Il Gufo si auto estingue e si inabissa, perchè il popolo di Castelli Calepio si sta trascinando stancamente verso le feste di Capodanno 2018 e quindi conviene eclissarsi e lasciarsi andare a un momento di svago, "spegnendo la luce del blog" fino all'irruzione sulla scena dell'anno nuovo che è in arrivo. Nel post di congedo di fine anno il Gufo riflette a fondo proprio sul concetto di "auto estinzione", che è sempre più forte nella sua anima, come se ci fosse un desiderio inarrestabile di procedere verso il declino e poi verso la fine, quasi a completare il grande capolavoro dello scrittore solitario. Il Gufo è consapevole che il congedo non è lontano, non dobbiamo commettere l'errore di ragionare solamente avendo come unità di misura i giorni e le ore, i mesi e gli anni, ma anche pensando alla storia secolare dell'Umanità della quale il Gufo è solamente un anonimo staffettista che ha compiuto un tratto di strada impegnativo, ma anche assai breve. In quel "cupio dissolvi" personale con il quale bruciamo velocemente e con rapidità le ultime ore dell'anno che va a morire, impazienti di vivere e di buttarsi in una nuova avventura che è quella dell'anno nuovo, viene a mancare l'essenza del ragionamento, che è quella che un'altra pagina è depositata in archivio e viene consegnata al giudizio (che si spera assai generoso e benevolo) di coloro che arrivando trafelati dopo di noi leggeranno in modo diverso, più pacato e meno tumultuoso, il grande libro della nostra vita. Il Gufo continua a programmare i suoi giorni, i suoi mesi, e anche i suoi anni, avendo dentro il proprio cuore la sensazione di chi non ha un percorso lungo davanti a sè ma ha semmai una valigia piena di ricordi e di progetti, una valigia da viaggio come quelle delle straordinarie e irripetibili avventure descritte dal Gufo nel proprio reportage fotografico della pagina Facebook personale. Il Gufo "versione anno 2017" si auto estingue e si inabissa con la speranza che gli possa essere concesso quel breve tratto di strada necessario per completare la propria opera, e lasciare la sua impronta originale, scrittore austero e cronista fedele di eventi magari non memorabili su scala mondiale ma nel loro piccolo importanti per chi li ha vissuti in prima persona, per chi li ha osservati, per chi li ha descritti e anche per chi ne ha dovuto subire le conseguenze (positive e negative)
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