giovedì 14 dicembre 2017

NELLE PAROLE DI SALVINI C'E' IL TRISTE ACCANIMENTO SU UNA SITUAZIONE PERSONALE, MA ANCHE LA VOLONTA' DI ''DIRE BASTA'' A QUELLI CHE SI IMBARCANO IN POLITICA PER FARSI GLI INTERESSI PERSONALI E DI FAMIGLIA

MATTEO SALVINI SCRISSE SU TWITTER   ''sono sereno perchè a differenza dei genitori di altri altri mio papà e mia mamma sono pensionati e non sono proprietari di banche''  e  questo fu il finale  ''in crescendo rossiniano''  di una settimana di fuoco caratterizzata da ripetuti attacchi contro la ministra Maria Elena Boschi  e  in particolare di dichiarazioni a volontà sulla vicenda  ''bancaria''  del padre della ministra.     Il Gufo ovviamente non applaude di fronte a questo accanimento,   perchè un leader nazionale di partito che occupa una posizione pubblica di grande rilevanza dovrebbe essere più prudente negli slogan di un qualsiasi militante locale,    ma in questa vicenda come nella richiesta pressante fatta a Silvio B.  in materia di  ''liste pulite''  emerge una considerazione ben precisa,   la Lega Nord nelle dichiarazioni ufficiali dice  ''BASTA''  agli arrivisti  e  agli opportunisti che si imbarcano in politica per fare  ''gli affari di famiglia''  e  per distribuire piccoli e grandi favori a destra e a sinistra a parenti,  amici  e  tifosi.    Salvini non si esprime certamente con il linguaggio  ''da lord inglese''  di salotto benpensante oppure di salottino da thè,     ma il concetto è chiaro  e  dovrebbe rimanere alla larga dalla Lega Nord chiunque pensa di imbarcarsi  ''da furbetto''  giurando fedeltà al partito  e  alla causa politica  e  poi,   quando è dentro,   si scopre che aveva qualche piccolo o grande interesse personale  e/o  familiare  a  cui era molto interessato.     Magari i  ''furbetti''  si mimetizzano bene perchè in pubblico sono  ''distributori di buoni sentimenti''  e  di frasi melense,   ma ciò che conta è la sostanza  e  non l'apparenza formale che spesso non è altro che viscida ipocrisia politica  e  personale,   e  comunque prima o poi malgrado l'apparenza possa a volte essere ben mascherata salta sempre fuori la sorpresa  e  il colpo di scena.    

Si vive in un contesto sociale,   politico  ed  economico assai difficile,   i bilanci della Pubblica Amministrazione a tutti i livelli politici sono spesso  ''ridotti all'osso''  dalla pesante eredità del passato  e  da una crisi economica devastante che si trascina da diversi anni,   e  quindi c'è poco da distribuire  e  anzi spesso chi si candida si va a infilare nel ruolo scomodo e impopolare di colui che deve tagliare le spese,   aumentare le tasse  oppure   chiedere sacrifici ai cittadini per fare quadrare i bilanci  e  non produrre ulteriori debiti.    Chi ha interessi personali e familiari sarebbe meglio per lui che non si candidasse affatto in politica,   perchè nessuno è obbligato con la forza a candidarsi,   e  sarebbe ancora meglio se non si candidasse in quei partiti dove certi  ''tramini sotto banco''  sono visti molto male dai militanti.    Al Gufo non piace l'accanimento di Salvini contro una singola situazione  e  quindi contro una singola persona,    ma il ragionamento generale contro la mentalità del  ''tutti in famiglia''  non fa una piega,   e  sarebbe bene iniziare a mettere concretamente in pratica questo ragionamento evitando di inserire nelle liste dei candidati a tutti i livelli politici e amministrativi quelli che si capisce benissimo che sono opportunisti  e  che hanno interessi familiari  / personali da difendere

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