Massimiliano Chiari ha fatto richiesta scritta agli uffici comunali di avere un resoconto sulla contabilità lavori definitiva della riqualificazione della Piazza Vittorio Veneto e di via Castellini, che a livello formale e tecnico sono due contabilità distinte e separate. Richieste innocue come questa ne arrivano una marea, in tutte le legislature e da parte di qualsiasi consigliere e lista di minoranza, e quindi non si tratta certamente di una iniziativa che passa alla storia di Castelli Calepio, ma il Gufo ha notizie di incazzature fortissime al limite del delirio all'interno della maggioranza, perchè si va a toccare un argomento reso incandescente dal debito fuori bilancio approvato con procedura e modalità non limpidissima nel Consiglio Comunale del 31 luglio. La Lega Nord si è immediatamente chiamata fuori, si tratta di spiegazioni che devono fornire i diretti interessati che gestiscono il settore dei Lavori Pubblici e stavolta tocca al partito che di solito subisce passivamente consumare la propria vendetta facendo come Ponzio Pilato, lavandosene le mani e lasciando che siano i colleghi di Forza Italia a dovere dare spiegazioni in aula. Tocca a loro relazionare e siccome non è un mistero che questi lavori da qualche tempo sono tenuti ''sotto osservazione'' dagli organi di controllo contabili sovra comunali, conviene porre fine rapidamente al tempo delle parole in libertà e procedere rapidamente alla consegna dei documenti richiesti magari accompagnando il tutto da una spiegazione seria, prima che accada la vicenda non entusiasmante di non dovere più fornire quelle spiegazioni a Massimiliano ma a qualche organo di controllo tecnico e contabile sovra comunale, perchè tra qualche mese Massimiliano potrebbe anche richiedere di relazionare sulla rotatoria della zona della chiesetta di San Rocco che nel corso della sua esecuzione ha continuamente visto lievitare le spese e allora sarà ''un pianto greco'' per alcuni esponenti della maggioranza chiamati direttamente in causa.
Il problema è che la richiesta di Massimiliano riapre il ''nido di vespe'' dei Lavori Pubblici la cui gestione ormai è al collasso e al fallimento, che è sotto gli occhi di tutti. L'Ufficio Tecnico è nel caos gestionale, non più supportato dalla politica, e quindi nella totale assenza della politica è l'Ufficio Ragioneria a prendere in mano la situazione e ad amministrare ''con commissariamento di fatto'' il Comune, limitandosi alla ordinaria amministrazione e a autorizzare solo i provvedimenti che non creano danni all'Ente. La variantina alla S.P. 91 e i due poli scolastici di Tagliuno e Cividino sono ormai diventati due ''ipotesi di scuola'', infatti non fanno nemmeno più promesse perchè se qualcuno dice ancora ''realizzeremo la variantina alla S.P. 91 entro la fine della legislatura'' quelli che ascoltano si mettono a ridere. Anche sul palazzetto dello Sport nuovo conviene rapidamente ''metterci una pietra sopra'', dire che si era scherzato e rinviare tutto alla prossima legislatura, sarà già un miracolo se in questa legislatura si riesce a mettere a posto il campo di calcio in sintetico del centro sportivo comunale di via Ferrucci e a fare alcune delle manutenzioni più urgenti per evitare che il centro sportivo possa deteriorarsi. La questione Oratorio Tagliuno / lavori di riqualificazione di Villa Colleoni con realizzazione della nuova sala della musica e del nuovo bocciodromo comunale è ridicola, esiste l'annuncio con data di inizio lavori e di fine lavori ma mancano i soldi, la determina di affidamento dei lavori parla di un'opera da 1.800.000,00 euro circa e la copertura esiste solo parzialmente con il mutuo da 900.000,00 euro per realizzare la sala della musica e dai 520.000,00 euro derivanti da una convenzione tra Comune e Parrocchia che è ancora ferma al 2013, dopo quattro anni dalla sottoscrizione entrambe le parti sono ''ferme al palo'' e non hanno ancora dato inizio a uno solo degli adempimenti reciproci che si erano promesse di realizzare entro breve tempo. I mesi passano in modo inconcludente, il Gufo scrive sempre le stesse cose e la legislatura ormai è molto vicina alla sua scadenza naturale, si deve tirare le somme di quello che è stato promesso confrontando con quello che è stato effettivamente realizzato, ma soprattutto si deve sperare che le somme le possano tirare la politica locale e i cittadini e non qualche organismo di controllo contabile sovra comunale, e l'aria che tira nella maggioranza e negli uffici comunali è quella del più classico ''scarica barile'' da qui a fine legislatura per tentare di chiamarsi fuori e di dire il classico ''io non c'ero'' grazie al quale ogni consigliere si dà alla fuga e lascia che a risolvere la grana siano i propri colleghi di partito e di maggioranza ogni volta che emergerà un problema
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