L'Ufficio Ragioneria comunale funziona, ha come funzionario responsabile una persona di comprovata esperienza amministrativa e di grande valore che si avvale della collaborazione di altre persone motivate e di buone capacità; in tre anni e mezzo caotici, malgrado le risse politiche interne alla maggioranza, ha gestito operazioni complesse come l'aumento delle tasse locali, la revisione straordinaria dei residui attivi e passivi, l'ennesimo taglio alle risorse degli Enti locali che si è verificato nell'anno 2015, la gestione del nuovo sistema di contabilità pubblica e di finanza locale con l'introduzione dell'adempimento del Documento Unico di Programmazione. Questa considerazione tecnica è la prova che esistono qui a Castelli Calepio, negli uffici pubblici, delle risorse umane valide e non dei "passa carte" che scaldano la poltrona; è la prova che il caos non è generato dalla mancanza di risorse umane ma semmai dall'incapacità di organizzare il lavoro e di dare poche direttive politiche di indirizzo generale, che però abbiano il pregio della chiarezza e della comprensibilità.
Fatta questa considerazione preliminare per introdurre il ragionamento politico di questo post, il Gufo passa alle "dolenti note", ossia a nuove lamentele striscianti e segnalazioni di casini che riguardano dagli uffici dell'Area Tecnica, che nel corso di questa legislatura sono stati letteralmente falcidiati e precipitati nel caos e nel marasma amministrativo a causa delle decisioni improvvise e "calate dall'alto" del sindaco e di una marea di strafalcioni, di improvvisazioni, con un "via vai" di persone e di cariche che sono passate diverse volte di mano in mano, con una serie infinita di direttive politiche poco chiare e di lavori eseguiti "a spezzatino e alla Carlo Codega" nei quali si arriva al ridicolo che dopo due anni non esistono ancora delle contabilità lavori definitive e chiare su lavori come quelli dell'ampliamento della piazza Vittorio Veneto e di via Castellini oppure sulla realizzazione della rotatoria nella zona della chiesetta di San Rocco, e anche con qualche tentativo di invasione di competenze che ha creato confusione tra le varie persone della maggioranza. Strafalcioni clamorosi, documenti imbarazzanti e pieni di errori consegnati a ripetizione ad ogni Consiglio Comunale, delibere pubblicate con sei mesi di ritardo e chi più ne ha più ne metta sono state "il marchio di fabbrica" della gestione Forza Italia degli uffici dell'Area Tecnica (il Gufo parla non a caso di "gestione Forza Italia" perchè le due persone che da anni a livello politico / amministrativo menano le danze e imperversano negli uffici dell'Area Tecnica, in virtù del fatto che hanno tenuto per sè stessi le deleghe strategiche ai Lavori Pubblici, all'Urbanistica e alla Edilizia Privata, sono il sindaco e il consigliere capo gruppo di "Lista Benini"): ma il fatto tragico è che anzichè prendere atto che la gestione è stata caotica, l'autore del caos prosegue lungo una strada che fino a oggi si è rivelata disastrosa e non si registra ahimè alcun segnale di rinsavimento e di ravvedimento che possa far pensare a un cambio di direzione e a decisioni in grado di ripristinare efficienza organizzativa in un settore già in sofferenza a causa di una grave crisi economica generale che sta mettendo a dura prova i settori strategici dell'Edilizia, delle manutenzioni del Patrimonio comunale e dei Lavori Pubblici.
Il Gufo francamente non capisce e non comprende come sia possibile che l'Ufficio Ragioneria funziona, mentre in uno spazio fisico distante pochi metri regna spesso l'improvvisazione e una infinita serie di polemiche fonte e origine del caos politico. E' evidente che la spiegazione non riguarda i funzionari, le risorse umane valide e le competenze tecniche e amministrative a Castelli Calepio non mancano e sono presenti in tutti gli uffici comunali: il problema "è nel manico" e quindi la fonte e l'origine del caos sono i politici locali stessi che gestiscono questi uffici in prima persona. Se gli uffici gestiti da Clementina Belotti e da Laura Chiari hanno funzionato mentre gli uffici gestiti dal sindaco e dai suoi collaboratori di Forza Italia non hanno funzionato, pur non volendo derogare al principio politico che entrambi i partiti di maggioranza sono corresponsabili di quanto è accaduto e quanto continua ad accadere a Castelli Calepio, forse questo è il segnale di due fatti inequivocabili e non più in discussione: il primo fatto è che le competenze migliori (a livello politico / amministrativo) erano all'interno della Lega Nord e non di Forza Italia; il secondo fatto è che le persone con competenze migliori sono state impallinate e indotte alle dimissioni "per stanchezza" dalle persone che quando gestiscono le materie di loro competenza creano disordine, disorganizzazione e caos, e qui siamo all'irresponsabilità politica più totale perchè colui che sa di avere all'interno della propria squadra uno o più collaboratori validi deve fare di tutto per tenerseli ben stretti. Forse è tutta in questa considerazione finale del Gufo, e non nella ricerca di improbabili scenari e di ipotetiche congiure di Palazzo, la spiegazione del marasma attuale in cui versa una maggioranza che aveva le potenzialità e le risorse per gestire bene questi cinque anni e che rischia di affondare in una marea di rimpianti, di eventi futili e deludenti e di sterili polemiche tra partiti
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