrive la vita nei suoi monologhi e soliloqui, un piccolo animale ferito dalle bastonate che cammina ancora con la stampella e si prende cura nei minimi dettagli della sua piccola tana, dello scrittoio, del mobiletto che contiene la provvista e la scorta e della ciotola che contiene brodo di pollo, delle improvvise ma frequenti escursioni per ammirare i luoghi più belli della foresta e arricchire la collezione fotografica e immagazzinare nuove informazioni e altri ricordi. L'accumulo di stanchezza è stato pesantemente aggravato dalla solitudine e tutto questo condiziona il Gufo che si esprime nella grande libertà di pensiero ritrovata dopo i lunghi anni della depressione, ma esiste un momento nel quale si deve avere la forza di ammettere che una fase della propria esistenza deve essere vissuta in altri modi, con altri ruoli più defilati. Il Gufo è chiuso nella postazione solitaria e nessuno riuscirà a ''trascinarlo giù dal trespolo'' con l'inganno e solamente per infliggere a quel povero scoiattolino altre bastonate a tradimento....
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